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Nuorese, la prima volta di Vittorio Tossi a Sassari: «Alla Torres conservo bei ricordi e grandi successi, un derby aperto a ogni risultato, la squadra darà tutto per centrare i playoff»
Il diesse: «Fondamentale il rientro di Cappai»

Nuorese, la prima volta di Vittorio Tossi a Sassari: «Alla Torres conservo bei ricordi e grandi successi, un derby aperto a ogni risultato, la squadra darà tutto per centrare i playoff»

Secondo derby della Torres e secondo e dei tre derby per la Nuorese con il Castiadas che domenica scorsa ha fermato i sassaresi e la prossima giornata tenterà di farlo in casa dei barbaricini reduci dal 3-0 al Budoni. Un derby che sa di playoff con le quotazioni in ribasso della squadra di Marco Sanna dopo i pareggi con Astrea e i sarrabesi a cavallo di Pasqua mentre i ragazzi di Marco Mariotti si sono rilanciati con due vittorie di fila dopo quella col San Cesareo. I verdazzurri, che hanno aspettato novi turni per riassaporare il gusto dei tre punti, stanno preparando un finale di stagione con rinnovato entusiasmo e l'obiettivo quinto posto tornato a portata di mano (a 5 punti dalla Torres). Della sfida del Vanni Sanna di domenica pomeriggio parla Vittorio Tossi, il direttore sportivo della Nuorese che per diverse stagioni ha costruito la rinascita dei sassaresi nell'era Lorenzoni:  «Per me è la prima volta contro la Torres da avversario a Sassari, ricordo le tante gare fatte al Vanni Sanna con un grande entusiasmo e coinvolgimento da parte di tutti, c'era una bella allegria e un bel clima e c'erano sempre squadre importanti, con animali da campo che hanno ottenuto due promozioni di fila. In serie D non ci davano tra i favoriti e poi abbiamo fatto vedere di saper giocare alla pari con tutti, anche con squadre come Messina e Ischia affrontate nei playoff scudetto. Rispetto ad allora vedo una serie D un po' più cresciuta, specie il livello dei giovani che ora sono più attenti perché capiscono di partecipare ad un campionato importante e la loro preparazione alla gara è diventata meticolosa»

 

Vittorio Tossi ai tempi della Torres e con un altro ex BianchiChe gara sarà, con la Nuorese giunta al bivio playoff?

«È una partita dal risultato aperto, andiamo a Sassari mantenendo grande rispetto per la Torres ma consapevoli della nostra forza. Il presidente Artedino ha chiesto di dare il massimo per i centrare i playoff e i ragazzi, insieme con lo staff tecnico, stanno facendo di tutto per accontentarlo»

Un girone di ritorno con 9 giornate senza vittorie e poi due successi di fila guardacaso con il rientro di Cappai

«Giocare senza una punta di ruolo è molto penalizzante, non vincevamo ma neanche perdevamo ma certi pareggi sono arrivati per la mancanza di uno stoccatore. Roberto ci dà profondita e qualtà e con il gioco che abbiamo noi uno come lui ci va a nozze, la sua presenza fa salire la qualità nella fase offensiva e si è visto da due gare a questa parte»

È mancata un'altra prima punta che il presidente Artedino aveva promesso potesse arrivare a dicembre, poi che è successo?

«Nel mercato di riparazione non siamo riusciti a prendere la punta che volevamo, costava e l'abbiamo lasciato andare via, cercando secondo punte e estrerni. Nuoro è una piazza importante e molto seria, ad oggi abbiamo pagato i rimborsi di marzo, Artedino è un presidente che fa tantissimi sacrifici insieme coi suoi pochi collaboratori e non intendeva fare pazzie per prendere una prima punta. Abbiamo contattato i migliori "punteros" in circolazione ma chiedevano delle cifre folli, prenderne una sarebbe stato cambiare indirizzo a quel processo di contentimento dei costi che ha contraddistinto la nostra stagione, sarebbe stato fuori da ogni logica. Se avesse avuto le possibilità economiche avrebbe fatto un sacrificio ma sperperare soldi non poteva esser fatto né era giusto farlo, di conseguenza abbiamo preferito andare avanti così, con la crescita dei nostri bravi giovani e ora vederci lì dietro l'angolo a rientrare in corsa peri playoff ci fa molto piacere»

