L'Andromeda stoppa la cavalcata del Gonnoosfanadiga, colpi in esterna per Sigma e Arborea
L'Idolo vince contro l'Orrolese e allunga in vetta, il Sant'Elena si prende i tre punti a Tonara e vola al secondo posto
È ancora troppo presto per parlare di fuga, ma i quattro punti di vantaggio della capolista Idolo sulla diretta inseguitrice Sant'Elena sono un dato da prendere seriamente in considerazione, perchè alla fine del girone di andata mancano appena 270' e gli ogliastrini continuano a spingere forte, grazie al 2 a 1 piazzato in trasferta nel quasi testa-coda delicatissimo contro l'Orrolese, per la vittoria numero 8 in stagione: sarà pur vero che in questo campionato non c'è, non ancora almeno, la classica squadra che può chiudere il discorso con largo anticipo, ma Staffa e compagni continuano ad essere tra i più quotati per una seconda parte di torneo ricchissima di soddisfazioni. Alle spalle della battistrada succede di tutto, a cominciare dal pari esterno del Gonnosfanadiga, opposto alla sempre ostica Andromeda, che si conferma brillantemente tra i piani alti; tre punti pesantissimi invece per il Sant'Elena, che torna da Tonara con il morale a mille per lo 0 a 2 esterno che rappresenta uno dei colpi più importanti piazzati dalla banda allenata da mister Ravastini sino a questo momento. Rallenta la sua rincorsa il Villamassargia, stoppato sul pari, per 1 a 1, dal Seulo; la Villacidrese invece ritorna alla vittoria dopo un digiuno che durava ormai da quattro turni, imponendosi di misura per 3 a 2 sul Selargius, con i bianco celesti che mercoledì saranno di nuovo in campo per recuperare il big-match con il Cortoghiana, a pari punti a quota 18, dopo lo 0 a 0 maturato nell'impegnativo confronto con il Buddusò.
Domenica positiva anche per la Sigma di mister Madau, che riesce ad espugnare il fortino del Tortolì, 1 a 0 il punteggio finale. Fa rumore, e tanto, lo 0 a 1 dell'Arborea, al secondo successo stagionale, che manda al tappeto la Monteponi di mister Agus, con i minerari che conservano ora un solo punticino di vantaggio dalla coppia di quartultime.
Per mister Masia e soci la trasferta contro l'Orrolese rappresentava un banco di prova decisamente attendibile e a conti fatti gli ogliastrini hanno superato l'esame a pieni voti: in tanti infatti speravano in un passaggio a vuoto da parte della capolista ed invece i blu-azzurri hanno centrato l'ottava vittoria in stagione, grazie al 2 a 1 maturato al termine dei 90', frutto di una prestazione gagliarda e brillante, sia sul piano del carattere che per quanto riguarda la manovra. Approccio alla gara praticamente perfetto per gli ospiti, che dopo 5' sbloccano il punteggio con la rasoiata del solito Jammeh, che brucia Tronci alla primissima occasione utile. La reazione dei bianco-rossi di casa non si fa attendere, ma Salis e soci si difendono bene dai tentativi di Marcialis e Atzeni. L'Orrolese insiste e al 25' vede premiati i suoi sforzi: pari siglato da Fiori, che realizza con una conclusione sotto misura. I padroni di casa potrebbero addirittura siglare il raddoppio con bomber Marcialis che però non è però abbastanza freddo al momento della conclusione, quando il più sembrava ormai fatto. Scampato il pericolo, l'Idolo si riorganizza e al 35' si riporta in avanti: pennellata su punizione per lo specialista Satta che manda la palla nel sette grazie ad una conclusione forte e precisa che non lascia nessuno scampo a Tronci. Nella ripresa l'Orrolese si butta in avanti a caccia del nuovo pari con Secci, Fiori e il solito Marcialis, sfortunatissimo, che colpisce una clamorosa traversa al minuto 20'. Alla mezz'ora, ancora brividi per Salis e soci, ma la botta di Atzeni fa la barba all'incrocio.
