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Il tecnico: «Battere la Monreale ci ha caricato»

Mazzone vede la salvezza della Gemini: «Stiamo scalando una montagna e a Borore possiamo arrivare alla vetta»

Di “Sor Carletto” ha la grinta e non di certo l’esperienza però Massimo Mazzone, come capitò al tecnico romano quando il presidente Costantino Rozzi gli diede la possibilità di allenare l’Ascoli, ha colto al volo l’occasione che gli ha concesso la Gemini Pirri di diventare responsabile della prima squadra a 5 giornate dal termine dopo le dimissioni di Gianfranco Pau. Esordio promettente con un 3-3 ad Assemini, sua ex società, e poi il tonfo interno contro la Monreale ritrovata di nuovo, e battuta, nello spareggio per non retrocedere. «Ero appena subentrato a Pau – ricorda Mazzone, che ha preso il patentino di allenatore con Gianfranco Zola – in quel periodo c’era un po’ di confusione ma la partita la facemmo noi proprio come quest’ultima. Allora fummo penalizzati al 93’ da un rigore dubbio, nello spareggio di Serramanna ci hanno ripresi con un bel gol da 30 metri su una nostra pecca a 30 secondi dalla fine». Per l’ex attaccante di Johannes, Pula, Elmas (allenatore Virgilio Perra) e Villasimius la sua squadra è stata brava a non perdere la testa quando la Monreale è addirittura passata in vantaggio all’inizio del primo tempo supplementare: «Abbiamo notato che loro stavano calando vistosamente ed era il momento giusto per reagire, è arrivato il rigore netto su Meloni trasformato da Picciau, poi il loro portiere è stato molto bravo in due occasioni clamorose nelle quali ha tolto la palla dalla linea di porta. Insomma, meritavamo di passare»

 

Mister, vi siete guadagnati i playout che, a due giornate dal termine, sembravano difficilissimi da raggiungere

«Dopo la sconfitta in casa con la Monreale e quella successiva di Carloforte siamo stati bravi a non mollare mai ed a crederci sempre fino ad arrivare allo spareggio che abbiamo dominato come occasioni e gioco. Però dobbiamo ancora crescere perché certi errori ci costano sempre il gol, errori dovuti anche alla giovane età di molti miei giocatori. Ricordo che ho schierato in alcune partite anche 4 fuori quota per via di lunghi infortuni ad elementi importanti come Lenzu, la cui assenza in difesa è determinante. Ora sto recuperando Melis e Ambus, sono ancora al 50%, ma quest’ultima vittoria, seppur sofferta, è stata entusiasmante»

Una vittoria arrivata ai rigori, la chiamano lotteria ma voi siete stati infallibili segnandone cinque su cinque?

«Ai rigori ero fiducioso perché ci siamo allenati sempre ogni fine allenamento per mezz’ora e confidavamo nel nostro portiere Secci che almeno uno o due li prende sempre. Picciau è uno specialista, lo ha dimostrato segnando il rigore del 2-2 nel secondo tempo supplementare e poi quello decisivo. Gli ho detto di battere per ultimo perché aveva bisogno di recuperare dopo la bellissima e dispendiosa partita che aveva fatto. Lui e Secci, come tutto il gruppo, non tradiscono mai»

La squadra sta recuperando dalle fatiche dello spareggio?

«La partita con la Monreale ha portato via molte energie fisiche ma ci ha rinforzato quelle mentali, abbiamo sempre i soliti infortunati Melis e Ambus e qualche acciaccato ma conto di recuperarli tutti»

Cosa conoscete del Borore, che affronterete senza lo squalificato Pau?

«La perdita di Simone è grave, in difesa sarò costretto a schierare un centrocampista. Del Borore sappiamo essere una squadra grintosa abituata a giocare in campo in terra battuta e sospinta dal calore del loro pubblico. Davanti hanno una punta abile nel gioco aereo e l'altra un brevilineo molto pericoloso, i laterali sono molto veloci e poi sono arcigni in difesa. Insomma, una squadra tosta che bisogna affrontare con la massima attenzione, ma non abbiamo paura, stiamo scalando una montagna e possiamo arrivare alla vetta, la vittoria con la Monreale ci ha dato molta carica»

Un anno dopo la salvezza della Gemini passa ancora per Borore, allora fu vittoria che sia ora di buon auspicio?

«L’anno scorso, con l’amico Andrea Sanna allenatore, la Gemini vinse un incontro molto equilibrato. La qualità ebbe la meglio sulla carica agonistica dell’avversario, potrebbe essere cosi anche quest’anno»

Aldilà dell’esito della gara di domenica, come giudica Massimo Mazzone questa prima esperienza da responsabile della prima squadra?

«Direi più che positiva, per le emozioni che mi sta dando e per la squadra che ho, fatta di ragazzi eccezionali e bravi calciatori, alcuni di essi molto giovani, che mi hanno seguito dall’inizio perché io sono uno di loro»

Fabio Salis

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
Intervista