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Moratti, nel nome del padre 45 anni dopo: «Una grande felicità rivivere certe emozioni»
«Sarò gratissimo a Mourinho, è indimenticabile»

Moratti, nel nome del padre 45 anni dopo: «Una grande felicità rivivere certe emozioni»

Al 15esimo anno della sua presidenza Massimo Moratti prova la stessa gioia dela padre Angelo, 45 anni dopo l'ultima impresa europea della Grande Inter. «Per me è una grande felicità rivivere le emozioni di tanti anni. La squadra sentiva una grande responsabilità è una bellissima emozione, la squadra ha fatto una partita perfetta». La terza Champions League della storia nerazzurra è un mix di gioia e tristezza per il quasi certo addio del principale artefice di questo successo, Josè Mourinho. «Sì certamente è una nota triste in questa serata, ma rimango gratissimo a Mourinho perché ci ha fatto vincere tanto e ci ha dato la fiducia di poter vincere in campo internazionale. Lui è una persona indimenticabile a cui piace andare in giro per il mondo per far veder come si vince. Io non ho pianto, lui sì e anche molto: non vorrei fosse per una sorta di senso di colpa...». Ma il presidente lascia aperta una piccola speranza di permanenza del tecnico: «Non credo che abbia fatto di più di una chiaccherata con gli altri (il Real, ndr), quindi credo che una strada piccola c'è ancora». In ogni caso sarà arduo il compito che dovrà affrontare Moratti per la sostituzione del tecnico. Chiamare uno vincente con una forte personalità alla Fabio Capello oppure uno giovane, bravo e che già conosce l'ambiente come Sinisa Mihajlovic? Di sicuro indica cosa non dovrebbe essere: «Non vorrei un personaggio che lo imiti».

In questo articolo
Stagione:
2009/2010
Tags:
Moratti