«Merito di mister Antinori e di un gruppo solido»
Miracolo La Palma, il presidente Murtas: «Conservare l'Eccellenza è stata un'impresa»
Il tempo di fare due calcoli e scoprire che il pareggio bastava per festeggiare la salvezza. Il dopogara di La Palma-Sanluri è un concentrato di emozioni, dal rammarico dei cagliaritani per una vittoria sfumata alla fine (gol dei campidanesi con Milia all'82') alla gioia dopo aver capito che anche quel punticino era sufficiente per mantenere la categoria. La matricola cagliaritana ha compiuto la sua impresa, voluta dalla società che non ha mai fatto il passo più lungo della gamba ed ottenuta da una squadra che ha seguito in tutto e per tutto le direttive di un tecnico preparatissimo come Bebo Antinori. Per il presidente Sandro Murtas è proprio il 43enne ingegnere ed ex capitano dei biancazzurri ad essere l'artefice di questa salvezza: «Bebo è un grandissimo tecnico, che sa lavorare sul campo e sulla testa dei ragazzi, grazie a lui siamo saliti in Eccellenza e sempre grazie a lui abbiamo potuto festeggiare la permanenza nel massimo campionato regionale con due giornate d'anticipo».
Il numero uno del La Palma ricorda gli enormi sforzi fatti dalla società per poter reggere il confronto con altre piazze blasonate: «Il campionato di Eccellenza è bellissimo perché ti confronti con club che hanno fatto la storia del calcio in Sardegna e che spendono, in alcuni casi, anche dieci volte più di quanto non faccia il La Palma. Noi siamo una famiglia, tra i dirigenti non c'è nessun imprenditore che mette i soldi di tasca propria, dobbiamo cercare noi gli sponsor per far fronte ad una stagione che ci è costata non più di 50mila euro. Ci godiamo questa salvezza ben sapendo che l'anno prossimo sarà ancora più difficile». Sandro Murtas si tiene stretto il suo Ferguson: «Antinori può fare carriera ma finché non gli arriverà una proposta che gli permetta di potersi misurare per altri traguardi e in altre categorie noi ce lo teniamo al La Palma ben volentieri». Il presidente ripercorre la stagione: «Siamo partiti bene, 7 punti in 4 partite erano un ottimo bottino, abbiamo vinto all'esordio contro il Castiadas, poi pareggiato in casa del Fertilia, ceduto di misura al Porto Corallo e vinto a Tempio. Non dico che ci siamo illusi che fosse tutto più facile però non ci aspettavamo di perdere sei partite di fila, sembrava andasse tutto storto. Ma il gruppo è stato sempre unito e ha seguito il proprio allenatore, la società è rimasta tranquilla perché vedeva che la squadra lottava ed era sfortunata, poi la vittoria a Samassi ha invertito la rotta e siamo cresciuti in tutto». Un po' di apprensione con le tre sconfitte di fila tra Nuorese, Taloro e Valledoria di fine gennaio-metà febbraio: «Sapevamo di incontrare squadre forti e in grande salute, ma la vittoria nello scontro diretto col Serramanna e il pareggio con l'Alghero ha rimesso le cose a posto. Il passo finale è stato fatto pareggiando a Muravera e battendo il Samassi nell'altro scontro diretto». L'1-1 di domenica contro il Sanluri ha solo certificato il grande risultato ottenuto: «Una vera e propria impresa, ora possiamo allentare la presa e giocare tranquilli le ultime due giornate».
Con il Progetto Sant'Elia a forte rischio retrocessione, il La Palma ptorebbe raccogliere il testimone della leadership del capoluogo nel calcio dilettantistico. «Dispiace se il Sant'Elia dovesse retrocedere - dice Sandro Murtas - ma noi siamo ben contenti di essere la prima società di Cagliari dopo quella di Massimo Cellino. Spero che questo risultato, unito al fatto che giochiamo nella serie A del calcio sardo, possa avvicinare alla società qualche sponsor in più, sappiamo che il momento è difficile per tutti e ogni anno è durissima per noi trovare i soldi per portare avanti prima squadra e settore giovanile». Il mercato dei biancazzurri sarà, come sempre, all'insegna del risparmio: «Per competere dovremo essere bravi a scovare giocatori nelle categorie minori che non costino molto come è capitato con William Pirisi, un giovane del '95 che giocava in Prima categoria nel Cus Cagliari e che ha fatto molto bene in Eccellenza». Ma c'è già un primo acquisto a centrocampo: «Sarà Efisio Corongiu che si è infortunato ad inizio stagione e non l'abbiamo più potuto utilizzare, sarà pronto ad agosto per la preparazione. Poi staremo come sempre vigili cercando possibilmente di ridurre ulteriormente il budget». Infine, c'è un errore che la società presieduta da Sandro Murtas non vorrà più commettere: «Bisogna affiancare ad Arrus un altro portiere che possa giocare in Eccellenza, in questo abbiamo sbagliato, infatti siamo stati costretti a far fare gli straordinari al nostro preparatore dei portieri Francesco Atzei che è sceso in campo in diverse gare».
La squadra. Stagione positivissima per il bomber Davide Farci, l'attaccante classe 1979 è sempre affidabile sotto porta, 8 reti che potevano essere il doppio se non ci fossero stati pali, traverse e grandi parate di portieri bravi come Floris, Zani, Deliperi, Manis. Bene Luca Suella con 5 gol, compreso l'ultimo che è valsa la salvezza, stesso bottino per Matteo Sarigu, mancino di grande qualità classe 1994 che deve dare più continuità alle sue prestazioni. Da evidenziare i 4 gol di William Pirisi sempre più a suo agio in Eccellenza ma non si può non citare la grande stagione dei punti cardine della squadra, il regista Luca Damiano (bravo anche in difesa come si è visto domenica), il tuttofare Manuel Littera (può fare l'ala, l'interno e il terzino senza mai scendere di livello), il difensore Andrea Berlucchi (una certezza dietro) e il capitano Roberto Demuro (vero collante del gruppo). Grande crescita in personalità per Michele Medda e Alessandro Nepitella, ha retto il passo anche Alessandro Medda che dovrebbe però mettere più gol nelle sue prestazioni, bravissimi i giovani tra i quali spicca Luca Nepitella, difensore classe 1995, e i già citati Pirisi e Sarigu.