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Giuseppe Meloni, attaccante, Carbonia
«In campionato saranno dieci finali»

Meloni afferra la Coppa: «Soddisfazione tripla: ho recuperato quella persa, è la prima per il Carbonia e abbiamo battuto un Uri formidabile»

Aveva un conto in sospeso con la Coppa Italia e l'ha saldato immediatamente. Giuseppe Meloni aveva visto sfumare un anno fa il trofeo con il Muravera ma l'ha sollevato con il Carbonia segnando il gol-partita contro l'Atletico Uri. L'attaccante nuorese, lo scorso anno bomber d'Italia in Eccellenza con 51 gol (42 in campionato e 9 in Coppa), trasferitosi coi sulcitani a fine mercato di dicembre sta già incidendo in modo netto: 6 gol in 6 gare di campionato e rete decisiva nella finalissima di Oristano. «Una soddisfazione tripla per me - dice Meloni - sia per recuperare la Coppa persa lo scorso, sia per le troppe finali perse dal Carbonia nella sua storia e, soprattutto, perché abbiamo incontrato un Atletico Uri formidabile. Ci ha messo in grande difficoltà ma siamo stati bravi a gettare il cuore oltre l'ostacolo, tenere l'1-0 e reggere tutta la gara. Onore agli avversari che hanno fatto una gran partita ma dovevamo portare a casa noi il trofeo, per i tanti tifosi che ci seguono ogni domenica ed è uno spettacolo sentirli».

 

La dedica della vittoria è speciale: «Ai miei genitori, perché mi sostengono e seguono in ogni gara, specie negli ultimi anni quando dovevo far capire chi è davvero Meloni». Il 2-0 mancato più volte dal Carbonia, e in due occasioni dallo stesso bomber, poteva dare un finale più tranquillo: «Quando si vince è bello anche soffrire. Sul colpo di testa è stato bravissimo il portiere, non so se la palla fosse entrata o meno ma a me è sembrato di no; sul tiro a giro la palla è passata a due centimetri dall'incrocio dei pali. Capita nel calcio ma l'importante è come poi è finita la gara, 1-0 e festeggiamo noi». Adesso il Carbonia si rituffa in campionato in attesa del primo turno della fase finale con la trasferta nel Lazio: «Dovrò riprendere la nave ma sarà per un buon motivo. In campionato mancano dieci giornate e saranno tutte finali ma noi le affronteremo come questa di Coppa Italia, cioè soffrendo perché da qui alla fine ogni gara sarà molto difficile».

In questo articolo
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2019/2020
Tags:
Coppa Italia