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Latte Dolce, la settimana speciale di bomber Usai: gol e figlio in arrivo
Col Selargius l'8° centro, nel mirino c'è il Sora

Latte Dolce, la settimana speciale di bomber Usai: gol e figlio in arrivo

La nascita del figlio sarà il più bel gol che avrà messo in carriera, da festeggiare in settimana e poi anche domenica magari con un'altra rete, questa volta al Sora dopo quella messa a segno a Selargius. Andrea Usai, 29enne bomber del Latte Dolce aspetta con impazienza il grande evento e si augura di fare doppio brindisi: «Domenica la vittoria vale doppia, se arriva con un gol mio ancora meglio, se poi in settimana mio figlio si decide ad uscire visto che mia moglie dovrebbe partorire sarebbe una doppia soddisfazione per me. A chi la dedica? Mi pare».

 

Sarà una settimana intensa per Usai iniziata domenica al Virgilio Porcu con l'ottavo gol in campionato: «Un buon risultato, sono ormai vicino al doppia cifra nel mio primo campionato in serie D, ad inizio stagione ci avrei messo la firma». E se l'ex Porto Torres ammette che «in serie D ci sono arrivato un po' tardi», c'è comunque arrivato per merito dell'allenatore Pierluigi Scotto che lo volle tra anni fa dopo che chiuse anzitempo l'avventura con l'Olmedo (club senza soldi e tutti a casa) per iniziare quella scalata che ha portato il Latte Dolce a vincere il campionato di Promozione (girone B), arrivare l'anno scorso alla finale dei playoff nazionali di Eccellenza e ora giocarsi la salvezza con una squadra composta di soli sassaresi. Andrea piace ad allenatore e compagni perché è un giocatore universale - prima punta, trequartista, esterno e pure regista alla Pirlo all'occorrenza - ha il gol nel sangue ma è altruista, due qualità che spesso mal si accoppiano per un bomber ma non in questo caso. «Io guardo sempre al risultato della squadra prima che a quello personale, puntiamo a salvarci e spero di fare più gol possibili per aiutare la squadra a raggiungere questo grande traguardo».

 

Domenica scorsa a Selargius Usai e compagni si sono lasciati sfuggire una grandissima occasione per fare bottino pieno, fino all'85' conducevano 2-0 e con l'uomo in meno per l'espulsione dopo un'ora di gioca di Fabrizio Falchi, l'autore del vantaggio dei biancocelesti. Al fischio finale ('95) il tabellino ha poi detto 2-2 per i gol di Figos e Lai che hanno rimediato al raddoppio proprio di Usai prima che, stremato dalla fatica, lasciasse il posto al compagno di reparto Delizos. «Se prima della partita mi avessero detto che a Selargius, sul campo di una diretta concorrente, avremmo pareggiato ci avrei messo la firma, per come è andata la partita, col 2-0 per noi a 10' dalla fine, recupero compreso, ti lascia l'amaro in bocca». Anche perché nel convulso finale, tra il primo e secondo gol del Selargius, il Latte Dolce poteva segnare il 3-1 con Delizos. «Se Omar avesse segnato il 3-1 penso che si sarebbe realmente chiusa la partita - dice Usai - il pallonetto è stata una sua grossa invenzione ma probabilmente la traiettoria è stata allungata dal vento che ha condizionato la gara. In quel caso non ci è andata bene perché poi il loro 2-2 è arrivato su un tiro deviato che ha spiazzato Garau». Ma il bomber, alla fine, riconosce i meriti di un Selargius che ha spinto tanto, specie con l'uomo in più: «Il pareggio tutto sommato è giusto. Noi guardiamo il bicchiere mezzo pieno e il punto può essere buono per la salvezza. Gli altri risultati bene o male sono stati a nostro favore». 

 

Nel dopogara il tecnico Scotto ha parlato di un Latte Dolce ingenuo ma Usai, uno degli anziani del gruppo insieme con i 30enni Delizos e il portiere Garau, osserva: «Il mister ha ragione ma quando sei in vantaggio 2-0 a pochi minuti dalla fine serve esperienza e noi siamo una squadra molto giovane. I nostri ragazzi sono ottimi, hanno qualità e forza fisica ma mancano di esperienza come è nomale che sia». Scusato anche il compagno di reparto Falchi, bravo in occasione dell'1-0 ma che per doppia ammonizione ha lasciato la squadra con l'uomo in meno nell'ultima mezzora. «Fabrizio sta facendo un grosso lavoro e ottime prestazioni - osserva Usai - gli mancava solo il gol, lo ha fatto e anche bello. Purtroppo per eccesso di generosità ha beccato il secondo cartellino giallo per un fallo tattico in fase difensiva, non va colpevolizzato più di tanto e l'arbitro lì forse è stato un po' troppo severo. Contro il Sora starà ai box però abbiamo Delizos che scalpita e sarà pronto a dare il massimo».

In questo articolo
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2013/2014
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Girone G