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Nicola Agus, Gianmarco Paulis, Arbus
«Rifarei questa scelta centomila volte: mister Agus è il top»

L'Arbus corre forte con Gianmarco Paulis: «Voglio vincere tutte le gare da qui alla fine, il nome dell'avversario conta poco»

Sarà un caso, ma da quando è arrivato in squadra, nella finestra di mercato invernale, l'Arbus non ha più perso, mettendo in fila una serie di sette risultati utili di fila. Quello di Gianmarco Paulis è sicuramente un innesto da novanta per mister Nicola Agus, che ora può godersi l'enorme talento del centrocampista, cresciuto nella Primavera del Cagliari, reduce da esperienze importantissime in giro per l'Italia con Terracina, Sambenedettese e Sanremese, per non parlare della bella avventura in Svizzera tra le fila del Losanna. Tornato in Sardegna, ha vestito le maglie di Ilvamaddalena e Calangianus, per poi approdare alla corte del presidente Pietro Pusceddu. L'esordio è andato in scena in occasione del match casalingo vinto contro il Siliqua, domenica scorsa invece è stato protagonista del successo per 2 a 1 rifilato al Quartu 2000, ma non c'è tanto tempo per cullarsi sugli allori, perché all'orizzonte c'è già la sfida, difficilissima, nella tana del lanciatissimo Arborea, uno dei clienti peggiori da incontrare in questo momento.
«Stiamo preparando la prossima gara nello stesso identico modo di tutte le altre: con la massima tranquillità e serenità, dunque. Sono aspetti che potrebbero fare la differenza nei confronti con le nostre rivali, ne siamo consapevoli — dichiara Paulis (nella foto con mister Agus) — Per il resto ci sentiamo all'altezza per questo genere di partite: il nostro intento è quello di vincerle tutte, partendo proprio da domenica».


Dal suo arrivo l'Arbus non ha più smesso di correre e conquistare punti preziosissimi, ma Paulis sa di poter dare ancora tanto per la causa. «Penso proprio di non essere ancora al massimo della condizione, la cosa più importante però è che io mi senta bene soprattutto dal punto di vista mentale: il mister e i miei nuovi compagni mi stanno dando tanti stimoli. Sono sceso di categoria rispetto al passato, ma rifarei questa scelta centomila volte, perché mi è servita per ripartire con maggiore determinazione. Sono io il primo ad accorgersi che qualcosa è cambiato, in termini di voglia, sia durante gli allenamenti in settimana e sia ovviamente in partita».
Il forte centrocampista classe 1995 ritorna sui motivi che l'hanno spinto ad accettare la proposta dei granata. «Per prima cosa c'è Umberto (Festa, ndr), che è uno dei miei più grandi amici; mi ha parlato così bene di questa squadra e del tecnico e non ho avuto nessun dubbio. Già dopo la prima seduta di lavoro poi, ho potuto vedere in prima persona la professionalità di Agus e dunque ho accettato con entusiasmo. È un allenatore che in queste categorie non ci fa nulla, è preparato per calcare palcoscenici ben più importanti. Mi piace il fatto che si metta sempre in discussione e che abbia un rapporto chiaro e aperto con tutti noi: parla tanto alla squadra, una cosa importantissima secondo me, e poi si aggiorna di continuo; io penso che in questa dimensione sia impossibile trovare un altro come lui».

Nelle ultime quattro uscite l'Arbus ha messo a segno tre vittorie; l'unico mezzo passo falso è il pari esterno in casa del Vecchio Borgo Sant'Elia. «Abbiamo fatto una buona partita sul piano del gioco, con un pizzico di fortuna saremmo riusciti a portare a casa il bottino pieno, con due punti in più sarebbe stata tutta un'altra cosa, ma la dirigenza e il mister, e anche noi giocatori, siamo abbastanza soddisfatti per quanto fatto vedere in campo. Peccato solo per il risultato».

La classifica vi vede in piena corsa per il salto in Eccellenza. «Siamo a tre lunghezze dalla vetta, non possiamo lamentarci, anche se io preferisco considerare tutte le squadre come se fossero allo stesso livello: San Marco o Carloforte, poco cambia, io penso all'Arbus e a fare il massimo. Alla fine dei giochi vedremo dove saremo arrivati».
Il centrocampista ha trovato il posto giusto per esprimere il suo enorme potenziale. «Un gruppo eccezionale e una società molto sana: penso siano gli aspetti più importanti da sottolineare. Per quanto mi riguarda invece, mi piacerebbe segnare qualche gol in più. Ci sto provando da diverso tempo ad allenarmi in maniera specifica in questo senso, per farmi trovare al top nei momenti decisivi».

Seppur giovane, Paulis ha già la mentalità tipica dei giocatori più esperti. «Sono molto critico con me stesso, mi impegno per fare sempre meglio, anche dopo una buona prestazione trovo il lato negativo su cui concentrarmi per crescere ulteriormente». Le esperienze importantissime maturate nel corso degli anni rappresentano un bagaglio importante da condividere con il resto dei compagni. «Ho avuto modo di vincere un campionato in Svizzera, pur non giocando tantissimo. Il segreto per fare bene è la compattezza all'interno dello spogliatoio: bisogna rimanere uniti, a prescindere da chi gioca. Per il resto, l'atteggiamento in gara deve essere quello di chi ha la sicurezza per proporre il proprio gioco, la propria identità tecnico–tattica in qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario. Alla lunga, chi riuscirà ad esprimersi meglio la spunterà su tutti gli altri».


Per l'Arbus inizia un periodo decisivo: dopo la trasferta di Arborea ci sarà l'impegno casalingo con la San Marco. «Ci arriviamo in ottima forma e lavoriamo per mantenerci su questi standard; anche in questa settimana di pausa abbiamo faticato parecchio: il mister cura ogni dettaglio. Per noi comunque il nome dell'avversario deve contare poco. Saranno sfide importanti, ma non determinanti: magari strappi dei buoni risultati contro Arborea e San Marco e poi vai a perdere contro la penultima in classifica, vanificando tutto il buono fatto sino a quel momento. In sostanza, non puoi permetterti di abbassare la guardia neppure per un secondo».

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2017/2018
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Promozione
Girone A