L'esterno del '95: «Con Nurchi è facile fare gol»
Muravera, Cotza si impone anche in D: «Felice per la mia prima doppietta, sogno il professionismo ma devo migliorare tanto»
Il Muravera che dilaga sul campo di Lanusei ha la forza dirompente del bomber Sergio Nurchi e il volto felice di Emanuele Cotza, centrocampista esterno classe 1995, autore di una doppietta al Lixius dopo la rete in casa della Flaminia. Il 20enne di Barumini sta confermando in queste prime sette giornate di serie D quanto di buono ha fatto vedere nello scorso campionato di Eccellenza: tecnica, abnegazione, costanza e grande capacità di abbinare ad una già nota propensione offensiva, in virtù di un passato da attaccante, una sempre più precisa fase difensiva. Un fuoriquota che ha raggiunto una completezza tecnico-tattica merito della serietà e maturità mostrata nel tempo dal giocatore e del continuo lavoro sul campo del tecnico Stefano Senigagliesi che sa di poter avere un'arma offensiva sul lato sinistro del campo. «Il mister crede tanto in me e mi sta facendo giocare titolare anche in questa stagione - dice Cotza - sta a me ricambiare la sua fiducia». A Lanusei l'ha fatto con gli interessi: «Sono molto contento per la mia prima doppietta in serie D, avevo già segnato nella gara con la Flaminia ma farne due nella stessa partita è una grande soddisfazione. Devo ammettere che domenica ho provato una bella sensazione, non me l'aspettavo».
In ogni partita Cotza riesce a costruirsi qualche buona occasione, col Trastevere avrebbe potuto chiudere il match segnando il 2-0 e invece i gialloblù sono poi usciti sconfitti 3-1 in casa dei romani. «In quell'occasione non sono riuscito ad agganciare la palla come dovevo - ricorda l'ex punta del Barumini che due anni fa segnò una ventina di gol in Prima categoria - Anche in altre gare potevo far gol, ho sbagliato tanto ma a Lanusei non è che ho aggiustato il tiro, la mira è sempre quella, a volte può andare bene e in altre male». Impressionante il primo gol di domenica, giunto al termine di una ripartenza fatta con uno scatto di 80 metri concluso con un tocco di punta a superare il portiere avversario. «Ci ho messo poi tanto per riprendermi - dice Cotza col sorriso - anche il mister mi ha detto, dopo aver esultato, di riposarmi un attimo». Bravo lui a credere che da un calcio d'angolo a sfavore poteva nascere un'azione da gol: «Sapevo che Nurchi qualcosa la inventa sempre, quando l'ho visto partire palla al piede dal limite della nostra area ho iniziato un lungo scatto, superata la metà campo mi ha dato la palla coi tempi giusti e io poi ho solo cercato di chiudere l'azione prendendo in controtempo il portiere in uscita. Sergio ha queste giocate, è bravo nel far gol ma anche negli assist, come in occasione del mio secondo gol». A tutti è sembrato che avesse segnato con un pallonetto: «No, no, io ho calciato, il portiere l'ha toccata e la palla si sollevata prima di entrare dentro, magari ha dato l'impressione di un pallonetto ma ho calciato forte». E dire che poteva fare pure tripletta: «Peccato, ma credo fossi in fuorigioco, ero di spalle rispetto al guardalinee ma probabilmente al di là dell'ultimo difensore loro. La doppietta è più che sufficiente».
Il Muravera ha il suo terzetto delle meraviglie: Nurchi 4 gol, Dessena e Cotza 3. All'appello manca solo Mesina, alla ricerca della prima rete stagionale coi sarrabesi. «Antonio è fortissimo, sta cercando il gol ma si sblocca sicuro - dice convinto Cotza - domenica avrebbe potuto segnare in occasione del mio gol annullato, ma lo aspettiamo presto all'esultanza, vedrete che poi non si fermerà più». Magari già contro il Grosseto, il prossimo avversario dei gialloblù, una delle corazzate del girone, terza in classifica a 2 punti dalla vetta. «Speriamo vada bene per noi - contunua il 20enne alla seconda stagione in gialloblù - e non come è finita contro la Nuorese. La vittoria di Lanusei ci ha dato grande stimolo per le prossime gare, daremo il massimo per fare punti anche contro il Grosseto. Per me è bello giocare contro queste squadre forti e blasonate ma anche con tutte le altre». Il salto di categoria non l'ha frenato: «La differenza rispetto all'Eccellenza è che si corre di più, le avversarie sono tutte fortissime, messe bene tatticamente in campo e con un maggior possesso palla. Ma in serie D mi sto trovando bene, per ora sta andando tutto per il verso giusto e tre gol sono un bel bottino. Ma non mi accontento e se arrivano altri gol sono felice». Per un sogno da avverarsi che può sembrare banale per un ventenne protagonista in quarta serie: «Mi piacerebbe andare in categorie superiori, giocare nei professionisti, per fre questo devo migliorare sempre di più e in molti aspetti». Come sta facendo il Muravera, d'altronde: «Puntiamo alla salvezza, il campionato è molto difficile e competitivo, se poi ci sarà qualcos'altro per noi ben venga perché non ci poniamo limiti». Con un Nurchi in questa forma tutto è possibile: «Sergio è il migliore in campo in ogni partita, è difficile da marcare, a volte è imprendibile, quando parte sembra che vada in motorino e ti lascia sul posto».