Muravera-Porto Corallo sarà derby-spettacolo, la prima da ex di Corona contro Nurchi

I derby del Sarrabus sono sempre sentiti e spettacolari, non sfuggirà a questi ingredienti nemmeno Muravera-Porto Corallo, il primo derby stagionale per la società di Giampaolo Aresu, visto che in Coppa Italia il doppio incontro è stato col Tortolì, mentre per il club di Franco Massessi si tratta del secondo in campionato, e ancora in trasferta, avendo già incontrato il Castiadas. 

Cresce dunque l'attesa per la sfida tra i due paesi distanti appena tre chilometri l'uno dall'altro e divisi dallo stretto ponte di ferro sul Flumendosa per il quale la Regione ha stanziato sette milioni per il suo rifacimento. Due club rivali dal punto di vista sportivo e che negli ultimi due anni hanno vinto la Coppa Italia di Eccellenza, fallendo poi l'assalto al trofeo nazionale che avrebbe potuto portare anche in serie D. Entrambe sono state eliminate dall'attuale manifestazione, per mano di Tortolì e La Palma. Si gioca in anticipo al sabato, garantito il tutto esaurito nella tribuna del campo di Muravera, la squadra di Stefano Senigagliesi dovrebbe partire favorita proprio perché gioca in casa e poi perché ha 4 punti in più in classifica del Porto Corallo, ma lanciarsi in pronostici nei derby sarrabesi è sempre pericoloso. Basti pensare a quello dello scorso 10 settembre quando a vincere per 2-1 furono i gialloneri di Andrea Piccarreta sul campo del Castiadas. Ma il Muravera è terzo con 17 punti, a 3 lunghezze dalla vetta e pronto ad avvicinare le due battistrada Lanusei e Ploaghe. Il Porto Corallo è settimo a 2 lunghezze dal quinto posto, occupato dal Latte Dolce, ed è alla ricerca di una dimensione

Proprio l'allenatore-giocatore Piccarreta, chiamato dal presidente Massessi ha ricostruire il Porto Corallo del dopo Virgilio Perra, è uno dei tanti ex della sfida, vista la presenza in casa corallina del difensore Nicola Vacca, dell'attaccante Matteo Mulas e, soprattutto, del bomber Giuseppe Corona. L'attaccante di Barumini è esploso tre stagioni fa quando l'allora diesse Angelo Farci lo ripropose in Eccellenza prelevandolo dalla squadra del suo paese, reduce da una stagione record con 40 gol segnati in Prima categoria. Sotto la guida di Lulù Oliveira, Corona fece vedere grandi numeri e tanti gol, ben 17 in campionato, senza contare quelli in Coppa Italia il più importante dei quali lo firmò contro l'Olbia nella finale regionale mentre a fine stagione mise a segno una doppietta nella Supercoppa vinta ai danni del Sant'Antioco. A fine campionato il folletto della Marmilla tentò il salto nei professionisti, in Seconda Divisione, col Tuttocuoio. Un'avventura conclusa già in preparazione, un contratto stracciato e il ritorno in gialloblù. Ma, nel frattempo, il Muravera l'aveva sostituito con Sergio Nurchi e, per di più, l'attacco contava gli arrivi anche Marco Dessena e Mirko Onano. Gli spazi perciò si erano ridotti anche per il pur bravo Corona, mister Oliveira lo faceva partire qualche volta dalla panchina, quella nel match col Valledoria non fu gradita al giocatore che fu messo fuori rosa e a dicembre firmò per l'Olbia in serie D. Nurchi nel frattempo ha conquistato il titolo di capocannoniere dell'Eccellenza (20 gol), è in testa nell'attuale campionato a quota 8 con Mesina del Castiadas ed è diventato indiscutibilmente il nuovo idolo della tifoseria gialloblù, prendendo il posto di Corona nel cuore dei supporters muraveresi. Il bomber di Barumini, quest'estate ha accettato la proposta fatta dai cugini del Porto Corallo, il Sarrabus gli porta bene perché ha ripreso a far gol. Sono 5 finora, di cui tre all'esordio contro il Tortolì, vorrà fare bella figura di fronte al suo ex pubblico ma dovrà fare i conti con Giacomo Chessa, capitano e difensore gialloblù che spesso era il primo assist-man coi sui lunghi lanci a mandare in rete il folletto di Barumini.