Salta al contenuto principale
Vittorio Serio, allenatore, Ilvamaddalena
«L'Usinese è tra le squadre più forti ma l'Ossese ha qualcosa in più su tutti»

L'Ilvamaddalena dei giovani brilla al quarto posto; Serio: «Domenica potevamo vincere, grande reazione nella ripresa»

L'Ilvamaddalena si tiene stretto il punticino conquistato nella sfida interna contro la temibilissima Dorgalese, compagine tra le più in forma del torneo, e piazza il quinto risultato utile di fila, che vale per un ottimo quarto posto in classifica, seppur in coabitazione con il Porto Rotondo.
Al termine del girone di andata mister Vittorio Serio può tracciare un primo, significativo bilancio: nonostante la giovane età di gran parte dei calciatori presenti in rosa, e nonostante le scorie relative alla retrocessione subita nella passata stagione, la squadra sta rispettando in pieno gli obbiettivi stilati dalla società, riuscendo ad esprimersi, seppur in maniera ancora troppo discontinua, ad altissimi livelli. Nella seconda parte di stagione, c'è da scommetterci, i maddalenini tenteranno il tutto per tutto a caccia di un piazzamento play-off, anche se la concorrenza è più agguerrita che mai.
Prima però, ci sarà da raggiungere il primo, grande obbiettivo, la salvezza, che passa necessariamente dal prossimo match contro l'Usinese.

«Ci aspettavamo sicuramente di raccogliere qualcosa in più — dichiara Serio commentando l'ultima uscita dei suoi — anche perché venivamo da quattro risultati utili di fila, ma anche i nostri avversari si sono presentati in ottima forma. Mi hanno sorpreso: pensavo puntassero di più sulle ripartenze, ed invece hanno disputato un grande primo tempo, tutto corsa e pressing; possono contare su giocatori di qualità, anche di categoria superiore, così sono riusciti a sbloccare il risultato e a trovare il raddoppio poco dopo. Per noi la situazione si è ulteriormente complicata con l'espulsione rimediata da Bellu». In fin dei conti un punto guadagnato. «Ci tengo a sottolineare la grande reazione, davvero importante, messa in campo dai miei. Siamo riusciti a rimetterci in carreggiata fino a trovare il pareggio, dimostrando grande carattere. Nel finale abbiamo rischiato di andare addirittura in vantaggio e strappare dunque il bottino pieno, ma la stanchezza si è fatta sentire».

De Santis e soci si trovano al quarto posto in classifica, a quattro lunghezze dalla vetta. «Come abbiamo sempre dichiarato, il nostro intento principale è quello di disputare un campionato tranquillo: prima pensiamo alla salvezza, poi potremo portare avanti il percorso di crescita intrapreso con i nostri giovani, tanti e quasi tutti locali».
Sognare comunque non è vietato, tenendo bene a mente che la concorrenza è davvero tanta. «Siamo li in alto e ci giocheremo tutte le nostre carte per continuare a restarci; domenica prossima inizia il girone di ritorno, proveremo a fare ancora meglio rispetto a quanto successo nella prima parte e sono sicuro che sapremo farci valere. Il campionato, per il resto, è abbastanza equilibrato: alcuni sostengono che il livello non sia altissimo, secondo me invece è buono; ci sono almeno 6-7 squadre che hanno in organico talenti notevoli, ogni giornata riserva diverse sorprese, puoi e vincere e perdere con chiunque. Al momento, però, penso che l'Ossese abbia qualcosina in più di tutte le altre: hanno investito cifre importanti, cosa che si traduce nella possibilità di ingaggiare giocatori che di solito difficilmente sposano il nostro progetto, sopratutto per un discorso di distanze. Per il resto prendono pochissimi gol e ora in avanti possono contare su Borrotzu, che non è più un ragazzetto ma è un giocatore che segna puntualmente quando serve; può essere un mix importante».

L'Ilvamaddalena, dal canto suo, alterna ottime prestazioni ad altre decisamente meno brillanti. «Contro la capolista, ad esempio, abbiamo disputato una grande gara; rimane qualche rammarico per la sconfitta contro il Cus Sassari, una delle nostre peggiori partite al cospetto di una compagine che aveva perso, oltre all'allenatore, alcuni pezzi da novanta. Dispiace poi per diversi passaggi piuttosto critici, come il 7 a 1 di Bonorva o il 4 a 1 di Fonni, dove c'è stato un autentico crollo dopo un buon primo tempo. All'appello mancano circa tre punti, contro il Castelsardo non meritavamo di perdere, peccato non essere riusciti a concretizzare tutte le occasioni avute. Per il resto, penso che molto dipende dal tipo di squadra che hai in mano. La nostra è stata completamente rinnovata con tanti giovani che hanno caratteristiche importanti ma non puoi pretendere la continuità. Quando arrivano giocatori nuovi devi mettere in conto che serve del tempo per i vari processi di adattamento e per raggiungere una discreta condizione fisica».

I bianco-celesti sono pronti per tuffarsi nel confronto verità contro l'Usinese di Levacovich, che insegue staccata di appena un punto. «Si tratta di una delle compagini migliori in Promozione, mi hanno fatto davvero un'ottima impressione all'andata, anche se non fu una grande gara dal punto di vista dello spettacolo. Li sto seguendo con attenzione: Saba e Occulto possono fare la differenza, il ritorno di Merella ha ulteriormente rinforzato una rosa già competitiva, quello che mancava loro era una punta centrale la davanti ed ora si sono definitivamente sistemati in questo senso. Sono un avversario valido, ma peccano per quanto riguarda la continuità: vengono dalla sconfitta contro il Portotorres, che si è comunque rinforzato a sua volta, non è un campionato semplice».
Serio avvisa i suoi: tanti gli spunti tattici in vista del prossimo big-match. «Punteremo sull'aggressività, cercando di limitare le loro ripartenze; sono molto pericolosi sulle fasce, dove spesso si allarga Saba; dovremo fare tanta attenzione, un discorso che riguarda soprattutto i nostri fuori-quota, che saranno alle prese con avversari smaliziati ed esperti. Per un giovane può essere veramente complicato arginare degli elementi di categoria superiore, ci aspetta una battaglia, aperta a tutti i risultati. Loro vorranno riscattarsi immediatamente, io spero che il nostro pubblico ci dia una mano per vincere la gara».
Sarà importante evitare di incappare in una giornata storta, come accaduto a Bonorva a metà ottobre. «Potevamo chiudere con un passivo ancora più pesante, la mia squadra in quell'occasione è rimasta sul traghetto. Ora abbiamo un equilibrio diverso però, le cose ci stanno riuscendo meglio, anche perché stiamo bene fisicamente».
Eppure la sosta ha riservato qualche grattacapo di troppo. «L'influenza non ha colpito solo noi, ma un po' tutte le squadre. Peccato, avevamo stilato un programma dettagliato di lavoro da svolgere durante la pausa, ma abbiamo dovuto in parte accantonarlo per via dei tanti infortuni. La classifica ci permette comunque di guardare al futuro con tranquillità e di tenere la mente libera, aspetti importanti per mantenere un buon ritmo. Siamo pronti a giocarcela al massimo sino al 95'».

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone B