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Latte Dolce, Scotto chiede l'ultimo sforzo: «Battiamo il Selargius e festeggiamo la salvezza»
Il tecnico: Siamo carichi e motivati per i playout

Latte Dolce, Scotto chiede l'ultimo sforzo: «Battiamo il Selargius e festeggiamo la salvezza»

Era quasi condannata a disputare i playout ma ha giocato e battuto il Santa Maria delle Mole Marino perché voleva far evitare un'altra retrocessione diretta alle squadre sarde. Il Latte Dolce ha vinto in rimonta 2-1 "rischiando" di perdere qualche diffidato per la gara di playout del 18 e, pur non sapendo ancora chi doveva incontrare tra Selargius o Arzachena, ha comunque evitato che la sua avversaria potesse passare per la strettoia dello spareggio diretto per non finire in Eccellenza. Cosa che sarebbe avvenuta per gli smeraldini se i laziali avessero vinto o per i cagliaritani se la Maccarese al Virgilio Porcu non avesse colpito il palo nei minuti di recupero proprio quando, a Marino, Mannoni assestava il colpo del ko dopo che Delizos aveva rimediato al gol di Visone del primo tempo.

 

A sinistra Pierpaolo Falchi coi compagni del Latte DolceIl tecnico dei sassaresi Pierluigi Scotto è un concentrato di sentimenti: soddisfatto per aver vinto una gara che gli avversari chiedevano di non "giocare", rammaricato che aver conquistato 43 punti non basti per la salvezza diretta ma anche entusiasta di giocarsi in casa lo spareggio per la permanenza nella categoria. «Avevo detto che saremmo andati a Marino a vincere per non avere nessun rimorso nel caso in cui ci fosse stata la possibilità di salvarci per eccesso di distacco e ci siamo riusciti. E che questa fosse la reale nostra intenzione lo dimostra il fatto che ho schierato tutti e cinque i diffidati col rischio che qualcuno potesse saltare la sfida playout». Ma, proprio questa scelta, è stato uno dei motivi che hanno portato il Latte Dolce a giocare il primo tempo in modo contratto e chiuderlo in svantaggio di una rete. «Ho visto la squadra un po' troppo timorosa - osserva Scotto - che ha subito psicologicamente il peso delle cinque diffide che ci portavamo appresso oltre al fatto che la Maccarese a Selargius avrebbe giocato senza grandi motivazioni».

 

Anche il Latte Dolce non avrebbe dovuto avere tante di motivazioni visto che il destino dei playout era già stato segnato. «Intanto non eravamo a conoscenza del risultato di Selargius - afferma il tecnico sassarese - e poi non volevamo che un'altra squadra sarda potesse retrocedere direttamente o che rischiasse di farlo attraverso uno spareggio da dentro o fuori». Nella ripresa la musica è cambiata: «Il fatto di aver sostituito tre diffidati (Cocco, Ruggiu e Falchi, ndr) con chi poteva accettare meglio la durezza della gara ci ha sbloccato mentalmente, abbiamo ripreso a giocare come sappiamo fare e sono arrivati due grandi gol a sancire la nostra undicesima vittoria stagionale».

 

Ma il Selargius "salvato" da una sfida secca contro il S. Maria Mole Marino dovrà essere comunque battuto se il Latte Dolce vorrà festeggiare la salvezza: «Purtroppo i playout sono un affare tutto sardo e noi faremo di tutto per restare in serie D. Non sono bastati 43 punti per avere già in tasca la salvezza, ci mancano i tre punti col Porto Torres che noi abbiamo affrontato al completo a differenza delle nostre rivali che hanno chiuso a 45/46 punti la vittoria». Ma la sfida playout fra due domenica contro i granata non verrà vissuta come una costrizione: «Siamo carichi e motivati, consapevoli che abbiamo disputato un grandissimo campionato. Il Selargius in crisi? Non lo so questo ma so che avremo il vantaggio di poter giocare in casa avendo due risultati su tre. In queste due settimane ci prepareremo al meglio per compiere l'ultimo sforzo».

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
17 Ritorno
Girone G