La Torres è pronta al derby di finale con l'Olbia, Sanna: «Ci vorrà cuore perché siamo stanchi, felici di vedere un grande pubblico, giocheremo anche per loro»

Ultimo atto al Vanni Sanna. Dopo il pareggio contro il Rieti di domenica scorsa la Torres gioca in casa anche la finale playoff più bella che la Sardegna della serie D potesse sperare. A Sassari ci sarà di scena l'Olbia, che ha fatto l'expolit di vincere a Grosseto ed evitare ai rossoblù una trasferta in Toscana. Marco Sanna è pronto all'ultima sfida della stagione ed è fiducioso nonostante non possa disporre della squadra al completo. «Siamo in una buona condizione fisica - dice il tecnico ai microfoni di RadioTorres - ci siamo allenati seriamente e contiamo di recuperare tutti tranne ovviamente gli squalificati Cossentino e Scotto. Siamo pronti ad affrontare questa finale». Che dovrà essere giocata con le gambe ma, soprattutto, con la testa: «Fisicamente sia noi che l'Olbia siamo pronti per affrontare una partita così difficile, che si giocherà anche psicologicamente, perciò qualche ragazzo potrebbe risentirne e la speranza è che siano i giovani dell'Olbia».

La finale playoff è un grande traguardo raggiunto Marco Sanna che ha preso la Torres a metà novembre e l'ha riportata in alto nonostante le penalizzazioni riferite alla passata gestione del presidente Capitani l'abbiano ogni volta ricacciata indietro in classifica. La rimonta ha riavvicinato la squadra ai tifosi che domani al Vanni Sanna sarà numerosissimi come non mai. «Il pubblico ha capito che questo è un gruppo sano, serio e che lavora bene - continua ai microfoni della radio ufficiale del club - siamo molto felici che ci sarà un grande pubblico, Sassari se la merita un cornice del genere, era da un pezzo che non si vedeva così tanta gente allo stadio e giocheremo anche per loro». In che modo giocheranno i rossoblù? «Mi auguro di poter fare una di quelle gare che ci sono spesso riuscite in stagione - chiosa Sanna - ci vorrà un po' di cuore perché, non lo nascondo, c'è un po' di stanchezza, come normale che sia dopo un campionato tirato, ricordando che siamo anche oltre la stagione regolare».