Torna in giallorosso l'ex capitano Giovanni Cuccu
L'Atletico Uri in emergenza trova gioie in Coppa Italia, storica finale con la doppietta di Puddu
Ogni stagione ha il suo traguardo storico da raggiungere per l'Atletico Uri. Due anni fa approdava per la prima volta in Promozione e poi ha vinto il campionato, l'anno scorso si affacciava per la prima volta in Eccellenza e poi è arrivato alla finale playoff regionale. In quest'annata il cammino zoppicante in campionato è stato più che bilanciato da quello redditizio in Coppa Italia culminato con la conquista della finale, da disputare il prossimo 1 febbraio contro il Tortolì.
LA FINALE. Nella doppia sfida contro il Calangianus la squadra di Ivan Cirinà ha costruito la qualificazione intanto facendo una bella prova nella gara d'andata quando andò vicinissima alla marcatura con Mura (palo) e poi nell'affrontare col piglio giusto la sfida di ritorno che presentava molte insidie considerando che si partiva dallo 0-0 e c'erano diversi assenti importanti. Senza il difensore Giuseppe Silvetti (appena operato per la ricostruzione del legamento crociato) e Matteo Tedde, entrambi per infortunio, e Michele Chelo, per squalifica, i giallorossi sassaresi si sono presentati con l'attacco quasi minorenne con Nicola Pinna (1998) ed Enrico Delogu (1999) ma con due esterni offensivi come Fabio Mura e Marco Puddu, autore dei due gol decisivi. In mezzo al campo a dirigere le azioni El Kamch con l'interdizione di Piras mentre Daniele Delogu è stato sacrificato in difesa (per fronteggiare l'esterno Senes) con Sini e Fadda, l'altro esterno basso era il '97 Onali (di ruolo centrocampista offensivo) con in porta un altro '97 Sotgia. Il gol di Puddu alla fine del primo tempo ha spostato gli equilibri di un primo tempo che ha visto il Calangianus rendersi pericoloso nella parte centrale con la conclusione di Pulina neutralizzata da Sotgiu, il mancato tocco sottoporta di Senes e la traversa su punizione di Pulina. Nella ripresa la squadra di Cirinà ha mostrato maturità nel frenare il tentativo di rimonta calangianese alla ricerca dell'1-1 buono per la finale, ha sfiorato il raddoppio con Pinna (bravo Forzati) e poi l'ha trovato con Puddu su assist di Mura. Il gol di Pulina a fil di sirena non ha tolto l'entusiasmo per una finale prestigiosa conquistata in emergenza.
TORNA CUCCU. Una finale che è stata poi festeggiata con il primo movimento di mercato tanto gradito ai tifosi di casa perché torna in giallorosso l’attaccante urese Giovanni Cuccu, classe 1986 e 160 gol in carriera quasi tutti con la squadra del suo paese eccezion fatta per due brevi parentesi con Thiesi (2007-08) e Ittiri (2012) e le ultime con Ossese e Ploaghe. L'ex capitano è stato la bandiera della magnifica cavalcata dell'Atletico dalla Seconda categoria all’Eccellenza. «Sono stato davvero felicissimo di questa chiamata da parte della dirigenza – le sue parole nel sito ufficiale del club – e mi metterò da subito a disposizione del mister. Sono cresciuto nell’Uri e con questa maglia ho vissuto esperienze calcistiche importanti. Cercherò di dare il mio contributo al progetto dell’Atletico. Torno in una categoria dove non ho mai giocato e si tratta di una nuova esperienza davvero importante per me, oltretutto nella squadra del mio paese. Anche per questo ci tengo tantissimo a fare bene».