Dopo Demartis e Cabeccia ecco l'ex Rieti, confermato Ravot
Non c'è due senza tre e il Latte Dolce prende anche Daniele Bianchi
Non c'è due senza tre e il Latte Dolce cala il terzo acquisto pesante della sua scintillante campagna acquisti. Il diesse Andrea Colombino e il dg Andriano Fantoni portano a Sassari un altro sassarese e, dopo Giacomo Demartis (leggi l'articolo) e Marco Cabeccia (leggi l'articolo), ecco arrivare Daniele Bianchi (nella foto tra Colombino e Fantoni), lo scorso campionato finalista playoff con il Rieti insieme con Demartis. Il quasi 29enne regista di centrocampo (all'occorrenza anche difensore centrale) è il terzo ex Torres (in serie C2 nel 2013-14) a vestire la maglia biancoceleste ed è uno dei migliori interpreti della categoria avendo giocato in serie D due stagioni con la Nuorese (di cui era capitano) tra il 2014 e il 2016 collezionando 59 presenze e 7 gol coi barbaricini. In carriera Bianchi ha giocato una stagione e mezzo nel Porto Torres (2011-2013) e, prima ancora con Calangianus (metà campionato da gennaio 2007) e Tavolara (2008-09) da dove poi fu prelevato dalla Villacidrese di Bernardo Mereu per giocare due stagioni in Lega Pro (57 e 3 gol dal 2009 al 2011). Nei professionisti è stato anche con la Cisco Roma (15 presenze nel 2007-08) e la già citata parentesi con la Torres (28 gare). «Sono certamente in un ambiente sano - dice soddisfatto Bianchi dopo la firma - che ha voglia di crescere e di voler fare le cose nella maniera giusta. Questa società, sin da quando ero ragazzino, è sempre stata molto attenta a gestire tutto in maniera oculata e con lungimiranza, tanto è vero che ha un settore giovanile di ottimo livello. Ho sentito la voglia di migliorare e crescere con la giusta ambizione, senza frenesie ma con la politica dei piccoli passi». Bianchi torna a giocare nella sua città benché su sponda opposta: «Sassari è Sassari. Fa un bell'effetto, ma chi fa questo mestiere sa che giocare in casa è opportunità più unica che rara, pochi giocatori hanno questa fortuna». Così ha visto da avversario la sua attuale squadra: «Aveva uno spirito combattivo, un team molto compatto e cosciente delle proprie forze, dei suoi pregi e dei limiti. Si è salvata in abbondante anticipo. Seguivo con piacere il loro campionato, hanno fatto risultati importanti: l'impressione era buona già lo scorso anno. Proclami? Nessuno, se una squadra di calcio riesce a far divertire il suo pubblico ha raggiunto un bel traguardo e dà di sé una immagine molto positiva. Cercheremo di divertirci e di far divertire chi verrà a vedere le nostre partite».
Nella stessa giornata odierna la Sassari calcio Latte Dolce aveva ufficializzato la conferma di Simone Ravot, cursore di fascia appena uscito dal quartetto dei fuoriquota da inserire obbligatoriamente dal 1'. Si tratta di un prodotto del vivaio biancoceleste che, a 13 anni venne acquistato dalla Roma (due anni con i Giovanissimi e Allievi nazionali) allenato da Vincenzo Montella. Rientrato in Sardegna passa al Cagliari ma si ferma per un brutto infortunio, poi torna ad indossare la casacca biancoceleste nella prima volta del Latte Dolce in serie D con mister Scotto che lo porterà anche a Olbia. Due anni fa ha ben figurato con la Virtus Bergamo in D.