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Arzachena, Nuorese
La Torres è ultima, rischia di fallire e punta agli spareggi

Le sarde al giro di boa, Arzachena e Nuorese da playoff, il Latte Dolce lascia nei playout Lanusei, San Teodoro e Muravera

Un anno fa si stava meglio in serie D. L'Arzachena comandava il girone insieme con il Rieti con 36 punti, la Nuorese era quinta con 31 a ridosso dei playoff c'erano Olbia e Torres che stavano avviando la loro rincorsa ai quartieri alti. Nei bassifondi c'era solo il Castiadas con 9 punti - rinforzato e pronto a risalire - insieme con il San Cesareo e poi solo il Budoni (13) insieme con Astrea (10), Cynthia (17) e Flaminia (18) impelagato nei playout visto che Muravera (19) e Lanusei (21) erano nelle posizioni - 11esima e 12esima - che garantiva la salvezza diretta. Ora possiamo vantare la sola Arzachena in zona playoff, al quinto posto con 32 punti, la Nuorese settima con 28 punti e poi cinque squadre in lotta per non retrocedere con la Torres ultima, con 8 punti, e il Latte Dolce a 18 nella prima posizione fuori dai playout dove ci sono Lanusei (16), San Teodoro (14) e Muravera (13). Una situazione peggiorativa ma figlia di tante variabili che stanno "falsando" la classifica. Si pensi al Foligno che ha fatto 5 risultati utili di fila (9 punti) salvo smembrarsi e prendere 21 gol nelle ultime 4 giornate. Lo stesso Città di Castello, consistente all'inizio e poi appena 5 pareggi nelle ultime 12 partite con tre sconfitte a dicembre incassando 11 gol. I playout sembrano un affare tra squadre sarde viste le accelerate importanti che hanno dato Trestina (24 punti), Sansepolcro (25) e Avezzano (25) per diverse giornate compagne di viaggio dei club isolani impelagati in zona calda. Se non si invertono le marce sarà dura evitare almeno due retrocessioni. 

 

ARZACHENA 32 punti 5ª in classifica

Confermarsi tra le grandi della serie D è un merito che va ascritto al tecnico Mauro Giorico, pratico, affidabile e incrollabile, e alla società smeraldina che ogni anno, con un budget inferiore alle rivali, riesce sempre a lottare per conquistare perlomeno uno spareggio. Dopo il settimo e sesto posto degli ultimi due anni questo potrebbe essere l'anno buono per centrare i playoff perché delle squadre che ha davanti potrebbe spuntarla sull'Ostiamare ma dietro deve guardarsi da Albalonga e Nuorese. È quasi certo, infatti, che Rieti, Monterosi e L'Aquila - le prime tre in classifica - si giochino l'accesso in Lega Pro. Eppure i biancoverdi avrebbero potuto fare meglio senza quel passaggio a vuoto di ottobre che ha portato a tre sconfitte negli scontri diretti con Monterosi, Ostiamare e Rieti. Bastavano tre pareggi e avrebbe chiuso al primo posto. Non sono mancati gli acuti come la vittoria contro il L'Aquila, alla quinta giornata e festeggiava il comando del girone, così come le 5 vittorie di fila (Città di Castello, Torres, Flaminia, Sansepolcro e Avezzano) prima degli ultimi due pareggi con Nuorese e Albalonga, appunto le rivali dirette per i playoff. Vanta il vice-capocannoniere Andrea Sanna (9 gol) che, da quando ha riformato la coppia con Piotr Branicki (4), ha riportato in quota l'Arzachena. Bene Giuseppe Nuvoli (5 gol) centrocampista che ha tamponare le falle in attacco. Ha subito la grave perdita del jolly La Rosa (rottura legamento crociato), prezioso in mediana quanto in difesa, e dovrà avere da Verachi un'incidenza maggiore. Non è escluso un intervento sul mercato a gennaio. Intanto si gode l'esplosione del '98 Carpentieri che bilancia le sfortune del pari età Oggiano.

 

NUORESE  28 punti 7ª in classifica

Ha chiuso il girone con la vittoria contro il Lanusei dopo sei gare in cui ha pareggiato 5 volte e perso solo in casa della corazzata L'Aquila. Quattro pareggi sono arrivati con le migliori del campionato come Rieti, Monterosi, Ostiamare e Arzachena ma, tranne che con gli smeraldini, gli scontri diretti erano tutti in casa e questo potrà incidere nel ritorno. La squadra di Mariotti ha colpito per la capacità di giocarsela sempre e comunque, una grande difesa - la migliore del girone con 11 gol subiti e per diverse giornate la più imbattuta d'Italia - e una cronica incapacità di far gol. Con 18 reti segnate è la 13esima del campionato, quasi la metà di quelle della capolista Rieti e vice-capolista Monterosi. L'argentino Ucha Lopez non si è distinto quale cecchino e ha salutato per far posto a Enrico Curcio che con 2 gol in 3 gare dà la sensazione che forse sia arrivato l'uomo giusto in mezzo all'area avversaria. Molino ha superato i guai fisici e con 6 gol, 3 rigori e 2 punizioni, sta incidendo non poco. Ha superato una crisi a ottobre - con le dimissioni di Mariotti - ed è attesa da un gran girone di ritorno. 

