Porto Rotondo quasi salvo, l'Arbus è gagliardo
L'Ilva è ai box e l'Ossese sale in vetta avendo in scia il Taloro, la Ferrini prende fiato
Nella domenica in cui l'Ilva resta a casa per il rinvio della gara col Sant'Elena, l'Ossese ne approfitta e si riporta in testa vincendo ad Arzana e trascinandosi dietro il Taloro che ha avuto vita facile a Castiadas e può così agguantare i maddalenini al secondo posto. Perde un po' il contatto la Ferrini (che però deve recuperare una gara) fermata sul pari dall'arcigno Arbus e guadagna qualcosa sul quartetto la Nuorese che si impone all'inglese in casa del Li Punti e mantenendosi dentro la forbice di distacco dalla seconda posizione che può portare ad annullare la semifinale playoff.
I barbaricini hanno poi creato un bel solco specie perché il Monastir (ma anche il Sant'Elena) non ha potuto rispondere sul campo del Guspini dopo il secondo rinvio di giornata causa Covid. E così piomba alle sue spalle il Budoni, vittorioso con l'Asseminese, ma non la Villacidrese, fermata sul pari dal Ghilarza, per effetto degli esiti dei due anticipi del sabato. Nella corsa salvezza, invece, restano congelate le ultime sei posizioni, col Bosa che perde lo scontro diretto in casa del Porto Rotondo e viene staccato di un punto anche dall'Arbus nel già ricordato pari interno dei mediocampidanesi. Per Castiadas e Asseminese arriva la 12esima sconfitta di fila nel ritorno che avvicina le due compagini alla Promozione. Per la terza restrocessione diretta è lotta a tre col Li Punti attardato di due e quattro punti rispetto a Guspini e Idolo.
L'Ossese ci impiega appena 25' per archiviare la pratica Idolo e preparare la trasferta in Molise per la gara di ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia Dilettanti contro il Città di Isernia. Viatico migliore non poteva esserci per la squadra di Loriga visti i problemi di formazione degli ogliastrini senza centrocampo (squalificati Staffa, Lotto e Piroddi) e un attacco ridotto dalle assenze di Nieddu e Cocco. E così Dettori la sblocca dopo 8', Virdis raddoppia al 12' insaccando l'assist di Chelo e ancora Dettori firma la doppietta personale a metà frazione. Primo del riposo Cherchi dice no a Bonicelli e Loi vola per deviare la palla calciata da Delrio su punizione. Nella ripresa gli ospiti risparmiano minuti a Chelo, Madeddu, Zinellu e Arca, dopo che Patacchiola, Cocco, Sechi, Gueli e Scognamillo sono stati lasciati in panchina in vista del match di mercoledì in cui i bianconeri cercheranno l'approdo in semifinale dopo il 3-0 dell'andata. La squadra di Masia, invece, ora può recuperare i tanti assenti in vista del match decisivo a Bosa.
L'Ilva resta a casa per i casi Covid che hanno fermato il Sant'Elena e recupererà il match in casa dei quartesi mercoledì 13 all'interno di un tour de force (tre match in sei giorni) che verrà aperto domenica 10 dalla gara interna col Porto Rotondo e chiuso sabato 16 dalla seconda trasferta di fila, a Gavoi, contro il Taloro. Proprio i barbaricini agganciano la squadra di Acciaro al secondo posto dopo aver regolato il Castiadas senza nemmeno schiacciare più di tanto il piede sull'acceleratore. Di Secchi, capitan Mele e bomber Falchi i gol all'Annunziata contro la giovane squadra sarrabese che nulla ha a che fare con quella guidata fino a metà dicembre da Perra che, all'andata, inflisse il primo e unico ko al Maristiai dei rossoblù. La squadra di Fadda è arbitro del proprio destino dovendo affrontare negli scontri diretti Ilva e Ossese in casa, la Ferrini fuori nelle ultime quattro giornate.
La Ferrini perde due punti preziosi nella corsa al primo posto e non va oltre il pari senza reti ad Arbus. I mediocampidanesi stanno affrontando col piglio giusto il calendario proibitivo che mette i granata di fronte alle prime sei della classe. E così, dopo aver battuto il Sant'Elena nello scorso anticipo, Baggini e compagni strappano un punto pesantissimo fermando le bocche da fuoco dei cagliaritani così come fecero all'andata quando rischiarono anche il colpaccio sebbene con una squadra molto diversa da quella che sta cercando i punti finali per giungere al traguardo senza essere trascinata nella bagarre playout. La squadra di Pinna ha comunque cercato in tutti i modi di trovare la chiave giusta per battere Manfredi con le attenuanti di un campo pesante e tre gare in sette giorni dopo aver dovuto fermare l'attività del gruppo causa Covid nelle settimane precedenti.
