Vittorie pesanti per Bosa, Carbonia e San Teodoro, pari Ossese
L'Ilva allunga con Madero, la Ferrini in scia con Galloni, il Villasimius fa fuori il Tempio con Argiolas
Il gol al 94' di Madero lancia l'Ilva al comando in solitaria con 16 punti seguito in scia dalla Ferrini a -2 dai maddalinini e con il Ghilarza, fermo ai box per il proprio turno di riposo, che ora scende a tre punti dalla vetta anche perché il Li Punti cade col Bosa e viene così agganciato dal Villasimius che la spunta sul Tempio nella sfida tra chi voleva e poteva spiccare il volo. Ora la classifica è un po' più chiara con le prime tre della classe a pari gare giocate, sei alla 7ª giornata, mentre sassaresi e sarrabesi devono ancora riposare e coi galletti, il Taloro, il San Teodoro e l'Ossese che iniziano ad avere un ritardo che diventa più marcato per chi non ha ancora passato il proprio turno ai box. Con le ultime sconfitte accumulate, Barisardo e Sant'Elena vengono risucchiate in zona playout dopo che avevano fatto registrare un buon avvio di campionato visti i sorpassi da dietro di Bosa, Carbonia, vincente proprio nello scontro diretto coi quartesi, e San Teodoro. Le ultime tre della classe sono l'Iglesias, che ha ceduto all'ultimo in casa della capolista, il Calangianus, buon pari con l'Ossese, e la Villacidrese, con un tris del San Teodoro sul groppone e che rimane anche l'unica a non aver ancora vinto una partita.
All'ultimo assalto e sugli sviluppi di un calcio d'angolo arriva il quinto successo dell'Ilva che piega l'ottimo Iglesias al termine di una partita difficile che i maddalenini riescono a far propria col quarto 1-0 in sei uscite. Il colpo di testa del difensore Madero evita il secondo pari di fila e lancia la squadra di Cotroneo al comando, lasciando la compagnia di Ghilarza e Li Punti e non facendosi affiancare dalla Ferrini. Quando nella scacchiera della partita c'è lo stallo del punteggio gli isolani muovono le torri della difesa per piazzare il colpo da tre punti: a Calangianus toccò al capitano argentino Di Pietro, contro gli irriducibili minerari ci ha pensato l'uruguaiano che così si assicura anche la palma del migliore in campo avendo sfiorato il palo in un'altra occasione ad inizio ripresa. Ruzittu tiene imbattutta la propria porta sul sinistro di Pitzalis prima dell'angolo di Gjurchinovski, spizzato da Nicolas Maitini per la schiacciata di Madero. Se il Ghilarza dal divano medita ancora sul ko di domenica scorsa proprio in casa dell'Iglesias, non tiene il passo il Li Punti che, contro il Bosa, conosce la seconda sconfitta in campionato fermando la striscia utile di 10 punti in quattro partite. I planargiesi firmano la seconda vittoria interna di fila con le reti alla fine di ogni frazione prima da parte di Di Angelo con una conclusione fuori dalla portata di Mannoni e poi con Sagitov che permette ai rossoblù di Carbonia di agguantare un centroclassifica molto affollato ma anche molto pericoloso perché a stretto contatto con la zona playout.
Ecco che all'orizzonte potrebbe delinearsi la principale antagonista dell'Ilva che ha le sembianze della Ferrini, sempre vincente in casa (4 su 4) al pari dei maddalenini, anche in questo caso con una vittoria arrivata di misura contro il Barisardo ma costruita col gol nel primo tempo di Galloni, il primo con la maglia dei cagliaritani, senza che fosse seguito da altre marcature. L'attaccante ex Arbus aveva sfiorato il vantaggio in apertura, così come Scioni si era reso pericoloso su punizione mentre Petit salva su Mele prima del vantaggio del centravanti toscano che fallisce il raddoppio di testa prima del riposo e poi Scioni chiama alla parata l'ex Daga. Il duello tra i due si ripete nella ripresa, il portiere manda in angolo la conclusione dell'ex Budoni. Gli ogliastrini nel finale cercano di rimediare allo svantaggio (gran botta di Friedrich) ma rischiano di subire il raddoppio con Figos.
