Salta al contenuto principale
Daniele Arrus, presidente, Lanusei
Gara condizionata da errori arbitrali e strascichi dell'andata

Lanusei-Ladispoli è polemica tra club. Paris: «Minacciati da tifosi e dirigenti ogliastrini». Arras: «Noi corretti e ospitali, mai nessuno ci aveva offeso così»

Dalle scene di giubilo, per il Lanusei, a quelle di rabbia, del Ladispoli, si passa ora al botta e risposta a mezzo stampa tra i vertici delle due società. Il campo ha detto che gli ogliastrini hanno vinto in rimonta 2-1, confermandosi in vetta anche perché nel recupero, sul rigore parato da La Gorga a Cardillo, i laziali hanno segnato un gol con Di Curzio apparso regolare ma annullato dal primo assistente per un presunto fuorigioco smentito dalle immagini. E anche sul pareggio di Carta (fuorigioco attivo di Bernardotto) e il vantaggio su rigore di Ladu (il fallo su Bernardotto è fuori area) ha da ridire il club del presidente Umberto Paris.

 

L'accusa del Ladispoli. Il rammarico sul mancato pareggio appare giustificato ma, attraverso un comunicato ufficiale, la società tirrenica fa anche un racconto di un pre-gara e dopo-gara puntando il dito sull'atteggiamento ostile che avrebbero riservato loro parte dei tifosi e dei dirigenti del Lanusei: "Che la giornata non fosse delle migliori lo si è capito sin dal riscaldamento, quando persone riconducibili alla società Lanusei e presenti sul terreno di gioco hanno iniziato a minacciare pesantemente tesserati e calciatori dell’Us Ladispoli, disturbando ed innervosendo la squadra durante il riscaldamento, probabilmente cercando di vendicare il fine partita dell’andata dove volarono parole pesanti e qualche spintone, tutto poi chiarito a fine match, o così sembrava. Evidentemente qualcuno ha covato la voglia di vendetta infiammando un paese intero contro la società Us Ladispoli. Infatti, dalle parole di questi pseudo dirigenti, si è passati ai fatti con il pullman della squadra preso a calci all'uscita dell’impianto di gioco da parte di un nutrito gruppo di tifosi locali, senza che la società di casa intervenisse mettendo a rischio l’incolumità dei tesserati rossoblù. Atto vigliacco quest’ultimo, che sembra premeditato visto come è iniziata la giornata, e comunque l’aggressione non sarebbe avvenuta se non ci fosse stata la totale mancanza delle forze dell’ordine, che pochi minuti dopo il triplice fischio sono andate via senza aspettare l’uscita della squadra, cosa inconcepibile per il campionato di serie D e per la tensione che si è vissuta durante tutta la gara. In campo, invece, i rossoblù avrebbero guadagnato quantomeno il pareggio, ma una serie incredibile di errori arbitrali, da parte di una terna inadeguata e psicologicamente influenzata ha vanificato lo sforzo dei ragazzi di Cotroneo. Dalle immagini si evince senza ombra di dubbio che il primo gol del Lanusei è viziato da un evidente fuorigioco di posizione, così come è evidente che il fallo sul rigore concesso sempre al Lanusei è nettamente fuori area, ma la giornata disastrosa della terna si è conclusa annullando il gol regolarissimo all'ultimo minuto che è costato un altro punto pesante". «È stata una giornata vergognosa – dichiara il presidente Umberto Paris – per l’atteggiamento della dirigenza del Lanusei e dei suoi tifosi che hanno addirittura tentato l’assalto al nostro pullman. In campo avete visto tutti quelli che è successo, fino ad oggi abbiamo sempre evitato di parlare ma oggi dico basta: è tutto il campionato che continuiamo ad avere un metro di giudizio diverso rispetto alle nostre avversarie e questo è inammissibile per una società come la nostra che fa enormi sacrifici per cercare di stare in piedi. Se non ci vogliono in serie D basta dirlo noi possiamo tranquillamente farne a meno, se dovessero capitare situazioni simili porterò via la squadra dal campo rischiando multe e squalifiche, ma il rispetto viene prima di tutto e deve essere da tutte le parti, si fa sempre un gran parlare giustamente  della tutela agli arbitri, ma a noi chi ci tutela dalla totale incompetenza ed inadeguatezza di una terna come quella di Lanusei? Il rispetto che noi portiamo a tutti lo pretendiamo anche nei nostri confronti».

 

La risposta del Lanusei. Non si fa attendere la replica del Lanusei che, a firma del suo presidente Daniele Arras (nella foto il secondo a sinistra), rivendica di aver dato negli anni di calcio, e in particolar modo in serie D, un'immagine di correttezza e sportività: «Il Lanusei Calcio ha costruito in tanti anni un’immagine di correttezza, sportività e simpatia che non saranno certo poche righe di sfogo post gara ad intaccare in nessun modo. A seguito della diffusione attraverso alcuni organi di stampa di gravi dichiarazioni più o meno ufficiali da parte di soggetti riconducibili alla U.S. Ladispoli, in riferimento alla gara di campionato svoltasi ieri, è doveroso intervenire pubblicamente al fine di tutelare l’immagine della società A.S.D. Lanusei Calcio, dei suoi tifosi e delle comunità che, attraverso lo sport, ci onoriamo di rappresentare. In primo luogo – continua il presidente Arras – sottolineiamo come nella storia della nostra società sportiva e, in particolare nelle ultime quattro stagioni di militanza in serie D, nessuno abbia mai apostrofato la nostra realtà con aggettivi così offensivi e lesivi della nostra immagine, oltre che della nostra proverbiale ospitalità. Pertanto ci limitiamo a manifestare la massima costernazione per i comportamenti tenuti da alcuni soggetti riconducibili alla U.S. Ladispoli in occasione di entrambe le gare disputate nella stagione in corso». Il presidente dei biancorossoverdi accantona senza riserve ogni polemica riferita alle decisioni arbitrali: «Il risultato del campo, per quanto percepito come ingiusto, va accettato come tale. L’abbiamo sempre fatto e lo continueremo a fare».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
20ª giornata