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Roberto Plaisant, presidente, Muravera
I sarrabesi potrebbero chiedere l'ammissione in D anche per il caso Vibonese

Muravera che beffa: il Tribunale Federale sanziona ora lo Sporting Fulgor per l'indisponibilità del campo di gioco

Dalla delusione del mancato ripescaggio di un anno fa alla certezza che, 11 mesi dopo, quella sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport, che rigettava il ricorso del Muravera contro l'iscrizione al campionato di serie D dello Sporting Fulgor e il contestuale inserimento del club sarrabese al suo posto (in quanto il primo dei non ripescati in graduatoria), altro non è stata che una beffa atroce. Perché i provvedimenti presi ieri dal Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – nei confronti del Sig. Lanza Mauro, all’epoca dei fatti Presidente e legale rappresentante della Società ASD Sporting Fulgor, e della stessa società nata un anno fa dall'unione tra il Madrepietra Daunia (provincia di Foggia) e il Molfetta (provincia di Bari) non fanno che confermare le irregolarità nell'iscrizione del club pugliese che il Muravera denunciava nel dibattimento dinanzi al Collegio di Garanzia: lo Sporting Fulgor aveva indicato il campo di gioco, quello di Canosa, situato nella provincia BAT (Barletta Andria Trani) non omologato al campionato di serie D confermata poi con la mancata disputa della prima gara di campionato col Cerignola.

 

Il 4 giugno scorso, infatti, la Procura Federale aveva deferito dinanzi al TFN il presidente Lanza e la società ASD Sporting Fulgor (per responsabilità diretta) per non aver provveduto a depositare, entro il termine dell'iscrizione dello scorso campionato "la documentazione riguardante la disponibilità campo di gioco Serie D e Juniores e, comunque, per non aver adottato idonee misure volte all’effettuazione del predetto incombente" avendo violato "il punto 9) del Comunicato Ufficiale n. 153 del 09.06.2017 della Lega Nazionale Dilettanti" che riguarda appunto la dichiarazione di disponibilità del campo di gioco rilasciata dall'Ente proprietario secondo quanto previsto dall’art. 31 del Regolamento della L.N.D. per la disputa di tutte le gare del Campionato Nazionale di Serie D e di altre manifestazioni ufficiali. Alla riunione di ieri sono comparsi l'Avv. Alessandro Avagliano per la Procura Federale e il Dott. Giuseppe Tambone per Mauro Lanza e lo Sporting Fulgor i quali, prima dell’apertura del dibattimento hanno presentato proposta di patteggiamento - perciò ammissione di colpa per la riduzione della sanzione di un terzo - accolta dal Tribunale Federale che ha disposto l’applicazione delle seguenti sanzioni: - per il Sig. Lanza Mauro, inibizione di giorni 20 (venti); - per la Società ASD Sporting Fulgor, ammenda di 667,00 euro.

 

L'anno scorso il Muravera dell'allora presidente Roberto Plaisant (nella foto con il segretario Palleschi e il difensore Totò Bruno), rappresentata e difesa dagli avv.ti Renato Chiesa e Umberto Cossu, fece ricorso contro Figc e Lnd nei confronti dello Sporting Fulgor per: 

1) la delibera del Consiglio direttivo della LND, di cui al C.U. n. 51 del 1 agosto u.s., limitatamente alla parte in cui ha disposto l'accoglimento del ricorso presentato dall'A.S.D. Sporting Fulgor relativo alla sua esclusione dal Campionato Nazionale di Serie D per la stagione sportiva 2017/2018;

2) per l'atto della Co.Vi.So.d., di data e contenuto sconosciuti, mediante il quale è stato espresso il parere favorevole all'accoglimento del suddetto ricorso presentato dalla A.S.D. Sporting Fulgor;

3) per la deliberazione del Presidente della LND - dipartimento interregionale - di cui al C.U. n. 12 dell'11 agosto u.s., limitatamente alla parte in cui ha inserito la A.S.D. Sporting Fulgor nel girone H, per la stagione 2017/2018, del Campionato Nazionale Serie D e non la ricorrente A.S.D. Muravera nel girone G, o altro diverso girone, del medesimo campionato.


Un anno dopo le ragioni del Muravera vengono implicitamente riconosciute dal provvedimento del Tribunale Federale Nazionale in virtù dell'ammissione fatta da Mauro Lanza con la richiesta di patteggiamento. A questo punto il club sarrabese potrebbe valutare di presentare domanda d'ammissione in serie D o comunque fare una richiesta di risarcimento danni. Per la cronaca, lo Sporting Fulgor sul campo è poi retrocesso all'ultimo posto nel girone H con 14 punti. Ma per la società sarrabese non è finita qui dal momento che, lo scorso 29 maggio, la Vibonese ha visto riconosciuta, a distanza di 10 mesi, la veridicità della sua battaglia per la riammissione in serie C. Ancora una volta è la Corte d’Appello Federale, così come aveva fatto il 24 agosto 2017, a riconoscere le ragioni del club calabrese - che non si è mai arreso nonostante i rossoblù abbiano riconquistato il professionismo con la vittoria del girone I - disponendo il posizionamento del Messina all’ultimo posto del campionato di Lega Pro, girone C, stagione 2016/17. In questo modo la Caf stabilisce che il Messina non aveva titolo a partecipare al campionato di due anni fa nel quale si salvarono ai danni della retrocessa Vibonese (anche se poi i siciliani l'estate scorsa non si iscrissero ripartendo dalla serie D in sovrannumero) che avrebbe dovuto essere riammessa in Serie C liberando così il posto in serie D al Muravera, quale prima squadra in graduatoria tra le non ripescate. Visto che i calabresi hanno riconquistato la categoria sul campo potrebbero richiedere un risarcimento danni alla Lega Pro mentre i sarrabesi potrebbero richiedere, anche in questo caso, l'ammissione al campionato di serie D negata lo scorso anno per la presenza della Vibonese che invece aveva diritto a rimanere in serie C. La società del presidente Stefano Boi valuterà nei prossimi giorni il da farsi.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019