Col Taloro che nell'anticipo contro la Tharros non è andato oltre il pari perché l'ex Calaresu ha replicato al vantaggio di Bamba ma, soprattutto, perché il portiere degli oristanesi Mereu ha neutralizzato nel recupero il calcio di rigore di Falchi, ecco che si affaccia nei quartieri altissimi il Villasimius, bravo e caparbio nel vincere il duello del gioco e delle belle azioni contro il Tempio approfittando con l'ottimo Argiolas di un errato controllo della palla da parte di Sanna per piazzare la rete da tre punti a 7' dal novantesimo. La sfida prometteva spettacolo e così è stato a suon di belle manovre (fitta ragnatela dei galletti con dialoghi costanti tra Demurtas, Roccuzzo, Aiana e Gomez) e di occasioni costruite con qualità (specie da parte dei sarrabesi con le frecce Argiolas e Kassama più Ghiani). Nelle battute iniziali vanno al tiro per i padroni di casa Melis e Argiolas e per gli ospiti Bulla e, soprattutto, Aiana di punizione con risposta di Arrus in tuffo. Camba, oltre a lavorare decine di palloni, cerca la soluzione personale ma la sua girata mancina è debole e blocca D'Abrosca mentre il colpo di testa su assist di Magnin non è gol solo per il salvataggio sulla linea di Gomez. Poco dopo assolo di Argiolas e parata col corpo di D'Abrosca. Il tutto poco prima del riposo. La ripresa si apre con l'incomprensibile gol annullato a Camba che supera in scivolata D'Abrosca catturando una palla toccata da Gomez e non da un compagno dell'ex Ferrini. Proteste vane e si resta sullo 0-0. Poi Kassama non inquadra la porta sul passaggio di Marci e il velo di Camba. I galletti sfiorano il palo col destro di Sanna e Gomez su punizione per poco non esulta solo perché la presa di Arrus è difettosa e la palla rimbalza sulla linea. I cambi movimentano il finale, Virdis si apre il varco centrale ma il suo sinistro è alto. Miranda azzecca il cambio gioco per Argiolas che approfitta del controllo errato di Sanna e trafigge D'Abrosca. La bilancia pende dalla parte del Villasimius.
Il San Teodoro sembra rinato con la cura Sanna perché in tre gare il nuovo tecnico dei viola ha ottenuto tre vittorie portando la squadra dall'ultimo al nono posto. Ne fa le spese la Villacidrese non senza aver lottato per strappre un risultato positivo. I galluresi passano dopo 10' col colpo di testa di Molino, che poi su punizione impegna Cocozza bravo a rifugiarsi in angolo. Dalla bandierina lo stesso Molino pesca Mulas per il raddoppio. I mediocampidanesi potrebbero riaprire il match col palo colpito da Suella mentre nelle ripresa lo stesso attaccante ex Iglesias si fa parare il rigore da Melis. Ma ci pensa Mulas a calare il tris evitando che la vittoria venga più messa in discussione.
Il Carbonia vince lo scontro diretto col Sant'Elena all'ultima palla inattiva del match. Al 95' Porcheddu batte una punizione trovando Brailly libero di insaccare la palla da tre punti. La sfida dello Zoboli era stata aperta dal bolide di Ferrari che rende vano il tentativo in tuffo di Fortuna, i quartesi reagiscono e sfiorano il pari con Rotaru che, davanti ad Alcaraz, si fa murare il tiro. Nella ripresa la squadra di Piras cerca con ostinazione la rete del pari che arriva al 25' con il calcio di rigore di Floris in seguito ad un tocco di mano. Il match si infiamma nel finale: Vignati salva sulla linea il colpo di testa di Pitanza; Piroddi pecca di precisione mentre nel lungo recupero il difensore argentino regala la terza vittoria in casa di fila anche perché Rotaru manca il 2-2 nell'ultima azione calciando alto da dentro l’area. La squadra di Ollargiu effettua il sorpasso sugli avversari, raggiunti a quota 8 dalla Tharros e dall'Ossese, che non va oltre il pari a Calangianus anche se recrimina sul gol annullato al 97' a Mainardi per un fuorigioco inesistente con l'ex Lanusei pronto a ribadire in rete la palla respinta dalla traversa colpita da Madeddu. Sfida gradevole e subito movimentata dai tiri di Mainardi e Tusacciu mentre al 19' Madeddu la sblocca dopo un primo tentativo respinto. I galluresi, come con la Villacidrese, trovano il modo per ribaltare la gara: Lemiechevsky insacca di testa la palla calciata su punizione da Solinas che poi fa il sorpasso direttamente su calcio piazzato dopo i due tentativi-gol di Villa e Gueli. Quest'ultimo, ad inizio ripresa, trova il pari con un bolide mancino. Nell'ultima mezzora i bianconeri di Fadda giocano in dieci per l'espulsione di Cherchi, i giallorossi vengono fermati dalla traversa ma, come detto, anche salvati nel recupero sul gol prima convalidato e poi annullato a Mainardi.