Il ds del Selargius Angelo Farci
«Non abbiamo sottovalutato il Rieti, ora puntiamo ai playoff»
Il Selargius non aveva sottovalutato il Rieti, questo è il messaggio principale che si evince dai commenti di marca granata al termine del match casalingo vinto 4-3. «Sapevamo che questa era una partita da affrontare e prendere con le pinze – conferma il ds Angelo Farci – e che nonostante la loro posizione in classifica sarebbe stata dura. Ed è vero che sono la peggior difesa del torneo ma altrettanto vero è che vantano uno dei migliori attacchi del nostro girone, e oggi lo hanno confermato. L’inizio per loro è stato difficile ma poi hanno recuperato subito. Noi abbiamo fatto bene nel primo tempo ed i gol presi sono il frutto di disattenzioni difensive. Nel secondo tempo siamo un po’ calati ed abbiamo sofferto un po’, ma la formazione già da inizio gara è stata rimaneggiata anche perché l’assenza di Boi, che è un fuoriquota, ci ha scombussolato i piani. Poi Melis si è fatto male dopo 6' e le cose si sono complicate. I tempi di recupero e l’entità dell’infortunio li valuteremo domani, comunque pensiamo possa essere solo una contrattura». La vittoria era importantissima in chiave playoff. «Oggi era importante fare punti – continua Farci – per rimanere attaccati al treno per i playoff. Infatti, ora che la salvezza è praticamente certa, possiamo dedicarci totalmente a questo obiettivo che sarebbe un degno sigillo per una matricola come noi».
Un commento alla gara arriva anche dal neoallenatore rietino Salvatore Polverino, subentrato in settimana all’esonerato Pietro Mariani: «È stata una partita avvincente e piena di gol. Noi purtroppo ne facciamo tanti ma ne subiamo anche parecchi e oggi l’ho potuto notare per la prima volta. Nel primo tempo abbiamo commesso troppe ingenuità difensive individuali che ci hanno penalizzato, nel secondo tempo comunque la reazione dei miei ragazzi c’è stata. La salvezza – conclude Polverino – a questo punto diventa un obiettivo difficilissimo da raggiungere, noi comunque ci proveremo fino alla fine».
Silvia Dell'Orto