 

LATTE DOLCE 18 punti 12ª in classifica

È la prima delle squadre sarde che hanno come obiettivo la salvezza ed è la prima squadra di Sassari visti i guai economici alla Torres. Vince col progetto di una società che non fa mai il passo più lungo della gamba, che programma e investe sul settore giovanile e che ha capito che per stare in quarta serie andava potenziata la rosa. Gli arrivi di Simone Patacchiola in difesa e Giacomo Canalini in attacco sono serviti per dare maggior fisicità ed esperienza. Ha perso 9 volte ma non ha mai subito tracolli, il punto più basso l'ha avuto a metà novembre perdendo 3-0 a San Teodoro una gara che, in un certo momento, pensava anche di vincere. Ha risposto con un altrettanto 3-0 al Muravera. Memorabile la vittoria a Rieti, contro la capolista imbattuta al Manlio Scopigno. Punti pesanti come quelli a Foligno contro un avversario che iniziava il disarmo. Si gode l'esplosione di Paolo Palmas, vice-capocannoniere con 9 gol al suo primo anno di serie D e si permette il lusso di lanciare due 2000 come Federico Pireddu, a segno col Muravera, e Salvatore Pittalis, titolare con Rieti e L'Aquila. È in perfetta media-salvezza se dovesse confermare gli stessi punti nel ritorno.

 

LANUSEI 16 punti 13ª in classifica

Verrebbe da dire "una squadra da psicoanalisi" perché la sua classifica è fatta esclusivamente di risultati conquistati al Lixius: 5 vittorie e 1 pareggio. In casa ha un rendimento da primissime, simile alla vice-capolista Monterosi o all'Arzachena per intenderci. Fuori casa zero assoluto anche se non sono mancate gare dove la sconfitta poteva essere evitata. Nove sconfitte possono denotare una mancanza di personalità ma se il calendario avesse proposto in trasferta match come quelli con gli attuali Foligno o Città di Castello oppure con una Torres con più emergenza del solito non si sarebbe fatto caso ai numeri negativi. Il Lanusei, invece, è stato capace di battere il Rieti quando in classifica aveva ancora 0 punti e ha attraversato una rivoluzione nella rosa limitando gli scompensi: via Ianni, Delrio, Aloia, Trini, Sini, Curreli e anche capitan Cocco, dentro Papini, Pisanu, Oproiescu, Di Maio, Perez Cuesta, Rizzo, Celiani e Sofiane, un '97 che tutti invidiano per tecnica e capacità realizzativa (già 5 gol). Il gioco proposto da mister Hervatin sta piacendo ai tifosi ogliastrini. Per la salvezza dovrebbe solo infilare qualche "colpettino" in trasferta mantenendo lo stesso score al Lixius. Da valutare la tenuta difensiva dopo l'addio a Cocco, in stagione spesso anche l'attaccante più pericoloso.

 

SAN TEODORO 14 punti 14ª in classifica

I galluresi non hanno espresso appieno il proprio potenziale e arrivano al giro di boa con tanti cambiamenti in rosa. Gli arrivi di Gavioli, Puntoriere, Prandelli, prima ancora quelli di Pascuttini e Ferraro, al posto di Varrucciu, Farina, Mbaye e di Steri, attratto dal fascino e dall'ambizione del L'Aquila, sono stati decisi perché la squadra è spesso crollata alle prime difficoltà come si è visto con Flaminia, Albalonga e Muravera. Il problema più evidente è quello realizzativo, i viola da sei gare non segnano e il successo col Latte Dolce resta l'ultimo stagionale. Per il resto in tante gare perse si è visto un bel gioco poi compromesso dalle reti subite. La squadra di Tatti deve recuperare equilibrio tra gol presi - che devono diminuire - e quelli da segnare - che devono inevitabilmente aumentare - perché ha il potenziale per trovare la salvezza.

 

MURAVERA 13 punti 15ª in classifica

Per i sarrabesi un girone scomposto in tre parti. All'inizio non riusciva a segnare, alla quinta ha trovato gol e vittoria in casa dell'Avezzano allora capolista e da lì la squadra di Piras ha avviato una mini striscia positiva di 10 punti in 5 gare. Poi ha chiuso il girone con sei sconfitte nelle ultime otto gare che sembrano più gravi nei numeri di quanto i gialloblù abbiano fatto vedere in campo anche perché due pareggi stronca-ko sono arrivati con il L'Aquila e l'Ostiamare, quest'ultima prima di Natale coi lidensi a trovare l'1-1 al 93'. All'appello mancano 5-6 punti, gli infortuni a Pinna e Arrus, le voci di possibili addii a dicembre ora spazzate via hanno condizionato un cammino che sarà molto diverso al ritorno quando i sarrabesi potranno contare anche sui nuovi arrivati, i belgi Legname e Clovis (leggi l'articolo). La forza del Muravera sta nell'esperienza della passata stagione: a 7 giornate dal termine erano terzultimi, poi si sono salvati direttamente. Sarebbe il secondo miracolo di fila.

 

TORRES 8 punti 18ª in classifica

Il romanzo della Torres ha tanti capitoli con un'introduzione ardita da parte del presidente Piraino che prevedeva un campionato da playoff. La squadra allestita non era neanche male ma non ha avuto l'appoggio della tifoseria e della fortuna perché tra squalifiche e infortuni mister Bacci ha sempre affrontato le gare in emergenza. La grave situazione economica è emersa nei numeri, ad inizio novembre la Commissioni Accordi Economici ha condannato la società rossoblù al pagamento di quasi 112mila euro dei rimborsi spese ai calciatori della scorsa stagione di serie D (leggi l'articolo) che vanno ad aggiungersi a quelli di due anni fa in Lega Pro. Il rischio fallimento è dietro l'angolo, Piraino ha portato i conti della Torres in Tribunale, la squadra è stata smantellata a fine mercato e ora si sta cercando di salvarla sul campo - almeno tramite i playout viste le difficoltà di Foligno e Città di Castello - con i nuovi arrivi. Tutto è appeso ad un filo che il 2017 potrà ingrossare o spezzare.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
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