«I miei ragazzi sono gli eroi di Barcellona»
Mourinho in trionfo: «La sconfitta più bella della mia carriera»
Josè Mourinho a fine partita ha ancora l'adrenalina in circolo. E non ha dubbi a svelare ciò che gli ha dato questa semifinale di ritorno: «È la sconfitta più bella della mia carriera. Questa squadra meritava di pareggiare 0-0. È stata una gara straordinaria. Loro hanno lasciato la pelle, noi il sangue. Ho già vinto la Champions ma oggi è stato più bello di quando ho vinto io. Purtroppo non potevo giocare, sennò entravo e lasciavo anche io il sangue». Il tecnico non vuole meriti e dà spazio ai suoi ragazzi e al popolo nerazzurri: «Penso ai tifosi, saranno pazzi. E poi alla mia squadra. C'è gente con una certa età come Zanetti, Materazzi, Toldo, non potevamo più aspettare per andare in finale». Mourinho svela da dove è nata l'altra impresa, dopo quel 3-1 di San Siro: «Quando hanno fatto quelle maglie della “remontada” con quelle scritte, lì abbiamo capito che erano in difficoltà. In undici non avremmo mai perso. Siamo nella storia dell'Inter e i miei ragazzi sono gli eroi di Barcellona. Ne parleranno i nostri nipotini». E il futuro? «Non prendo questa strada, il mio futuro ora sono queste 5 finali che mi rimangono. Chiedo ancora uno sforzo ai tifosi. Tifosi, venite a prendere questa splendida squadra all'aeroporto a Milano, venite a Roma, dobbiamo giocare un'altra finale domenica con Lazio e poi in Coppa Italia con la Roma: pensavo di aver toccato il massimo dell'empatia con i tifosi del Chelsea, ma con quelli dell'Inter è ancora di più. Sono innamorato dell'Inter e di questi tifosi, non del calcio italiano: lo rispetto, ma non lo amo».