La squadra si chiamerebbe Costa Rei, l'intesa c'è
Muravera e Castiadas vogliono unirsi, un grande progetto per vincere in Eccellenza
Muravera e Castiadas unite per tentare immediatamente la scalata in serie D? Perché no, le due società ne hanno già parlato e, più volte, al termine del campionato di Eccellenza che ha visto i gialloblù di Lulù Oliveira terminare al terzo posto con 51 punti (insieme con il Porto Corallo) mentre i biancoverdi di Marco Piras sono finiti settimi a quota 49. Si tratta di un grande progetto e, per questo, non di immediata realizzazione ma la volontà c'è e tanta visto che gli incontri tra il presidente del Muravera Giampaolo Aresu e la famiglia Onano che guida il Castiadas si sono avuti più volte durante le ultime due settimane.Il Porto Corallo, terza squadra del Sarrabus in Eccellenza, continuerebbe il proprio cammino che l'ha portato in pochi anni dalla Seconda categoria al massimo campionato regionale.
Tante riunioni ora quella decisiva. Innanzitutto non si avrebbe una vera e propria fusione ma resterebbero le due società in Eccellenza solo che quella nella quale confluirebbero le maggiori risorse tecniche ed economiche si chiamerebbe “Costa Rei” un nome che identifica la zona turistica del Sarrabus che si affaccia sul mare, metà ambita per le vacanze estive e che avrebbe modo di raggruppare sotto un unico tetto tutti gli imprenditori che hanno una propria attività nella costa sud-orientale dell’Isola. Le trattative vanno avanti senza grandi intoppi facilitate dai rapporti extracalcistici tra Giampaolo Aresu e Giuseppe Onano, figlio di Saverio, vista la loro partecipazione allo stesso consorzio turistico. Sono tanti i punti che accumunano le due società: la volontà di unire le rispettive forze economiche e qualità tecniche delle due squadre visto l'ultimo dispendioso campionato portato a termine; mantenere viva e concreta l'ambizione di approdare in serie D, una categoria toccata per una sola stagione dal Castiadas tre anni fa; la possibilità di esportare nel resto dell'Italia il marchio "Costa Rei"; costruire un centro sportivo di grande livello che possa anche ospitare club professionistici nel classico pre-ritiro estivo come ha fatto lo scorso anno il Parma al Geovillage di Olbia o come era nell'intenzione di Roberto Mancini qualche anno fa di portare l’Inter nel residence di sua proprietà che stava costruendo proprio a Costa Rei e che si affaccia nella spiagga prima di Capo Ferrato, ma mai ultimato per problemi burocratici. In tutto questo c'è l'appoggio di entrambe le amministrazioni comunali di Muravera e Castiadas che hanno avuto sempre cura della sorte delle società di calcio. Ma per mettere a punto tutta questa strategia manca la riunione decisiva, quel confronto ampio che vedrebbe seduti attorno a un tavolo anche gli altri dirigenti (fra tutti, Renato Cacciabue, Luciano e Angelo Farci) che da un anno stanno al fianco di Giampaolo Aresu, presidente del Muravera dopo l'uscita di scena di Antonello Carta. Così facendo Saverio (in passato già presidente del club gialloblù) e Giuseppe Onano avrebbero la testimonianza tangibile che la volontà di unione è condivisa al cento per cento.
La scelta del tecnico e della rosa. Successivamente verranno affrontati i problemi tecnici sulla scelta del campo di gioco, dell’allenatore e la composizione della rosa della squadra che proverà a vincere il campionato. Il "Costa Rei" dovrebbe giocare a Muravera mentre a Castiadas giocherebbe l'altra squadra che si sicuramente fare un campionato per salvarsi e a basso costo (a meno che non si decida di vendere il titolo). C'è da dire anche solamente l’impianto dell’Annunziata, quello del Castiadas, è omologato per le gare di serie D mentre il comunale di Muravera al massimo otterrebbe la deroga per un anno (così come è capitato al Sant'Elia). La composizione della rosa dipenderà soprattutto da quale allenatore verrà scelto. Chiaro è che la dirigenza del Muravera spingerà per mantenere Lulù Oliveira e quella del Castiadas cercherà di confermare Marco Piras. Entrambi hanno fatto bene, il belga-brasiliano ha vinto la Coppa Italia di Eccellenza e fatto due turni delle fasi nazionali, ha chiuso al terzo posto ma non ha fatto i playoff per aver perso all'ultima giornata in casa del Latte Dolce (che ha annullato gli spareggi). Il tecnico cagliaritano ha fatto una grande rimonta nel girone di ritorno che ha portato i biancoverdi dall'ottavo al secondo posto, alle spalle della super Olbia, salvo poi ridiscendere in settima posizione per un finale complicato caratterizzato da tre ko di fila dopo due pareggi. Tra l'altra ha già allenato il Muravera qualche stagione fa quando Oliveira era ancora giocatore. Se poi Lulù, che ha il patentino di Seconda categoria, avrà offerte da qualche società di Lega Pro della Penisola la scelta di Piras sarebbe ovvia. La rosa del nuovo "Costa Rei" sarebbe d'alto livello con un attacco bomba: il Castiadas ha la coppia-gol Viani e Mirko Onano, il Muravera segnava a raffica con Corona e Piludu. In difesa tanti ottimi giocatori: i punti di forza dei gialloblù sono il portiere Toro e i centrali Chessa e Todde, quelli dei biancoverdi sono Porcu, Recano, Mastio e il portiere Puddu. A centrocampo c'è l'abbondanza di registi come Concas e Cotza del Muravera, Manunza e Puggioni del Castiadas, senza dimenticare la qualità di Angelo Marci (interno) e quella di Alessio Congiu (esterno). Molto bravi anche i fuoriquota, specie quelli del Muravera come gli esterni offensivi Federico Usai (‘94) e Federico Farci (‘95), per quelli di difesa ci sarebbero il biancoverde Luca Orrù (‘95) e Nicola Vacca (‘95), che si è diviso quest'anno tra Castiadas e Muravera, e fratello di Alessandro, terzino del '92 che dall'anno prossimo non sarà più fuoriquota. Insomma, se le rivalità verranno accantonate nel Sarrabus si avrebbe una grande società e un'ottima squadra che potrebbe raggiungere e rimanere per tanto tempo in serie D, così come accade da 10 anni ad Arzachena, squadra simbolo della Costa Smeralda.