«Per stare al vertice manca qualcosa, gli over sono pochi»
L'Arborea prende quota, Perra: «Avvio scioccante ma ora va molto meglio; i nostri giovani sono il futuro del club»
L'avvio in campionato non è stato sicuramente dei più brillanti, con tre sconfitte consecutive che rischiavano di minare gli umori di una rosa composta prevalentemente da ragazzi piuttosto giovani, ma al quarto tentativo è arrivata la svolta, con il netto 3 a 0 rifilato, tra le mura amiche, all'Arbus. Da quel momento in casa Arborea qualcosa è cambiato, ovviamente in meglio, a partire dall'autostima: il 5 a 2 rifilato a domicilio al Gonnosfanadiga è maturato grazie ad una prestazione praticamente perfetta, a cui è seguito il buon pari nel match interno contro il forte e quotato Tortolì. Domenica scorsa, invece, i ragazzi allenati da mister Virgilio Perra hanno superato brillantemente la Verde Isola, raccogliendo il bottino pieno: la classifica ora vede i giallo-blu al settimo posto, a quota 10, in coabitazione con il Selargius. All'orizzonte, intanto, la sfida casalinga contro il Lanusei di mister Franco Giordano, per una delle sfide più attese e interessanti dell'ottava giornata.
«Domenica abbiamo fatto molto bene — dichiara mister Virgilio Perra — contro una squadra di cui sapevamo davvero poco: in queste categorie la conoscenza degli avversari è davvero minima e si limita a qualche video, perché non sempre puoi andare a seguire le partite degli altri. In più, nei nostri campionati ormai giocano tanti stranieri e farti un'idea su chi ti troverai davanti risulta sempre più complicato».
Il tecnico analizza la sfida con i tabarchini nel dettaglio.
«La partita è stata pesantemente condizionata dal vento, ma nonostante tutto siamo stati bravi e credo che la vittoria sia assolutamente meritata: abbiamo segnato subito due gol, con il primo tempo che si è chiuso sul parziale di 4 a 1 per noi; dopodiché si è trattato solo di gestire il vantaggio al meglio. Ora possiamo finalmente dire che, dopo un avvio un po scioccante, con tre sconfitte consecutive, ci stiamo riprendendo».
Le buone notizie non mancano di certo.
«Sino a questo momento non abbiamo avuto nessun infortunio, e parlo soprattutto a livello muscolare; ci capita di giocare in campi in erba naturale, in terra battuta e in erba sintetica: cambiare così spesso è sempre una situazione rischiosa, ma per ora ci è andata bene. Ne approfitto dunque per ringraziare tutte le persone che collaborano con me e che fanno parte dello staff tecnico perché, se i ragazzi sono in salute il merito è anche loro: a partire da Nicola Battolu, l'allenatore in seconda, che segue anche la Juniores, passando per il preparatore atletico, nonché fisioterapista, Fabio Dessì, che è stato un giocatore dell'Arborea e che ormai ha appeso le scarpette al chiodo, arrivando quindi a Luca Panetto, ex Torres tra le altre cose, che ha militato tra i professionisti e ci sta dando una grossa mano. Non posso infine dimenticarmi di Giuseppe Mereu, il nostro preparatore dei portieri. Tutti i ragazzi che ho menzionato sono di Arborea, una cosa importante per il futuro del club, e non posso che essere molto soddisfatto».
Mister Perra tira le prime somme.
«A parte i pochi infortuni, stiamo subendo pochi gol, sinonimo di grande compattezza, mentre le cose in avanti vanno piuttosto bene. La nostra rosa, per il resto, è composta principalmente da ragazzi del posto: su un totale di 25 giocatori 20 sono locali; è un aspetto fondamentale per gli equilibri del club, considerando che portare giocatori da fuori, magari da Cagliari, ha dei costi enormi e insostenibili».
Il tecnico si concentra sui tanti giovani talenti a sua disposizione.