In tutto questo è emerso il valore del lavoro fatto dal tecnico Marco Mariotti 

«È il valore aggiunto, lui con tutto il suo staff. I ragazzi lo seguono alla grande ed è un piacere vederli lavorare sul campo perché poi la domenica si vedono i risultati nel gioco»

Mariotti ad inizio febbraio, dopo lo 0-0 in casa col Muravera, diede le dimissioni poi rientrate e ha risollevato la squadra

«Il mister è un uomo di campo e si era reso conto di dover dare un segnale forte al gruppo, la società le aveva subito respinte perché riteneva che non era giusto che pagasse lui. I ragazzi hanno capito il messaggio cambiando marcia e atteggiamento anche in settimana, pian piano siamo usciti fuori da una situazione particolare con la crescita esponenziale dei giovani»

Voi arbitri della salvezza nel finale: avete battuto il Budoni e, dopo il derby a Sassari, avrete in fila le gare con Castiadas, Trastevere e Flaminia

«Noi andiamo avanti per il nostro cammino pensando partita per partita e poi tireremo le somme alla fine. In queste ultime giornate si creanno gioco forza tante situazioni che si incrociano e dobbiamo pensare solo a noi, ai nostri tifosi e a chi viene al campo pr vederci dare il massimo in ogni gara, con la coscienza a posto di aver dato tutti il massimo»

Nei playout tante sarde coinvolte con l'ultimo scatto di reni fatto dal Muravera

«Il Muravera ha giocato bene due volte contro di noi e nella gara di Nuoro di due mesi fa mi ha fatto una grande impressione perciò non sono stupito che si sia risollevata. Lanusei, Castiadas, Budoni e Muravera se la giocheranno fino alla fine, non credo ci saranno accordi tra squadre romane mentre tra sarde se non ci si potesse far del male è meglio, se poi una squadra è in corsa per qualche obiettivo scenderà in campo col massimo impegno»

La Nuorese in cerca di playoff non farà sconti a nessuno come si è visto con San Cesareo e Budoni e come l'anno scorso a Selargius

«L'avremmo fatto comunque senza nessun problema. Ad oggi c'è una opportunità e una motivazione in più per andare a Sassari, in un campo importante, contro una squadra e un allenatore importante, per fare bene e aprirci degli scenari interessanti per il resto delle giornate. Alla fine l'indole della squadra è quella di non mollare, di voler lottare in ogni partita e uscire a testa alta dopo aver dato tutto come è successo in tutti questi anni»

La Torres ha inseguito per tanti mesi il primo e attualmente sembra in flessione

«Hanno fatto un grande sforzo per la rincorsa al vertice da quando Marco Sanna siede in panchina, spendendo molte energie fisiche e mentali ma già dall'inizio del campionato vedevo più avanti la Viterbese e il Grosseto sotto il profilo anche mentale, poi i castrensi hanno continuato su quella linea prendendo a dicembre giocatori di categoria superiore, basti pensare che uno come Giuseppe Nuvoli gioca poco per capire di quanti giocatori importanti dispongano. L'attuale situazione di classifica dà ragione a loro, la Viterbese è una macchina da guerra, per organizzazione di gioco e cattiveria grazie al cambio di allenatore, mister Nofri è uno di categoria che non molla mai e vuole il massimo in ogni momento»

Invece la Sardegna può già dare il bentornato in serie D al Latte Dolce

«Del club sassarese posso dire solo bene, è una società di quartiere che lavora con un suo programma ben definito di valorizzazione dei giovani negli anni, ha beneficiato di qualche ritorno di giocatori importanti come Garau e Delrio, ha sempre degli allenatori importanti perché dopo l'era Scotto è stato preso Massimiliano Paba, valorizzando dei giovani che potranno fare bene anche in serie D come Scognamillo, reduce da una stagione importante essendo un attaccante classe '98, come Fideli un esterno di difesa classe '97 di valore per non parlare di Panai e Daga. Si ritaglieranno il loro spazio anche in serie D»

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2015/2016
Tags:
Sardegna
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