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Muravera, Oliveira è ai saluti: «Ultime due gare in panchina, niente playoff per colpa di tutti»
Il tecnico punta sui giovani: Zugliani avrà futuro

Muravera, Oliveira è ai saluti: «Ultime due gare in panchina, niente playoff per colpa di tutti»

«Voglio terminare il campionato facendo più punti possibile». Così aveva dichiarato Luis Oliveira a quattro giornate dal termine e prima del doppio turno casalingo, il suo Muravera ha poi battuto il Serramanna 3-0 e pareggiato 2-2, domenica scorsa, con il Samassi passando per due volte in vantaggio con Nurchi e per due volte facendosi rimontare da Mesina. Il sesto posto in coabitazione col San Teodoro a quota 40 punti non soddisfa il tecnico belga-brasiliano che sperava in una stagione migliore vista anche una campagna acquisti importante che aveva portato nel Sarrabus tre attaccanti di valore come Sergio Nurchi, Marco Dessena e Mirko Onano, oltre ad elementi importanti a centrocampo come Simeon Ezeadi e Fabio Puggioni. «Si poteva fare di più - osserva Oliveira - in questo ha sbagliato la squadra, ho sbagliato io, perché ho le mie responsabilità, e ha sbagliato anche la società». Più che un atto d'accusa l'ex attaccante del Cagliari parla con sincerità, come è nel suo carattere, e anticipa di 180' il bilancio di fine stagione che, in ogni caso, poco potrà cambiare con qualche punto in più o in meno: «Il Muravera puntava ai playoff e non siamo stati capaci di raggiungere l'obiettivo». 

 

Luis Oliveira, sulla panchina del Muravera da due stagioniDiverse le cause che non hanno permesso al club del presidente Giampaolo Aresu di stare lì dove i sarrabesi pensavano di finire. All'inizio le sconfitte rocambolesche in casa del Progetto Sant'Elia e a Tempio sono state determinanti per staccarsi dal gruppo di testa, così come aver perso subito gli scontri diretti con Fertilia, Porto Corallo, Nuorese e Taloro, perciò le 6 sconfitte nelle prime 8 giornate hanno orientato la stagione in un verso inaspettato. Ma la squadra ha saputo reagire grazie anche alla società, che mai ha messo in discussione il suo tecnico e senza mai fare ritardi nei pagamenti dei rimborsi spese; così i successivi 16 punti in 6 giornate hanno riportato Chessa e compagni dal penultimo al sesto posto, l'ultima di andata è stata però la conferma di un ennesimo treno lasciato partire senza salirci su perché in casa del Sanluri, quinta forza del torneo che aveva 4 punti di vantaggio, i sarrabesi hanno perso in campo 2-0 e perso l'occasione di stare in scia ai playoff. Questo distacco ha determinato poi l'immobilismo della società nel mercato di riparazione con la rosa che è stata assottigliata a dicembre con gli svincoli del difensore Ciminà, del centrocampista Marci e del secondo portiere Fortini mentre in precedenza il club aveva già allontanato il bomber Corona, rivelazione dello scorso anno, e il jolly difensivo Alessandro Vacca. Il girone di ritorno da centroclassifica non ha portato a nessun cambio di marcia.«In trasferta siamo stati troppo fragili - spiega Oliveira - mentre in casa abbiamo avuto un'altra consistenza, si è visto quando abbiamo battuto il Fertilia e il Taloro, facendo 5 vittorie di fila sul nostro campo». 

 

Luca Zugliani, classe 1998

Ha inciso sicuramente anche l'infortunio grave a metà gennaio di Fabio Puggioni, il perno e l'uomo più in forma del centrocampo, come i problemi fisici di Mirko Onano, che hanno tenuto fuori il fantasista per diverse settimane, come quelli di Fabiano Todde, che ha costretto a retrocedere in difesa Ezeadi. Ma, in tutto questo, ci sono anche le note positive date dalla grande stagione di Nurchi, capocannoniere con 18 gol. «Sergio abbina la velocità alla tecnica - dice Oliveira, che di bomber se ne intende - e poi è altruista e sa giocare per la squadra». La rosa ristretta ha fatto sì che in ogni gara ci fossero sempre 4 o 5 giocatori di Muravera, grazie agli arrivi a gennaio di Cabras e Maccioni e l'utilizzo sempre più frequente di alcuni giovani che nel finale di stagione stanno trovando sempre più spazio. Da Alberto Macis ('94, esordio con l'Alghero), a Cuccadu ('96, esordio col Serramanna) e Stefano Schirru ('94, prima gara col Samassi), passando per Palleschi ('94) e Stefano Sanna ('94, infortunatosi all'andata) fino ad arrivare a Luca Zugliani, attaccante classe '98, capocannoniere della Juniores e già 8 presenze in Eccellenza dopo l'esordio a Sanluri prima di Natale. Domenica a Calangianus giocherà per la prima volta dal 1' (ci sarà pure l'altro esordio di Balia, difensore del '96) e Lulù Oliveira gli pronostica un grande futuro: «È una seconda punta rapida, è bravo tecnicamente e ha un buon tiro, deve continuare ad ascoltare i consigli dell'allenatore e dei giocatori più esperti di lui, dando il massimo in ogni allenamento e pensando sempre di poter migliorare». 

 

Le gare contro Calangianus e Sanluri saranno anche le ultime di Oliveira sulla panchina gialloblù: «L'ho già detto qualche settimana fa che il mio ciclo a Muravera è finito, giusto che io cambi aria e che la società scelga un altro allenatore». Per il tecnico belga-brasiliano, muraverese d'adozione, questa stagione ha lasciato il segno dopo quella passata che l'ha visto conquistare la Coppa Italia di Eccellenza (prima volta per il Muravera) e sfiorare l'accesso ai playoff nonostante avesse chiuso il campionato al terzo posto: «L'anno scorso ero un fenomeno per aver vinto un trofeo e fatto due turni di Coppa Italia nazionale mentre quest'anno sono un brocco, non c'è equilibrio nei giudizi». Ma lascia uno spiraglio ancora aperto: «Se la società volesse programmare un campionato di vertice potrei restare ma non credo che ciò avvenga, perciò sono sul mercato e pronto a valutare qualsiasi proposta dovesse arrivare».

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2013/2014
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Sardegna
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