«Il nostro programma prevede la presenza in prima squadra di sette-otto ragazzi nati nel 2006 e nel 2007, che tra l'altro si stanno ritagliando uno spazio importante sia in campionato che in Coppa Italia. Domenica scorsa, ad esempio, ha fatto gol un classe 2006 (Gabriele Sperandio, ndr), non posso che essere soddisfatto. Certo, devi sempre mettere in conto che un giovane può sbagliare, come è giusto che sia, e in certe occasioni è un po' un rischio mandarli in campo, però la nostra rosa è molto ristretta per quanto riguarda gli over; i nostri ragazzi sono bravi, quindi trovano lo spazio che meritano, anche se poi paghi inevitabilmente qualcosa sul piano dell'esperienza: da un giocatore che arriva dagli “Allievi” non puoi ovviamente aspettarti più di tanto in questo senso».
Il campionato sta entrando nel vivo.
«Quest'anno ci sono da giocare ben 34 partite, sono tantissime, credo che sia la prima volta che un campionato di Promozione risulti così denso; anche la Coppa Italia è una competizione importante: non puoi giocare per perdere, almeno io non ci riesco, quindi o esci subito, al primo turno, sennò sei portato a giocarti tutte le tue carte. Scendere in campo la domenica e poi il mercoledì, per così tante settimane di seguito, diventa difficile, sia a livello mentale che fisico, e la cosa vale soprattutto per noi che siamo dilettanti e non professionisti. Ma in un modo o nell'altro stiamo andando avanti, sono fiducioso per il proseguo».
Gli obiettivi dell'Arborea sono chiari.
«Non posso che quotare quanto dichiarato dal nostro presidente durante l'estate: puntiamo ad una salvezza tranquilla, e nel frattempo cercheremo di valorizzare al massimo, per quanto sarà possibile, tutti i giovani che rappresentano il futuro di questo club, a partire già dai prossimi anni: non sto qui a fare i nomi, perché sono davvero tanti, ma ciò che conta è che hanno tutti un enorme potenziale da sfruttare. Per disputare un campionato di vertice ci manca qualcosa, anche perché gli anziani sono pochi: sino a quando ho tutti a disposizione può anche andare bene, ma il campionato è lungo e devi sempre aspettarti qualche contrattempo, qualche incidente di percorso».
Il tecnico pensa già alla prossima sfida, in casa, contro il Lanusei, che si presenta al confronto con un punticino in più in classifica rispetto ai gialloblù.
«Gli ultimi risultati positivi sono incoraggianti, con tre vittorie e un pareggio, ottenuto contro il Tortolì, che ci hanno permesso di risollevare la testa; ora cavalchiamo l'entusiasmo ma sappiamo che il Lanusei è una squadra tosta, molto forte fisicamente, che può contare su tanti giocatori stranieri; ho visto dei filmati, sono piuttosto bravi. Per noi dunque sarà un bel banco di prova: se riuscissimo a raccogliere qualche punto potremmo guadagnare qualche altra posizione in classifica, dopo la partenza ad handicap; abbiamo tutto il tempo per recuperare il terreno perso».
Le difficoltà incontrate nelle prime battute della nuova stagione sono ormai acqua passata.
«Posso solo dire che abbiamo dovuto risolvere alcuni problemi interni, senza entrare nello specifico; ora ci siamo ricompattati ed è la cosa più importante, perché puoi curare la tattica, la condizione fisica, gli allenamenti in ogni singolo dettaglio, ma se vengono a mancare le motivazioni, lo spirito di squadra e la testa, diventa tutto inutile».
Marco e Paolo Atzeni sono una vera e propria garanzia: l'attacco dell'Arborea è uno dei più prolifici del torneo.
«Domenica Paolo però non c'era, a causa di qualche problemino, ma sino a questo momento ha già fatto 5-6 gol tra Coppa Italia e campionato, quindi non possiamo lamentarci, anzi. Marco invece ha fatto una ottima partita, ma del resto parliamo di giocatori che, se scendono in campo con la concentrazione al massimo, possono fare tranquillamente la differenza. In più, essendo del posto, sono molto attaccati alla maglia e possono dare una grossa mano ai nostri giovani nel loro percorso di crescita. In avanti riusciamo a creare tanto, la prendo come una cosa positiva ovviamente, ma ora dobbiamo soltanto pensare a continuare su questa strada».