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Per l'Arzachena nulla è perduto e col Sora proverà a rialzarsi
Il ds Zucchi: La salvezza si può, Alvardi ci crede

Per l'Arzachena nulla è perduto e col Sora proverà a rialzarsi

L'Arzachena prova a rialzarsi. Ferita gravemente nel derby-salvezza a Selargius la squadra gallurese non smette nel credere di poter ancora agganciare i playout. Vincenzo Manzo e compagni sono penultimi con 25 punti e perciò occupano uno dei due posti che portano direttamente in Eccellenza (l'altro è definitivamente del Porto Torres) ma gli spareggi per evitare la retrocessione sono distanti solo 4 lunghezze. La sconfitta per 4-0 di domenica al Virgilio Porcu ha lasciato pesanti strascichi, prima con le dimissioni del tecnico Pietro Infantino che ha accusato i suoi ragazzi di non avere cuore per salvarsi, e poi con le decisioni del Giudice Sportivo che ha squalificato Balleello (2 giornate), Manzo e Sola (entrambi per 1) per le proteste a fine gara.

 

Manzo e Siazzu, Infantino col ds Zucchi e AlvardiLa società del presidente Menio Fiorini ha incassato il brutto colpo ma non vuole arrendersi di fronte a una classifica che induce al pessimismo. Ha perciò accettato le dimissioni del tecnico siciliano che, nel lasciare la Sardegna con un bottino magro (2 vittorie e 4 sconfitte), ha riconosciuto la correttezza di un club che ha mantenuto tutti gli impegni presi con tecnico e giocatori, ricordando anche che Arzachena è stata la piazza più seria dove ha lavorato. Gli smeraldini hanno richiamato in panchina Luigi Alvardi che era stato esonerato lo scorso 27 gennaio all'indomani del pareggio interno con l'Isola Liri con la squadra penultima, con 19 punti e a 3 lunghezze dalla coppia Selargius-Palestrina. La situazione in classifica non è sostanzialmente cambiata e il tecnico romano riprende il cammino da dove l'aveva interrotto quando però mancano 7 giornate al termine del campionato. «La società crede di agganciare i playout evitando la retrocessione diretta - dice il diesse degli smeraldini Antonello Zucchi - e ci crede anche mister Alvardi che ha accettato di tornare in panchina convinto che la situazione non sia definitivamente compromessa». E come dargli torto con 21 punti ancora in palio, con lo scontro diretto col Palestrina (avanti di 4 punti) da giocare in casa e con il S.Maria Mole Marino (6 punti sopra) che fatica a fare punti così come il Budoni che però appare molto più vivo anche se non vince da 7 turni.

 

Anche nella disfatta di Selargius alcuni segnali positivi l'Arzachena li ha lanciati. Prima del vantaggio dei granata con Farci, ha reclamato per due calci di rigori (un tocco di mano di un difensore avversario e un atterramento in area ai danni di Siazzu) che, se assegnati, avrebbero potuto anche cambiare la tendenza del match o, comunque, costringere il Selargius ad un'affannosa rincorsa anziché giocare sul velluto; nel finale di gara, con 4 gol sul groppone, ha costruito comunque alcune occasioni importanti con Siazzu (due volte) e Hasa. Proprio con l'ingresso della punta macedone sul finire del primo tempo si è avuta conferma che l'Arzachena non può fare a meno di una prima punta forte fisicamente e che giochi spalle alla porta, con Siazzu e Spanu che, sull'esterno e fronte alla porta avversaria, trovano invece più spazi per far valere la loro tecnica e velocità. «È una questione mentale - continua Zucchi - la squadra ha dei valori che in campo non riesce ad esprimere compiutamente. Certo, il peso della classifica si fa sentire ma il nervosismo e la sfiducia non sono gli alleati giusti per riprendere a vincere. La società ha fiducia nella squadra e si aspetta una risposta sul campo importante nella sfida di domenica in casa contro il Sora».

 

In questo articolo
Giocatori:
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Stagione:
2013/2014
Tags:
10 Ritorno
Girone G