«Grinta, cuore, e qualità sono gli ingredienti per raggiungere la salvezza»
La Tharros continua a sperare, Attene: «Domenica non potevamo sbagliare, ora serve dare continuità ai risultati»
A volte avere l'acqua alla gola può essere un vantaggio: sembra paradossale, ma è proprio quando non hai alternative che riesci a tirare fuori il massimo e buttare, come si dice in gergo, il cuore oltre l'ostacolo. In casa Tharros le possibilità di errore sono ormai ridotte al minimo: la trasferta contro il Portotorres era la classica sfida da dentro o fuori, perchè in caso di sconfitta gli avversari diretti sarebbero fuggiti a +8, una mazzata non tanto per la classifica, che comunque rimane ancora precaria, quanto per il morale. Se le cose fossero andate male la stagione sarebbe probabilmente stata compromessa del tutto; mister Antonio Attene, dall'alto della sua esperienza, ha invece saputo guidare la sua squadra verso il successo, che mancava addirittura dall'ultima uscita del 2017, in occasione del 2 a 1 interno rifilato al Cus. Così i punti in cascina diventano 16, mentre il distacco dai play-out si riduce soltanto a due lunghezze: ci sono insomma tutti gli ingredienti per continuare a sperare, ma soprattutto a lottare, a partire dalla prossima sfida casalinga contro il Bonorva.
«La classifica non ci lasciava molta scelta a dire il vero — ammette Attene — domenica dovevamo per forza di cose tirare fuori un risultato positivo, non potevamo assolutamente sbagliare. I ragazzi hanno fatto il massimo, giocando con grinta, cuore e qualità, nonostante fossimo alle prese con tante assenze tra squalificati e infortunati; la rosa è piuttosto ristretta ma fortunatamente è andato tutto per il verso giusto ed il punteggio ci ha premiato».
La testa è rivolta già alla prossima sfida contro il Bonorva: sarà necessario dunque voltare rapidamente pagina e prepararsi al meglio per quella che si annuncia come l'ennesima, grande battaglia. «Ora dobbiamo dare un po' di continuità alla nostra marcia, servono altri punti perché ancora non è stato fatto proprio niente, c'è tanta strada davanti. Mi auguro che i ragazzi ripetano la buona prestazione dell'ultima uscita, con la stessa determinazione, la stessa voglia e quel pizzico di qualità che è fondamentale per battere gli avversari. Inoltre giocheremo in casa, possiamo sfruttare il fattore campo».
Il tecnico si è tuffato con il massimo dell'entusiasmo in un'avventura che presentava diverse difficoltà. «Il momento più delicato penso sia ormai alle spalle, ma c'è da dire che non sono mai riuscito a schierare con regolarità la formazione che ho in testa; in questi casi è difficile trovare i giusti equilibri, ci troviamo in una situazione di perenne emergenza, e ovviamente è una cosa che non ci aiuta».
La Tharros ha comunque dimostrato di potersela giocare con tutti: l'1 a 1 ottenuto contro il Porto Rotondo, ad esempio, la dice lunga in questo senso. «Se siamo in giornata il nostro potenziale emerge in maniera chiara. In rosa abbiamo giovani piuttosto interessanti, che non fanno rimpiangere di certo i più anziani. Anche a Dorgali, nonostante la sconfitta, i miei hanno disputato un'ottima gara. Dobbiamo e possiamo affrontare chiunque a testa alta, a prescindere dalla classifica che occupa l'avversario di turno».
Nel prossimo mese e mezzo i bianco-rossi vivranno il momento decisivo della stagione: il match contro l'Ovodda ha il sapore di uno spareggio salvezza anticipato.
«Stiamo lavorando abbastanza bene, riusciamo a tenere il campo per tutti i 90' con discreta intensità, sia dal punto di vista fisico, tattico che della concentrazione, anche con le compagini più quotate ed attrezzate. A dire il vero, nell'ultimo periodo abbiamo sbagliato gara soltanto in un'occasione».
Mister Attene predica calma e tranquillità ed indica la rotta. «Siamo consapevoli delle nostre potenzialità ma non sempre riusciamo a metterle in pratica, spesso poi paghiamo un pizzico di sfortuna. Senza ombra di dubbio però si può crescere nell'approccio alla gara. Per il resto, il nostro intento è stare aggrappati al gruppo, saranno trenta giorni importantissimi in questo senso, ma io sono fiduciosissimo».