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Sergio Valenti, attaccante, Ilva
Stop al campionato e la regina è la squadra di Paba

L'Ilva fa lo sgambetto al Castiadas e l'Atletico Uri resta solo in vetta, Ossese e Idolo vittorie di forza, l'Arbus si toglie dai guai

Ci rivediamo tra un mese, forse. Sta di fatto che la 7ª giornata dell'Eccellenza è stata vissuta con la tristezza del bambino al quale viene tolto il gioco sul più bello e con l'incertezza che il prossimo 23 novembre non è detto nemmeno che si riparta. Si va in stand-by con un dato di fatto, l'Atletico Uri è capolista anche qualora si facessero tutti i recuperi prima di ripartire e questo perché batte il Budoni e stacca il Castiadas alla prima sconfitta stagionale. Tiene il passo l'Ossese così come l'Idolo che scavalca il Guspini dopo averlo superato nello scontro diretto e attende uno o tre punti dall'omolagazione del match con l'Ilva. La San Marco potrebbe essere la vice-capolista virtuale così come la Ferrini la terza forza se vincesse i due recuperi, purtroppo il gustoso faccia a faccia è saltato all'ultimo istante portando a 4 i rinvii di giornata e a 13 le gare non disputate in un mese di campionato. Nuorese e Ghilarza non hanno potuto far vedere chi delle due poteva guarire prima, in basso alla classifica sono saltati scontri importanti come il Taloro che non ha ricevuto il Monastir e il Bosa, senza più il play Bodano tornato sul mercato, che non ha tastare il valore del Sant'Elena passato nelle mani di Dessì.

Alla fine fanno ottimi allunghi dal basso l'Ilva, che vince per la prima volta ma ha un potenziale da altissima classifica, e l'Arbus che negli ultimi match casalinghi mette un fossato tra sé e la zona a rischio. Per capire meglio la classifica dopo un quinto di percorso sarebbe meglio riallineare il numero di gare giocate tra le 18 contendenti prima del restart, contagi permettendo e prossimo Dpcm permettendo.  

 

ATLETICO URI-BUDONI 3-2

Fino a due domeniche fa veniva considerata la capolista virtuale sebbene "nascosta" in mezzo ad una classifica alterata dai rinvii, dopo i recuperi del mercoledì e le vittorie nei turni domenicali, l'ultima della serie contro il Budoni, ecco che l'Atletico Uri diventa la capolista reale del campionato anche per effetto del ko del Castiadas. I galluresi valgono più dell'attuale classifica e con Verachi, direttamente dalla bandierina, impensieriscono Pittalis. I giallorossi creano pericoli con Mura e Uleri, a cui manca la stoccata conclusiva, ma poi colpiscono il palo con l'inzuccata di Daga. Preludio al vantaggio di Calaresu che insacca l'assist di Ravot dalla fascia destra. Il pari è quasi immediato ed è frutto di una velenosa parabola di La Vecchia, scuola Juve ed ex compagno di Marchisio nelle giovanili, dal calcio d'angolo che sorprende Pittalis. La squadra di Paba ha carattere e passa a condurre prima del riposo, ancora il treno Ravot che corre sul binario di destra, cross per Uleri che appoggia in rete di testa. Dopo due assist, all'ora di gioco, arriva anche il gol di Ravot che suggella la grande prestazione con un bel sinistro a giro dal vertice destro dell'area sul quale Trini è battuto. La gara si riapre con la rete di Camponesco che approfitta di una scivolata di Campus e poi Verachi cerca il pari su punizione ma Pittalis smanaccia sopra la traversa. Tutto sotto controllo per una vittoria 

 

CASTIADAS-ILVAMADDALENA 1-3

L'Ilva fa riparlare il campo al termine di una settimana particolare in cui ha regnato il caso Filinesi con la maxi-squalifica comminata al portiere-capitano nel finale della sfida con l'Idolo. E quando può disporre di quasi tutta la rosa - all'appello mancano ancora la punta Vuanello e il difensore Dombrovoschi - la squadra di Acciaro è d'alto rango. Ne fa le spese Castiadas, alla prima sconfitta stagionale e sottratto dal primato che ha affrontato la sfida spuntato delle sue frecce Lohoues (squalificato) e Serra (infortunato) ma, soprattutto, sopraffatto sul piano della determinazione e da qualche errore evitabile sebbene capace di creare qualche grattacapo alla difesa maddalenina sul fraseggio corto. Il match si accende sin dai primi secondi, Caboni si procura un rigore che Valenti trasforma; palla al centro e Lentini, servito dal preciso Porcheddu, non ha difficoltà a battere Esposito. L'ex Aiana segna il primo dei due gol annullati, in diagonale batte Forzati ma è fuorigioco. Poi Porcheddu chiama alla parata in tuffo Esposito su punizione, il portiere ospite si ripete sul destro di prima intenzione di Zinzula servito sottoporta da Lentini. Dall'altra parte Chiappetta, ottimo play, scheggia la traversa con una incornata sugli sviluppi di un angolo. Prima del riposo Melis in diagonale costringe Esposito alla deviazione in angolo e Caboni con un destro incrociato sfiora il palo alla destra di Forzati. Nella ripresa Aiana, su punizione procurata dal mobilissimo Caboni, trova la risposta di Forzati. L'equilibrio viene spezzato dal tocco di Carbone sull'uscita di Forzati, Gallo si fionda sulla palla prima di tutti e l'appoggia di testa a porta sguarnita. Carbone si guadagna il cartellino rosso e spegne ogni speranza anche perché Caboni di testa supera Forzati e sigilla la vittoria. Il punteggio non diventa più rotondo perché ad Aiana viene annullato il secondo gol e lo stesso ex di turno strozza troppo il diagonale ad un passo da Forzati non trovando lo specchio di porta. Sarebbe stata una punizione troppo severa per il Castiadas ma testimonia la forza dell'Ilva venuta fuori nel finale in modo prepotente. 

