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Fabrizio Carracoi, allenatore, Orrolese
«Eravamo a -7 e ora c'è un solo punto da recuperare»

L'Orrolese crede nella salvezza, Carracoi: «Peccato per la sosta, potevamo cavalcare l'entusiasmo per i quattro risultati utili»

Dopo il secco 3 a 1 rifilato tra le mura amiche al Tonara, l'Orrolese concede il bis battendo la Sigma in trasferta con lo stesso punteggio. Si tratta di un successo importante, più per l'autostima, a dire il vero, che per la classifica, considerando che tutte le avversarie dirette nella corsa alla salvezza hanno fatto punti e la situazione rimane invariata: bianco-rossi sempre al terzultimo posto, ad una lunghezza dalla coppia composta da Tortolì e Tonara, retrocesse dall'Eccellenza. Proprio gli ogliastrini saranno i prossimi avversari della compagine guidata da mister Fabrizio Carracoi, salito in sella a metà dicembre, con la squadra che all'epoca occupava mestamente la penultima posizione, con appena nove punti in tasca: il primo marzo, alla ripresa delle ostilità, Marcialis e soci avranno dunque la possibilità, in caso di vittoria, di piazzare il sorpasso e affacciarsi finalmente fuori dalla zona calda.

«Abbiamo affrontato la Sigma, una delle squadre che gioca meglio nonostante siano un gruppo molto giovane — dichiara mister Fabrizio Carracoi — Per fortuna noi siamo scesi in campo con la testa giusta, approcciando la gara in maniera perfetta. Sbloccare il punteggio dopo pochi minuti ci ha agevolato molto le cose; il raddoppio di Cacciuto, al ventesimo, ha spianato definitivamente la strada verso il successo». Il tecnico completa la sua analisi. «Da quel momento in poi, infatti, non dovevamo fare altro che gestire il match e ci siamo riusciti senza troppi problemi, a dire il vero: a dieci dal termine è arrivato anche il 3 a 0, poi loro hanno trovato il gol della bandiera a tempo scaduto. La vittoria è meritata: probabilmente la Sigma è stata superiore dal punto di vista del palleggio, noi invece sul piano dell'incisività».

L'Orrolese si gode così il secondo successo di fila, il quarto risultato utile.
«Il girone di ritorno non è iniziato proprio nel migliore dei modi, con il ko casalingo nella gara contro l'Andromeda. Per fortuna però ci siamo riscattati immediatamente andando a vincere a Seulo, ma il ko contro il Buddusò ha di nuovo rallentato la nostra marcia. Il pari strappato in trasferta alla Monteponi e il successo contro il Tonara hanno rimesso apposto le cose, il gruppo è unito e compatto, i problemi più grossi ormai sembrano alle spalle, considerando che per diverso tempo abbiamo avuto serie difficoltà con i fuoriquota, perché ben tre di loro erano fermi ai box per infortunio, a cui si sono aggiunte, tra le altre cose, diverse squalifiche pesanti. Ora ho a disposizione la rosa al completo, a dicembre poi la società ha piazzato alcuni innesti mirati, dunque procediamo con fiducia».


Il cammino verso la salvezza è piuttosto arduo, ma tutt'altro che impossibile.
«C'è ancora molta strada da fare, sarà dura ma noi non ci tiriamo indietro: quest'anno la quota salvezza si è sollevata tantissimo e, nonostante i tre punti raccolti domenica, in classifica non è cambiato niente».
Alla ripresa del campionato dopo la sosta, l'Orrolese si troverà davanti il Tortolì: forse l'avversario peggiore che si può affrontare in questo momento.
«Domenica scorsa hanno avuto la meglio su una compagine forte come il Buddusò, anche se questi ultimi erano pesantemente rimaneggiati; per l'organico che hanno a disposizione, comunque, dovrebbero trovarsi in tutt'altra situazione in classifica. Noi però non possiamo permetterci il lusso di fare questi discorsi: dobbiamo soltanto pensare a fare punti, a prescindere dal nome o dalla posizione che occupa l'avversario. Il calendario tra l'altro ci consente di giocare tutte le sfide contro le avversarie dirette in casa, compresa quindi quella con l'Arborea del 22 marzo, ma allo stesso tempo abbiamo trasferte molto impegnative: Gonnosfanadiga, Arzana, contro l'Idolo, e Quartu. Avremo rispetto di tutti, ovviamente, ma il futuro è nelle nostre mani, quindi non abbiamo alibi». Poi aggiunge: «Sinceramente avrei preferito che il campionato non si fermasse, in modo da continuare a cavalcare l'entusiasmo per i quattro risultati utili: tre domeniche fa eravamo a -7 dalla salvezza diretta, ora ci rimane solo un punto da recuperare. Vincere, si sa, aiuta a lavorare meglio e a giocare con maggiore scioltezza e lucidità; continueremo ad allenarci con intensità e ne approfitteremo per recuperare al meglio alcuni acciaccati».

Carracoi è decisamente positivo in vista del futuro prossimo. «Considerando la situazione piuttosto critica che ho trovato al mio arrivo, le cose non stanno andando affatto male, ma con questo non voglio assolutamente criticare l'operato di chi mi ha preceduto, anzi. C'erano giusto da fare alcuni accorgimenti e in piena sintonia con la società abbiamo cercato di operare al meglio nel mercato di riparazione. Detto questo, a mio avviso si tratta di uno dei campionati peggiori, a livello qualitativo, degli ultimi 10 anni: molto livellato, insomma, ma verso il basso. Per questo in ogni giornata può succedere di tutto, l'ultima può vincere contro la prima, proprio perchè le differenze in campo non sono così esagerate: basta pensare che dalla zona play-out a quella play-off c'è un margine di dieci lunghezze. Dai 27 punti in giù, dunque, sono tutte ancora in gioco per evitare la retrocessione».

In questi casi, c'è solo una ricetta da seguire.
«Nelle ultime quattro stagioni ho sempre avuto la fortuna di poter disputare campionati al vertice, con squadre che puntavano senza mezzi termini alla vittoria finale. Quest'anno invece ho accettato la sfida con una compagine che io stesso, tra l'altro, avevo contribuito a portare in Eccellenza, tre anni fa: un compito arduo, è vero, ma se durante la settimana fai bene le tue cose niente è precluso. Purtroppo però dobbiamo fare i conti con alcune questioni a livello logistico, perché i giocatori di Cagliari a volte hanno delle difficoltà a raggiungerci, ma noi andiamo avanti».

Carracoi chiude con un pronostico sulla vittoria finale.
«L'Idolo può contare su un vantaggio importante, ma la squadra che mi ha maggiormente impressionato è senza dubbio il Buddusò. La Villacidrese invece ha un organico di primissimo livello, uno dei migliori, se non il più valido in assoluto. Anche nelle parti basse ci sono delle compagini molto attrezzate che meriterebbero di stare tra le prime della classe, penso ad esempio all'Iglesias, che era partito con ben altre ambizioni».

In questo articolo
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2019/2020
Tags:
Promozione
Girone A