La Nuorese vince la sua sesta gara nelle ultime sette giornate e conferma di voler centrare a tutti i costi i playoff. Contro il Li Punti, alla disperata ricerca dei punti utili per evitare la retrocessione diretta e giocarsi le chance salvezza ai playout, decide la doppietta di Mauro Ragatzu che sale sul podio dei cannonieri del campionato con 16 gol al pari di Tapparello e Falchi, e dietro solo Mulas (19) e Villa (22). Nel primo tempo Mereu è decisivo su Oggiano mentre, superata la mezzora, Ragatzu va in gol ma gli viene annullato per fuorigioco. Passano altri 4' e al bomber quartese ancora una volta gli viene impedito di esultare per posizione di offside. Prima del riposo ci prova Farris sulla punizione di Demurtas ma il difensore ex Budoni non è fortunato. Ragatzu si rifà con gli interessi nella ripresa quando sblocca al gara dopo 8' e raddoppia quasi subito calciando al volo la palla crossata da Saiu. L'uno-due mette ko i sassaresi che non rientrano in partita grazie al salvataggio sulla linea di Farris. La squadra di Cantara mostra una certa solidità difensiva con l'ottava gara sulle 12 del ritorno in cui non subisce gol.
Il Monastir vede il quinto posto allontanarsi di 7 punti ma sarà la settimana che conduce a Pasqua a dire se la squadra di Manunza potrà ambire ai playoff perché domenica non potranno sfuggire i tre punti contro il Castiadas, poi ci sarà il recupero a Guspini e alla vigilia di Pasqua ci sarà la sfida con la Villacidrese che, a parità di gare giocate, resta tre punti dietro dopo il pareggio col Ghilarza. La squadra di Mannu, nell'anticipo di sabato, ha la solita partenza ad handicap, come col Bosa, e va sotto dopo nemmeno 2' grazie alla gran conclusione dalla distanza di Rancez. I canarini perdono anche Cordeddu per infortunio e subiscono il raddoppio di Orro, al primo gol in maglia giallorossa. Già prima di tornare negli spogliatoi i mediocampidanesi provano ad avviare la rimonta, Kassama mura il rinvio di Fadda ma quando spera di insaccare la palla a porta vuota si fa rimontare da un difensore avversario. Ad inizio ripresa riapre i giochi Angheleddu risolvendo una mischia in area di rigore dopo la conclusione mancina di Muscas. Kassama non è quello della tripletta col Bosa e, dopo aver saltato Fadda, non riesce ad inquadrare lo specchio di porta da posizione defilata. La squadra di Cirinà prova a chiudere il match ancora con Orro e col neo entrato Aurellio (traversa) ma al 90’ lo sforzo dei canarini viene premiato con la rete del pari di Zedda.
Il 19esimo gol in campionato di Mulas è un timbro per la salvezza del Porto Rotondo che, nello scontro diretto col Bosa, ottiene il settimo successo interno di fila del suo straordinario girone di ritorno (25 punti in 12 gare) e si porta a quota 37, una soglia che potrebbe essere già sufficiente per la permanenza in Eccellenza ma che potrebbe essere benissimo ritoccata per sicurezza nelle ultime cinque giornate. Bastano 6' di gioco per sbloccare la gara, Mulas duetta con Ruzzittu, il centravanti si libera al tiro in dribbling e non lascia scampo ad Achenza. Poi la squadra di Marini spreca le tante occasioni per il raddoppio (compresa quella finale di Saggia) e si condanna alla sofferenza perché i rossoblù di Carboni tentano fino all'ultimo di agguantare il pareggio. I planargiesi avranno ora la sfida che vale una stagione nel prossimo turno con l'Idolo,
In uno dei due anticipi del sabato il Budoni fa suo il match con l'Asseminese mettendo le cose in chiaro nei primi dieci minuti. Prima Monteiro (in mischia) e poi Villa (di testa su assist di Santoro) superano Mainas da distanza ravvicinata. Poi Scalas prova a riaprire la gara ma calcia debole di fronte a Di Bellonio (nella foto), bravo nel tenere la posizione fino all'ultimo. I galluresi spingono sulle fasce con Usai e Santoro e cercano il tris con Villa e Rodigues trovandolo con Monteiro il cui gol viene però annullato per fuorigioco. Tris rimandato ad inizio ripresa grazie al tocco sottoporta di Maione sulla palla rovesciata da Monteiro. Cerbone manda in campo Marin e l'argentino va in gol con un piatto destro angolato, subito dopo è Villa a battere Mainas con un diagonale utile a consolidare la prima posizione nella classifica marcatori con 22 reti. La squadra di Fabio Piras ha comunque il merito di giocarsela fino all'ultimo costruendo anche occasioni da gol con gli esterni offensivi Caddeo e Lari.