Sorride, e ha tutti i motivi per farlo, anche il Sant'Elena, che fa ampiamente il proprio dovere nel match esterno contro il Tonara di Arrais e grazie anche ai pareggi delle dirette avversarie mette le mani, in solitaria, sul secondo posto in classifica. Pesa dunque come un macigno il 2 a 0 ottenuto su uno dei campi più insidiosi del girone, con la partita che comunque ci mette un po' per decollare. Nella prima frazione infatti le due squadre si studiano ma non affondano il colpo: i locali si affacciano timidamente dalle parti di Palumbo con bomber Noli, ma la sua mira non è sicuramente delle migliori. La musica cambia nella ripresa: dopo un calcio di punizione battuto da Tabares, senza esisti, i quartesi passano grazie al calcio di rigore trasformato da Mura. La reazione dei locali non si fa attendere, ma Palumbo e soci difendono il prezioso vantaggio con buon acume tattico e allo scadere mettono definitivamente in cassaforte il bottino con il sigillo di Caddeo, innescato dalla bella idea di Marongiu.
C'era grande attesa per il confronto d'alta quota tra la sempre più sorprendente Andromeda, guidata da mister Casula, e il lanciatissimo Gonnosfanadiga di Incani, a caccia di punti pesanti e utili per continuare a sognare in grande. Considerate le premesse, ne viene fuori un confronto elettrizzante, con ben quattro reti in totale; alla fine dei giochi però, le due squadre si prendono un punto a testa, con i bianco-verdi che scivolano così al terzo gradino del podio e i giallo-neri che invece rimangono assieme al gruppo di testa, a ridosso delle migliori. Grande equilibrio in campo sin dalle prime battute, con la sfida che si sblocca all'11': Serpi pesca dal cilindro una conclusione da applausi dalla distanza e batte Contu. Al 23', però, Casti trova il pari, di testa, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, sfuggendo alle cure del suo diretto marcatore. La battaglia continua anche nella ripresa: ci pensa Olla, direttamente dagli undici metri, rigore assegnato per un fallo commesso da Figus, a portare in avanti i suoi, ma è lo stesso Figus a trovare riscatto in pieno tempo di recupero: suo il piazzato, infatti, che permette a Di Antonio di siglare il definitivo pari con un perentorio stacco di testa.
Si chiude in parità, ma con il punteggio di 1 a 1, anche il confronto tra Seulo e Villamassargia: sul neutro di Isili le due squadre danno vita ad una gara piacevole, che si sblocca però soltanto negli ultimi minuti della prima frazione, grazie alla zampata di Francesco Locci. Brutto colpo per i padroni di casa che sino ad allora non avevano assolutamente sfigurato, anzi, con Piras e Placentino che chiamano ripetutamente in causa il portiere avversario Pilleri, ieri in vena di prodezze. Il Seulo però rialza la testa ad inizio ripresa: al 16' Mario Piras bagna con il gol il suo esordio con la nuova maglia. Tutto in bilico sino allo scadere, con i ragazzi di Titti Podda che sprecano però una ghiottissima chance per prendersi i tre punti pieni: Piras perde il duello dagli undici metri contro Atzeni.
La Villacidrese ritorna a vincere, dopo un digiuno che durava da quattro turni, e a sorridere: il match casalingo contro il Selargius però si rivela probabilmente più complicato delle aspettative, con gli ospiti che rimangono in partita sino all'ultimo secondo, al cospetto di una delle squadre più forti del girone, ancora più competitiva dopo i colpi piazzati nella finestra invernale di mercato, con l'ingaggio, su tutti, di bomber Tronu. Ed è proprio il neo arrivato a risolvere le cose per i suoi, in un finale al cardiopalma. I bianco-celesti fanno valere il fattore campo e partono a razzo: basta appena un minuto infatti a Gianmarco Muscas per gonfiare la rete avversaria, con una pregevole deviazione di tacco su suggerimento di Porru. Il Selargius però non si scompone e acciuffa il pari al 12' grazie a Di Laura, che chiude nel migliore dei modi una bella azione corale degli ospiti, che prendono coraggio e sfiorano addirittura il raddoppio, poco dopo, con Palmas, clamoroso palo per lui, e nella stessa azione, con Porceddu che calcia a botta sicura ma scheggia la traversa. Il pericolo scampato è come una sveglia per la Villacidrese che si ripropone pericolosamente in avanti con Muscas e Porru, ma Ambu fa buona guardia. Al 35', la Villacidrese sfonda di nuovo: su un corner battuto da Paulis, Porru si fa trovare pronto con una conclusione vincente di prima intenzione che strappa applausi a scena aperta. Il Selargius però non molla, anzi, mette più di un brivido alla retroguardia avversaria con Di Laura, ancora lui, al tiro dal limite, ma Galliano si salva ancora grazie al palo. La prima frazione si chiude con la botta di Tronu, murato bene in angolo. Nella ripresa, pronti via e il Selargius firma il 2 a 2: Di Laura spedisce in mezzo all'area di rigore un pallone velenosissimo, Galliano si oppone come può ma sulla ribattuta del portiere si avventa Porceddu che gonfia la rete. La reazione della Villacidrese passa ancora dai piedi di Tronu, che però non inquadra il bersaglio grosso al 15'; serviranno invece due chiusure provvidenziali di Palmas per evitare il sorpasso da parte del Selargius, che coccola l'idea di tornare a casa con un buon punto sino allo scadere, quando Tronu sigla il gol che decide l'incontro dopo l'ottimo lavoro di Conde e Lilliu.
