Mister 21 reti giocherà alla corte di Falco
Paolo Piludu, a Samassi per continuare a seguire la via del gol
La fame di gol non sembra mancare a Paolo Piludu. Per l'attaccante selargino, classe 1979, sono state ben ventuno le marcature nello scorso campionato di Eccellenza, con la maglia dell'Atletico Elmas. Tanta esperienza e tanti i gol segnati da questa punta cresciuta nel Don Orione di Sleargius e poi approdato a Sinnai, in Eccellenza, prima del salto di categoria. Nella Serie D ha giocato nell'Italia San Marco, nel suo Selargius, nel Latina, nell'Atletico Cagliari e nella Villacidrese. Poi l'esperienza col Quartu 2000 in Eccellenza, e ancora Biella, Decimomannu, Muravera e Atletico Elmas. Ora lo aspetta la Promozione con il Samassi sulla cui panchina siede Nunzio Falco. un progetto serio che ha convinto Paolo a scendere di categoria. L'ex capocannoniere dello scorso campionato di Promozione ha puntato su piludu proprio per le sue caratteristiche tecniche.
Paolo, partiamo dallo scorso campionato: a noi di diario risultano ben 21 reti segnate: sei stato lì fino all’ultimo a giocarti il titolo contro Ibba, Sanna, Marras e il centrocampista Matteo Tedde
«Sì, le reti sono 21: da attaccante mi ha fatto molto piacere stare in vetta per molte giornate, e sono molto soddisfatto sia delle 21 reti, sia del campionato che ha disputato l'Atletico, siamo quasi arrivati ai Play off con delle difficoltà societarie non indifferenti»
Di questi 21 gol ne hai realizzati 12 su azione, 3 su calcio di e altri 6 sugli sviluppi di calci da fermo. Sono quasi la metà del totale realizzato dall’Altetico Elmas…
«È vero, ho fatto quasi la metà dei gol dell'Atletico. Anche se sembra una frase fatta vorrei dire che per questo risultato devo davvero ringraziare tutti i miei compagni che mi hanno messo tantissime volte nelle condizioni di far gol. E poi bisogna aggiungere che giocare con una squadra allenata da Sergio Fadda è facile: è talmente bravo che la squadra è sempre messa bene in campo e quindi ti permette di esprimerti al meglio»
Sei un attaccante che segna in diversi modi… Hai qualche rammarico per qualche rete sbagliata o per qualche portiere che non sei riuscito a trafiggere?
«Per quanto riguarda il rammarico, un attaccante penso che non finisca mai un'annata senza averne, quindi non ne ho uno, ma almeno una decina....»
Pensi che per un attaccante il fatto di lottare per il titolo di capocannoniere possa essere utile alla squadra intera, o può essere un elemento di distrazione per il giocatore?
«Nel mio caso lottare per il titolo di capocannoniere non è sicuramente motivo di distrazione. Penso di aver raggiunto quell'esperienza giusta che mi dà tranquillità in tutte le partite e gli allenamenti»
I tuoi obiettivi per l’anno prossimo? Prima dell’acquisto di Massimiliano Farrugia si è parlato di un contatto tra te e il Progetto Sant’Elia…
«Per l'anno prossimo il mio obiettivo è quello di fare bene con il Samassi. All'inizio devo dire che ero molto scettico, non volevo scendere di categoria; poi il progetto si è rivelato molto interessante e allora ho deciso di accettare questa sfida e provare a vincere il campionato. Per quanto riguarda il Progetto Sant'Elia non ho mai ricevuto una chiamata da parte loro»
Hai molta esperienza in serie D e in Eccellenza. Cosa cambia per un attaccante tra un campionato e l’altro?
«La differenza tra campionati è tantissima, io ho avuto la fortuna di fare tanti gol anche in Serie D, ma posso garantire che è molto più difficile rispetto all'Eccellenza. O almeno lo era, perché quando giocavo io non c'era la regola ridicola dei 4 fuoriquota. Il problema in qualsiasi campionato è che quando fai sempre gol i tuoi avversari prestano maggiore attenzione a te, e quindi è più dura»
Con Christian Ibba in Serie D, chi vedi come il probabile capocannoniere di Eccellenza dell’anno prossimo?
«Per il prossimo capocannoniere dell'Eccellenza non saprei farti nessun nome ora, anche perché per quest'anno devo pensare a lottare con i bomber della Promozione»
Riccardo Plaisant