 

LI PUNTI-OSSESE 1-2

In trasferta i numeri dicono che l'Ossese ha un grandissimo passo (10 punti su 12) benché lo ottime prestazioni ci siano state anche in casa dove è mancato, a volte, il guizzo vincente. Nel quasi derby con il Li Punti ne sono arrivati due, a cavallo dei due tempi, che hanno portato al quarto successo in 7 gare, il terzo fuori casa, con il terzo posto solitario da imbattuto. La squadra di Cantara ha dovuto adattarsi al fondo in terra che non permette una manovra fluida ma ha mostrato anche grande coesione e forza nell'affrontare una intera ripresa in dieci uomini contro un avversario reduce dalla vittoria nel recupero. Il match l'accende subito Chelo con la traversa colpita su punizione. Poi è stato l'ex Cherchi, punto di forza dei biancocelesti lo scorso anno, a dire di no sul colpo di testa ravvicinato di Tenerelli. Il quale alza la mira sempre di testa appena superata la mezzora. Marcomini deve volare a togliere dall'incrocio la punizione calciata da Gueli ma al 44’ viene beffato da Dettori, bravissimo ad insaccare con una traiettoria precisa la palla smanacciata dal portiere classe 2001. Prima del riposo l’espulsione di Pintori per un doppio giallo. Che non compromette la ripresa dei bianconeri sempre in palla e al raddoppio con Chelo che spedisce in rete la respinta di Marcomini sulla botta dal limite di Contini. Il Li Punti tiene viva la gara dimezzando subito lo svantaggio con il 2002 Finca su bell'assist di Altea. Ma la maturità dell'Ossese fa sì che Cherchi non corra grandi pericoli e il mai domo Chelo ci provi di testa, a pochi passi da Marcomini che risponde da par sua.  

 

IDOLO-GUSPINI 2-1

Vittoria e sorpasso per l'Idolo che però attende di conoscere il pronunciamento del Giudice Sportivo sul match contro l'Ilva per irrobustire la propria classifica dopo l'1-1 ottenuto sul campo. Lo Sturrusè è inespugnabile anche per il Guspini che arrivava dall'importante striscia di 4 vittorie di fila e puntava al pokerissimo per inserirsi stabilmente in terza posizione. Ma in casa la matricola di Masia è un osso durissimo per tutti e piazza l'allungo nella seconda metà della gara dopo aver rischiato di andare sotto nel primo tempo: Vinci si procura il calcio di rigore, lo specialista Caddeo è assente per infortunio e dagli undici metri calcia Suella che si fa parare il tiro da Loi. Nella ripresa gli arzanesi lavorano ai fianchi dell'avversario: Nieddu manda in porta Cocco (una giocata vista e rivista a Tortolì e Muravera), fermato fallosamente al limite dell'area da Fortuna che guadagna il cartellino rosso, entra Loddo che suda freddo sulla punizione di Nieddu. In 15' i padroni di casa guadagnano i tre punti: prima Jammeh trasforma il calcio di rigore e poi Bonicelli raddoppia con un preciso pallonetto. Ma i mediocampidanesi hanno la forza di riaprire il match con Luca Floris ma non basta per tornare con un punto dalla trasferta ogliastrina. Vola l'Idolo sempre più sorpresa di quest'avvio di campionato.

 

ARBUS-PORTO ROTONDO 2-0

L'Arbus festeggia il ritorno al Santa Sofia con la la seconda vittoria di fila in casa sebbene la prima, contro il Monastir, era arrivata in quel di Pabillonis. Il successo contro il Porto Rotondo irrobustisce la classifica dei granata, evidentemente superiori agli avversari negli scontri diretti dai punti doppi in palio. Il compito è stato facilitato dall'incomprensibile fallo a centrocampo di Alessandro Rassu su Atzori che fa cambiare i piani al tecnico Marini nonostante sia degli olbiesi la prima conclusione pericolosa con Murgia che impegna Aramu. Ci pensa l'argentino Stechina a sbloccare il match con una staffilata dal limite dopo aver raccolto una respinta corta della difesa avversaria. Nella ripresa chiude i conti l'ottimo Soares, il brasiliano infila Deiana su punizione. I galluresi chiudono il match in 9 uomini per l'espulsione di Giovanni Rassu e restano a 1 punto, l'Arbus di Agus sempre più solido e quadrato raggiunge quota 7. 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021