«Idee chiare e società seria, ho sensazioni molto positive»
Muravera, il terzo colpo è il bomber Francesco Virdis: «Mi hanno dimostrato un interesse smodato»
Non c'è due senza tre e il Muravera piazza il terzo colpo sensazionale. A Enrico Geroni (ex Olbia) e Giuseppe Nuvoli (4 campionati vinti con Nuorese, Torres, Viterbese e Arzachena) segue Francesco Virdis, bomber originario di Bono che, nell'ultima stagione e tre quarti, ha avuto uno score di 30 reti in serie D in 57 gare disputate tra Savona (17 reti in 32 gare), Delta Porto Tolle (1 gol in 2 gare) e Latte Dolce (12 gol in 23 partite). Positiva la trasferta Accordo raggiunto
Un bottino da grande bomber evidenziato sin dalle giovanili della Torres, tra Giovanissimi e Allievi, che lo hanno portato nella Primavera della Sampdoria (2004) prima del salto nei professionisti con Montevarchi (9 gol in C2) e Chieti (12 reti in C1) che lo trascinano in serie B con Cesena, Modena e Ravenna. Nel gennaio del 2008 ritorna in C1 con Pescara, Legnano, Foligno, Sudtirol-Alto Adige e in C2 a Pomezia.
Nel 2011 la scelta di rientrare in Sardegna e giocare per la primo volta in serie D: trascina alla salvezza il Progetto Sant'Elia di Mereu segnando 20 gol in campionato più 2 nei playout. Firma così il contratto col Chievo Verona e gioca due anni nel Savona fra C2 (campionato vinto) e C1 segnando 39 gol in 60 gare. Poi altre stagioni in Lega Pro con Monza, L'Aquila, ancora Savona e Albinoleffe. Nell'estate 2017 la prima chiamata del Latte Dolce, ma non scatta la scintilla: 1 gol fino a novembre e poi il passaggio al Finale (4 gol in 17 gare). Per chi lo vedeva in declino ecco il certificato delle ultime due stagioni: un gol ogni due partite a Savona, Delta Porto Tolle e Latte Dolce.
Perché la scelta del Muravera?
«Sono uno che va a sensazioni e sono molto positive. Hanno dimostrato un interesse smodato nei miei confronti. Questo mi è piaciuto molto, come l'atteggiamento del direttore sportivo Puddu e del mister Loi, li vedo sicuri con idee chiare e un progetto altrettanto chiaro in testa, cioè come farlo e con quali giocatori attuarlo. Mi hanno fatto un'ottima impressione, le scelte le faccio così. Un altro motivo che mi ha aiutato nella scelta è che, parlando con i tesserati del Muravera dell'anno scorso, mi hanno descritto una società esemplare in questo periodo negativo del Covid; è stata presente e non ha abbandonato nessuno, dando dimostrazione di essere molto seria. Questo vale tantissimo nella testa di un giocatore e mi ha chiuso il cerchio»
Sud Sardegna, Cagliari e che ricordi dell'esperienza al Progetto Sant'Elia?
«Dei ricordi bellissimi. Ero arrivato a novembre, in una squadra che aveva molte difficoltà, all'ultimo posto e messa male. Decisivo è stato l'arrivo in panchina di Mereu, ci ha cambiato la vita, rimettendoci in piedi e dandoci le giuste coordinate come sempre fa quando prende in mano la situazione. È stata una bella storia di calcio, un miracolo sportivo»
Che potenzialità ha il Muravera?
«Se io ho accettato vuol dire che sono straconvinto che si possa fare bene, sennò non avrei detto sì. Con questo dico che le griglie le faccio fare ad altri, io ho incontrato l'anno scorso il Muravera ed era un'ottima squadra, dimostrata dalla classifica come neo-promossa»
Perché non restare al Latte Dolce?
«Ho avuto un confronto sereno e corretto con mister Udassi, col quale ho un ottimo rapporto. Mi ha fatto un discorso chiaro, manifestandomi la non convinzione nel proseguire l'avventura. Il perché e il per come non li ho chiesti, a me sembra di aver fatto un'ottima stagione ma ognuno fa le proprie valutazioni e io so le mie. Una volta che non vedo convinzione, la stessa che invece mi ha spinto a Muravera, a me basta quello e, senza problemi, ognuno va per la propria strada. Conservo un ottimo rapporto col Latte Dolce»
La media-gol delle ultime stagioni è di una rete ogni due gare
«Negli ultimi anni ho fatto una stagione negativa, quella del 2017-18, il primo anno quando sono sceso in serie D. ci ho messo un po' a capire le dinamiche, la differenza c'è di categoria ed è stata un'annata controversa tra Latte Dolce e Finale. Poi i numeri sono quelli che conosciamo, due ani fa a Savona ho segnato 18 gol, l'anno scorso al Latte Dolce sono arrivato alla quarta giornata e quando si è interrotto il campionato a marzo ho segnato 13 gol e senza battere rigori»
Numeri da confermare a Muravera?
«Non firmo mai sulla stagione che dovrò disputare, ma se segnassi 13 gol all'1 marzo del prossimo anno, credo ci sia poco altro da aggiungere»