Salta al contenuto principale
Seconda categoria
Mister Maricca:«Serve più buonsenso»

L'arbitro sospende la partita a 20 minuti dal termine, scoppia la rabbia in casa Fermassenti: «Troppa leggerezza, gli arbitri hanno responsabilità enormi»

«Sono arrabbiato, sono arrabbiato per un semplice motivo: le fatiche per iscriversi a questi campionati stanno diventando sempre più importanti per le società; negli ultimi anni stanno sparendo compagini gloriose ed importanti come il Villacidro, come la Gialeto e chi più ne ha più ne metta.
Il calcio dilettantistico va avanti nonostante tutto, non c'è più una lira e i sacrifici da parte di tutti noi aumentano; la domanda che mi pongo è la seguente: è giusto sprecare risorse ed energie di una partita di Seconda Categoria per i capricci di un ragazzino?
Io chiedo ai vertici federali se un dolorino al ginocchio può impedire ad una persona decisamente giovane di portare a termine una gara, a venti minuti dalla fine.
Mi piacerebbe che qualcuno mi desse qualche risposta a riguardo».

 

Sono queste le prime parole di Gianni Maricca all'indomani della sfida tra San Sperate e Fermassenti, sospesa dall'arbitro , il signor Casti della sezione di Cagliari, a causa di un infortunio, con gli ospiti che conducevano per 4 a 2 sugli avversari, costretti a giocare in inferiorità numerica a causa di un espulsione.

 

«Questa partita non avrà nessun valore ai fini del risultato, ma i giocatori ammoniti ed espulsi dovranno scontare gli eventuali turni di squalifica nei prossimi turni: ti sembra giusta che si perdano dei giocatori per una partita che non è valsa nulla?
Avrei capito se la partita fosse stata sospesa per un grave malore, o per un infortunio di grave entità; da quello che ho visto non mi sembrava un problema che potesse portare alla sospensione del match; nel caso opposto sarei stato io il primo ad essere d'accordo con una scelta del genere, ci mancherebbe altro.
Le conseguenze più grandi le pagano i ragazzi: stai in un certo senso costringendo dei dilettanti a dover giocare un turno infrasettimanale, con tutti i problemi in termini economici che questo comporta, visto che dovremmo accollarci un'altra trasferta e non è semplice; senza considerare i disagi con il lavoro.
Come diceva bene il Presidente, avrei preferito usare i soldi che serviranno per coprire le spese di un'altra trasferta in un premio per i giocatori.
Serve buonsenso, da parte di tutti, e la federazione deve assicurarsi che gli arbitri siano integri da tutti i punti di vista, sia da quello atletico che da quello mentale: devono essere pronti a sopportare qualsiasi tipo di pressione.
Quello che mi preme di più –
continua Maricca - è ribadire il fatto che non si può avere questa leggerezza; gli arbitri hanno una responsabilità enorme nei confronti dei tesserati e delle società.
Il nostro presidente (Antonio Massenti n.d.r) è vent'anni che manda avanti da solo la società, con tanta volontà; io sono tornato qui alla Fermassenti perchè ho grossa stima di lui; per quanto mi riguarda è una delle poche persone in Sardegna amanti dello sport e che probabilmente meriterebbe un aiuto; la Fermassenti al comando ha un uomo solo che si fa in quattro, traccia le linee del campo, lava le maglie, mette i soldi e i mezzi a disposizione per gli spostamenti.
Noi stiamo riuscendo nell'impresa di lottare per le prime posizioni avendo a disposizione una rosa formata da ragazzi giovanissimi: devo preoccuparmi? Devo fare la caccia alle streghe come fanno i professionisti e pensare che non ci sia buona fede?
Vincevamo 4 a 2, con gli avversari in dieci uomini e praticamente senza cambi: la sospensione della gara ci ha danneggiato enormemente.
Io voglio soltanto continuare ad insegnare a questi ragazzi a giocare al calcio e a superare gli avversari onestamente, in campo, non con i sotterfugi.
Ognuno usa le armi che ha a disposizione: io uso le armi del calcio, anche se a volte è difficile».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
10 Andata
Girone B