Marongiu: «Ce la giocheremo in tre fino alla fine»
Non è il momento degli strappi in vetta, il Carbonia per 10' ha sognato di fare il vuoto ma Castiadas e Ossese restano in scia
In Eccellenza non è ancora il momento dello strappo decisivo. Dopo tre giornate del girone di ritorno ci sono tre squadre racchiuse in due punti, frutto dello scontro diretto di domenica scorsa tra Carbonia e Ossese, finito in parità (2-2), che ha lasciato invariato il distacco - sulcitani a quota 39 e sassaresi a 37 - permettendo l'inserimento del Castiadas (38 punti) tra le due. Chi invece si sta staccando dalla corsa al primo posto è la Nuorese, a secco di punti nel 2020 e già scivolato a -6 dalla vetta dopo aver conquistato il titolo di campione d'inverno.
La compressione in testa non è nemmeno un inedito perché l'anno scorso, dopo la terza di ritorno, comandava il Muravera con 43 punti, seguito da Sorso (42) e Nuorese (41) benché i romangini vantassero una gara in meno (guarda qui) per aver già riposato (il girone era a 17). Molto diverso, invece, da quanto accadde due stagioni fa col Castiadas che sfruttò gennaio per fare il vuoto: dopo aver voltato la boa con tre punti di vantaggio sul Sorso, l'allora squadra guidata da Sebastiano Pinna nelle prime tre giornate del girone di ritorno (tutte vinte) allungò immediatamente a +9 sui romangini (guarda qui), gestendo poi quel vantaggio nel proseguo del cammino verso la serie D.
Nell'ultimo turno, però, stava per accadere un qualcosa di simile perché dopo 8' della ripresa la Ferrini è passata in vantaggio a Castiadas con Matteo Argiolas, al 18' il Carbonia segnava il 2-1 contro l'Ossese e, in quel momento, la squadra di Marongiu aveva 5 punti di vantaggio sui sassaresi, 6 sui sarrabesi e 8 sulla Nuorese che era già sotto 3-0 all'intervallo. Uno strappo alla classifica che è durato 10', cioè fino a quando Seck ha pareggiato il match contro i cagliaritani, 3' dopo Fernandez riportava il Castiadas a - 3 dalla capolista. Ma il gol pesante lo ho segnato al 35' Cocco che, pareggiando la sfida dello Zoboli, ha ricompattato il terzetto. Prima del turno di riposo programmato per la seconda domenica di febbraio il Carbonia giocherà fuori contro la San Marco e in casa contro il Guspini, il Castiadas andrà a Bosa e poi ospiterà il Li Punti mentre l'Ossese sarà di scena a Guspini per poi ricevere la visita della Nuorese.
Il tecnico del Carbonia Andrea Marongiu ha sperato nello strappo in testa: «Siamo passati in vantaggio 2-1 e loro sono rimasti in dieci, il vero rammarico è non aver chiuso la gara sbagliando il gol del 3-1 perché l'Ossese non ha mai mollato e in passato ha vinto gare stando in nove contro undici, ha rimontato dal 2-0 al 2-3, a Nuoro ha vinto senza i centrocampisti centrali e ha battuto il Castiadas senza i difensori centrali. La cosa positiva è che siamo sempre primi e non abbiamo perso, perché queste gare rischi anche di perderle. Noi, Castiadas e Ossese ce la giocheremo fino alla fine, mancano 12 partite e dobbiamo prepararci al meglio sbagliando il meno possibile, perché è un attimo distrarsi e, se concedi qualcosa, perdi o pareggi le gare. Ora incontriamo una San Marco in palla, che ha vinto sul campo del La Palma, deve salvarsi e in casa sta facendo bene. Sarà difficile».