«Stagione al di sotto delle aspettative»
Macomerese, Cuscusa si aspetta la svolta: «Vittoria sulla Dorgalese bella e importante, ora compatti verso la salvezza»
Grazie al secco 3 a 0 rifilato alla Dorgalese, la Macomerese torna finalmente a respirare l'aria balsamica della vittoria, dopo un'apnea forzata e dolorosa iniziata l'ultima domenica di novembre, in occasione del 2 a 1 rimediato in casa dell'Ozierese, e proseguita per altre dieci interminabili giornate; un vero e proprio incubo, cinque punti appena su 33 a disposizione, che ha compromesso progressivamente le ambizioni di una compagine che ad inizio anno era partita con l'intento di disputare una stagione di ben altro profilo. Mister Davide Cuscusa e i suoi ragazzi sono ora chiamati a confrontarsi con una realtà ben diversa dalle aspettative: l'obbiettivo principale dei bianco – azzurri è quello di lasciarsi definitivamente alle spalle il momento critico, per allontanarsi contemporaneamente, con largo anticipo, dalle zone basse della classifica. Lo spettro dei play-out al momento non è una possibilità remota, il Siniscola quartultimo insegue staccato di appena una lunghezza, anzi, ma è un pericolo concreto con cui fare i conti con il massimo della determinazione. La sfida contro il lanciatissimo Tempio, secondo in classifica, è la classica partita della verità: un match ricco di insidie ma che, in caso di esito positivo, sancirebbe la svolta tanto attesa.
«La squadra era chiaramente condizionata dai risultati, un periodo negativo che non riuscivamo ad interrompere; fortunatamente domenica c'è stata una piccola svolta in questo senso, ci siamo espressi bene, contro un ottimo avversario, creando tante palle gol. Sono soddisfatto, anche se sinceramente la stagione ha preso una strada diversa da quella che ci aspettavamo; con il recupero di diversi giocatori, speriamo di poter chiudere nel migliore dei modi». La sfida con la Dorgalese non era sicuramente tra le più agevoli, visto che loro si presentavano forti di quattro risultati utili, di cui tre vittorie. «La differenza l'ha fatta la tantissima voglia nostra di ottenere questo risultato, le motivazioni giocano un ruolo fondamentale; affrontavamo una squadra in salute, molto pericolosa davanti, ma siamo stati bravi a tenere altissima la concentrazione per tutti i 90'».
Così, si è spezzato un incantesimo che durava dal 29 novembre. «Il rammarico è tanto – ammette Cuscusa – soprattutto perchè eravamo riusciti a partire molto bene. L'obbiettivo è sempre stato quello di salvarsi nel più breve tempo possibile, ma dalla sconfitta contro l'Ilva, che ci può stare, abbiamo incredibilmente smarrito la rotta. Durante la sosta natalizia abbiamo lavorato intensamente, ma alla ripresa, contro il Porto Torres, siamo ricaduti in un periodo nerissimo, caratterizzato da infortuni, squalifiche e una serie incredibile di coincidenze negative. Purtroppo, non riuscivamo più a sbloccarci, ne sul piano del gioco ne tanto meno su quello dei risultati; ora proveremo ad evitare i play-out. Per farlo, serviranno sicuramente la determinazione e la fame messe in campo domenica».
Oltre ad un pizzico di fortuna in più rispetto al passato. «Contro il Lauras, in casa, i tre punti sembravano a portata di mano, siamo stati nettamente superiori; idem per l'Usinese, con cui abbiamo pareggiato dopo un'ottima partita, e Fertilia; sono risultati che ci stanno stretti, se fossimo stati più cinici forse le cose sarebbero andate diversamente».
Per il tecnico non è stato per niente facile, come è comprensibile, gestire il momento delicato. «Ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di rimanere compatti, con tanta professionalità; avevamo un'idea diversa sul girone di ritorno rispetto a come sono andate le cose, ma il gruppo ha sempre lavorato con disponibilità e sacrificio».
Dati alla mano, sono 28 le reti segnate sino a questo momento, sembra proprio che a questa Macomerese manchi un pizzico di incisività in avanti: «Gli interpreti sono praticamente gli stessi della passata stagione, con Di Angela che ha rimpiazzato Carboni, ma sinceramente mi aspettavo un contributo maggiore da parte dei giovani. Segniamo meno del previsto, penso sia proprio questo il problema più grande considerando che le cose in difesa vanno discretamente; se non puoi disporre di un attaccante di categoria da 20\25 gol a stagione, come hanno gli altri, diventa tutto più difficile».
Proprio come lo sarà la sfida in casa del Tempio: sembra proprio il momento peggiore per affrontare la compagine di mister Cassitta. «Sono lanciatissimi all'inseguimento dell'Ilva, stanno bene e vorranno confermarsi. Sarebbe un errore partire battuti soltanto per la differenza che c'è in classifica tra noi e loro, vogliamo giocarcela a viso aperto, per cercare di strappare un risultato positivo».
Dal punto di vista fisico, i bianco-azzurri non ci arrivano al top. «Ci sono diversi giocatori alle prese con acciacchi vari, anche se domenica ho visto ottimi segnali di ripresa rispetto alle ultime uscite». La fiducia, comunque, non manca: Montalbo e Porto Torres sono nel mirino, lontane appena due lunghezze. «Questo è un gruppo che, alla luce dell'esperienza dello scorso anno, se la può giocare alla pari con tutti, la classifica non rispecchia il nostro valore. C'è poco da fare però, ci attendono otto finali, con diversi scontri diretti in casa: ora spetta soltanto».