Pari a reti bianche per Buddusò e Cortoghiana, per il più classico degli 0 a 0 e un punto che ha però un sapore diverso per le due compagini: gli uomini del neo tecnico Pische, subentrato in settimana a Fiore, rimangono inchiodati al quartultimo posto a quota 12, in compagnia del Seulo; i ragazzi allenati da mister Marci tornano a casa decisamente soddisfatti per essere usciti indenni da una delle trasferte più problematiche dell'anno. Ospiti alle prese con diversi problemi di formazione, pesano le assenze in avanti di Loddo e Pinna, con Musu che rimedia un infortunio alla caviglia dopo appena tre minuti di gioco. Nella prima mezz'ora il Buddusò cerca di fare la partita con grande intensità, affidandosi in avanti alle scorribande di Cocco e Canu, ma Galizia e soci resistono bene all'assalto. Nella ripresa regna ancora l'equilibrio, con le due squadre che si affrontano a viso aperto, ma i due portieri non corrono mai particolari rischi. Nel finale, occasionissima degli ospiti con Filippo Casula che da ottima posizione non riesce a calciare con la giusta forza, Canu si salva così in due tempi.
Giornata da incorniciare per la Sigma di mister Madau, che piazza l'1 a 0, pesantissimo in chiave salvezza, contro il Tortolì, pesantemente rimaneggiato, soprattutto in avanti. La partita entra nel vivo a cavallo del quarto d'ora, con il botta e risposta tra Navarrete, conclusione fuori da ottima posizione, e Corda, con Ruggiu che si fa trovare prontissimo sul tentativo dell'avversario. Il primo tempo si chiude con due ottime iniziative degli ogliastrimni, ma Lai e Ankudinovas non riescono a superare Sanna. Nella ripresa la Sigma sfiora il vantaggio con Pinna, traversa per lui, poi Loi semina il panico nella retroguardia dei cagliaritani, ma la sua azione sfuma. Il Tortolì cerca di aumentare il proprio baricentro ma così scopre inevitabilmente il fianco per le ficcanti ripartenze degli ospiti che alla mezz'ora passano: Siddu brucia sul filo del fuori gioco la difesa avversaria con una galoppata clamorosa e beffa Ruggiu in uscita disperata.
Successo prestigiosissimo in trasferta anche per l'Arborea di mister Firinu, che riabbraccia tra l'altro il portiere Ullasci e Valdi, e piazza uno dei colpi più grossi della giornata; continua dunque il momento grigio per la Monteponi Iglesias, che perde ancora punti con le formazioni di bassa classifica e ora scivola ad un siderale -14 dalla vetta. La sfida si sblocca dopo un quarto d'ora: Pillitu fa un miracolo sulla conclusione al volo di Atzeni, ma Peddoni è il più lesto di tutti e ribadisce in rete. La Monteponi non ci sta e prende in mano il pallino del gioco a caccia del pari; allo scadere della prima frazione Mura si libera benissimo per il tiro ma trova sulla sua strada un super Ullasci, che devia la sberla sul fondo. Nella ripresa, i ragazzi di Agus ci provano con Cappai, palo esterno per lui, e il neo acquisto Lamacchia, che per poco non trova il gol di testa. Break dell'Arborea con Ginesu, che lascia partire un tiro di prima intenzione che mette più di un brivido al portiere avversario. La Monteponi di nuovo pericolosa con Silva, su punizione, ma Ullasci fa buona guardia; non va meglio nemmeno a Cacciuto, che manda il cross di Nonnis sulla traversa grazie ad un bel colpo di testa, ma la fortuna non è dalla parte dei rosso-blu di casa, che nel finale sfiorano il pari con Silva, al tiro direttamente da calcio di punizione, Ullasci salva i suoi in extremis, respingendo la palla sulla linea di porta, tra le proteste dei padroni di casa che gridavano già al gol.