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Michele Filippi, allenatore, Olbia
Marino: «Un vanto aver scelto l'allenatore in seconda»

L'Olbia di Michele Filippi: «Nessuna paura, batteremo la strada iniziata da Mereu e renderemo orgogliosi i tifosi»

L'Olbia alza i veli sul nuovo staff che affronterà la terza stagione in Lega. La società del presidente Alessandro Marino ha promosso in prima squadra Michele Filippi, il vice che è stato al fianco dei due precedenti tecnici, Michele Mignani e Bernardo Mereu, dimostrando coraggio ma anche volontà di proseguire su una traccia ben precisa. Concetti che il numero uno dei bianchi ha ribadito nella conferenza di presentazione: «Per la società rappresenta sicuramente un vanto il fatto di aver portato l'allenatore in seconda ad essere responsabile tecnico della prima squadra. La volontà è stata quella di dare continuità al lavoro di questi anni senza apportare rivoluzioni, bensì allestendo, sia nel numero che nell'eterogeneità delle professionalità, uno staff da categoria superiore che quest'anno potrà contare sul supporto di una nuova figura professionale, lo psicologo. Quando poi l'Olbia riesce a costruire e ad attrarre le eccellenze del territorio sardo, significa che sta assolvendo al meglio alla propria missione. L'unità potrà sopperire all'inesperienza nella ricerca di un obiettivo che, come tutti gli anni, non potrà che essere quello di provare a fare meglio rispetto alla stagione precedente». Marino non dimentica il tecnico che ha condotto l'Olbia alla salvezza nel finale di due campionati fa e che ha sfiorato i playoff in quello appena concluso: «Non posso che ringraziare Mereu per tutto quello che ha fatto per noi e ovviamente ho spinto personalmente perché potesse andare a ricoprire un ruolo di vitale importanza per il movimento calcistico regionale (responsabile dell'Academy al Cagliari, ndr). La sua non riconferma si basa sul presupposto che la società ha nelle corde il cambiamento, sia perché l'allenatore è fondamentale ma sempre funzionale a un progetto che deve sempre rinnovarsi, sia perché ci apprestiamo a iniziare il terzo anno di un ciclo ed è giusto che i giocatori ricevano stimoli e impulsi differenti».

 

Per Michele Filippi, classe 1980, è arrivata la grande chance attraverso un percorso rapidissimo che l'ha visto iniziare la carriera da allenatore in Prima e Promozione con la Frassinetti, passare al Cagliari nel 2015/16 per guidare l'Under 17 Lega Pro e finire all'Olbia per ricoprire l’incarico di allenatore in seconda: «Voglio anzitutto ringraziare il presidente, il vicepresidente, il direttore e tutta la dirigenza dell'Olbia per la stima che hanno mostrato nei miei confronti e per la decisione di voler mettere al centro del progetto uno staff di grandi professionisti. Il nostro primo obiettivo dovrà essere quello di rendere orgogliosi i tifosi e la città di Olbia per quello che faremo, consapevoli che dovremo onorare una maglia molto importante e che l'Olbia venga prima di tutto e di tutti. Sono da sempre convinto che i risultati e i successi sono solo la diretta conseguenza del lavoro quotidiano e della ricerca dei migliori presupposti. Si continuerà a battere la strada iniziata da mister Mereu, al quale mi sento di dire grazie per avermi incoraggiato a fare questo passo. L'esperienza maturata qua a Olbia al fianco di tecnici di comprovato valore come Mignani e Mereu è stata per me fondamentale». Perciò non c'è nessuna paura legata all'inesperienza: «Assolutamente no e lo dico con grande sincerità. Due anni per conoscere la categoria sono più che sufficienti. So quali saranno le insidie e le difficoltà e un esordio nella vita c'è sempre, non ci si può sottrarre. In questa società e con questo staff ci sono tutte le condizioni per fare bene». Non è da tutti fare l'allenatore professionista a 38 anni: «Ho realizzato il mio sogno più grande, un desiderio che avevo sin dall'infanzia e che si fondava su un istinto primordiale. Con la squadra sono convinto che correttezza e onestà intellettuale sono due capisaldi che alla lunga pagano sempre, anche se magari non consentono di avere consensi immediati». 

 

Il direttore sportivo Pierluigi Carta ricorda l'importanza del lavoro fatto da Mereu per «l'energia e l'esperienza che ha saputo darci in un momento drammatico e per aver saputo condurre la squadra a disputare un'ottima stagione lo scorso anno», e spiega il perché la scelta è ricaduta su Filippi: «In questi due anni ha saputo mettere in evidenza le proprie competenze. La decisione non era per niente scontata, perché in queste settimane abbiamo valutato altri profili preparati e funzionali alla filosofia del club, ma se alla fine la scelta è ricaduta su di lui è perché ha profonda conoscenza dell'ambiente e una passione smisurata per il lavoro che fa». Il diesse introduce il mercato: «Per adesso possiamo dire con certezza che Dametto e Geroni non faranno parte della prossima Olbia, mentre per Vallocchia stiamo lavorando per riscattare il cartellino del giocatore. Le voci su Aresti? È uno dei nostri capisaldi, poi è normale che il mercato porta in dote variabili imprevedibili e che tutto può succedere».

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2018/2019