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Daniele Arras, presidente, Lanusei
«Da noi sarà sempre di casa, il paese non dimentica»

Lanusei, Arras: «Gardini persona speciale e dalla professionalità massima, un tecnico innovativo che scardina gli stereotipi del calcio»

Dopo una stagione e trequarti di grandissimi successi si scioglie il binomio Lanusei-Aldo Gardini. Il tecnico di Maccarese lascerà un ricordo indelebile nel club ogliastrino frutto di 114 punti in 64 partite con il bellissimo 1à posto a pari merito con l'Avellino del primo anno (83 punti in 38 gare) e l'importante 11° posto (31 punti in 26 giornate) di un campionato monco per l'emergenza sanitaria dovuta al propagarsi del coronavirus che ha permesso comunque al Lanusei di mantenere la categoria evitando quegli ultimi 4 posti che, per effetto della decisione ratificata dal Consiglio Federale, hanno portato all'Eccellenza.

 

Il presidente Daniele Arras ripercorre i 19 mesi con Gardini sulla panchina dei biancorossoverdi: «È scontato dire che lasciamo una persona speciale, un uomo dalla professionalità massima. Ha scritto pagine indimenticabili della storia calcistica del nostro club toccando l'eccezionale apice del primo posto a pari merito con l'Avellino dello scorso campionato. Abbiamo scoperto un uomo dalle qualità tecniche e umane assolute, che si sa rapportare coi calciatori e con la società in maniera innovativa rispetto a canoni classici della figura dell'allenatore. I risultati gli hanno dato ragione, ha portato il nostro club a vivere emozioni impensabili in una realtà come la nostra. Lanusei sarà sempre casa sua, ha lasciato un ricordo, non soltanto nel tifoso biancorossoverde ma nel lanuseino, indelebile e il paese non si dimenticherà mai di Aldo Gardini».

 

La traccia lasciata dal tecnico. «Il suo operato ci dice in maniera concreta che la professionalità e l'abilità delle persone possono andare oltre gli stereotipi del calcio. Anche un allenatore o un giocatore che non ha un curriculum calcistico altisonante, se lavora nel modo giusto, con la professionalità adeguata e le motivazioni massime, può raggiungere risultati che possono apparire impensabili all'inizio di una stagione. Ha scardinato il pregiudizio che i soliti nomi portano a determinati risultati, ma chissà con quanti soldi da spendere. Il suo modo di vedere il calcio è un richiamo ai noi stessi in quella direzione, a scovare le migliori competenze, indagare quali siano le persone giuste da inserire all'interno del club e dello staff, senza fermarsi ai risultati ottenuti».

 

Stop anticipato della stagione con l'11° posto. «Noi siamo felicissimi tanto della prima stagione quanto della seconda, che è stata più complicata e sfidante perché ripetersi, e intendo raggiungere la salvezza, dopo tutte le aspettative che aveva creato il precedente campionato, era davvero difficile. Invece è riuscito a ricreare un gruppo, con una precisa e riconoscibile identità di gioco. C'è da aggiungere che, in virtù dell'esperienza del primo anno, le squadre avversarie ci affrontavamo come se fossimo la "classica" corazzata; chi ha visto le nostre gare - anche in trasferta - avrà notato che non si scoprivamo e ci cedevano volutamente il pallino del gioco. Anche questo spiega in parte le maggiori difficoltà nell'ultimo campionato».

 

L'identikit del nuovo allenatore. «L'approccio nostro non cambierà nella scelta del tecnico, dei collaboratori che comporranno il suo staff e nella costruzione della rosa della squadra. Andremo ad affrontare anni particolari, e la prossima stagione in particolare dovrà essere gestita con la massima attenzione da parte di tutti noi dirigenti. Il nuovo allenatore dovrà mettere davanti la qualità del lavoro e aiutarci ad andare in profondità in quegli aspetti di organizzazione, di scelta dei collaboratori e dei giocatori».

 

L'aspetto economico del dopo Covid-19. «Sarà molto complicato e difficile capire e quantificare quali saranno in realtà i sostegni economici che le organizzazioni del calcio e quelle governative hanno annunciato di voler destinare ai dilettanti. Noi, però, siamo abituati a questo tipo di sfida, perciò manterremo un approccio prudente nella gestione della società e cercheremo di muoverci coi piedi di piombo per salvaguardare la reputazione di un club affidabile, che è in grado di pianificare e portare a termine i programmi che sviluppa. Anche per noi sarà un anno sfidante ma abbiamo la fiducia di riuscire, anche in questa situazione difficile, di condurre una stagione che ci dia belle soddisfazioni».

In questo articolo
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2019/2020