Colpi esterni per Andromeda e Orrolese; la Monteponi ringrazia Tiddia
Pari a reti bianche tra Sant'Elena e Villacidrese, il Cortoghiana passa a Gonnosfanadiga, l'Idolo si riprende la vetta
Nuovo cambio della guardia in testa alla classifica, con il Sant'Elena che in casa non riesce ad andare oltre lo 0 a 0 iniziale nel confronto con la Villacidrese, in uno dei match più attesi della giornata, e lascia così via libera all'Idolo, che riconquista il primo posto grazie allo 0 a 2 rifilato a domicilio al Villamassargia. Semaforo rosso anche per il Gonnosfanadiga, che viene raggiunto sul secondo gradino del podio dal sempre più sorprendente Cortoghiana: i ragazzi di mister Marco Farci si impongono di misura, per 3 a 2, e continuano a sognare in grande. Domenica decisamente positiva anche per l'Andromeda, che infligge al Tortolì la quarta sconfitta stagionale in campionato, con annesse tre sberle; pari spettacolo, con ben sei reti in totale, tra Sigma e Budddusò; buon punto anche per il Tonara, che impatta nel match in esterna contro il Selargius. Continua intanto la risalita della Monteponi Iglesias di mister Agus, che piega nel finale la resistenza del Seulo. Cade ancora, di fronte al proprio pubblico, l'Arborea, nello scontro salvezza contro l'Orrolese, che mette così le mani sul suo secondo successo.
Tutte le luci erano puntate sul big-match tra il lanciatissimo Sant'Elena e la quotatissima Villacidrese ma le tante attese della vigilia sono state, in parte, disattese, perchè il confronto non regala nessuna rete, per il più classico degli 0 a 0. Buona, comunque, la prova dei locali, che si esprimono con intraprendenza e discreta verve e si affidano, in avanti, soprattutto alle accelerazioni di Mboup, ma Pisano e soci chiudono bene ogni varco e resistono agli attacchi avversari: gli ospiti, tra le altre cose, devono fare a meno di Palmas e Cirronis, fermi ai box per infortunio, e di Festa, squalificato. La Villacidrese costruisce un'ottima occasione in avvio, con Piras che chiama al miracolo Palumbo, il quale si salva con un intervento di piede, in equilibrio precario. Allo scadere della prima frazione, Mboup trova il tempo per calciare verso la porta difesa da Pisano, la sua conclusione sembra vincente ma la palla sbatte clamorosamente sul palo. Nella ripresa il copione non cambia: i padroni di casa tengono il pallino del gioco in mano e cercano la chiave per sbloccare il confronto: ci provano Mulas, ma la sua mira non è delle migliori, e il solito Mboup, che però si deve accontentare del secondo legno di giornata. La Vilalcidrese si difende con ordine e nel finale sfiora addirittura il colpo grosso: Lilliu conquista una palla interessante, poi calcia in porta, dalla distanza, ma la sfera si perde sul fondo per una questione di centimetri.
Chi approfitta del mezzo passo falso dei bianco-verdi di Ravastini è sicuramente l'Idolo di mister Mario Masia, che manda in scena il quinto successo stagionale in casa di una delle formazioni più in salute dell'intero girone, il Villamassargia di mister Titti Podda, che è costretto a sventolare bandiera bianca dopo tre vittorie di fila. Il confronto, che si gioca sul neutro di Siliqua a causa dell'indisponibilità del “Comunale” di Villamassargia, vede le due squadre affrontarsi a viso aperto: gli ogliastrini si affacciano subito in avanti con l'intraprendente Jammeh, murato a dovere dalla retroguardia avversaria, sull'altro fronte ci prova Achenza, per due volte, ma il centrocampista non riesce a sorprendere l'attento Salis; i ragazzi di Piras chiudono la prima frazione in avanti con Cocco e Fanelli, ma Pilleri dice no. L'ultima occasione parte dai piedi di Jammeh, ma la sua conclusione non inquadra la porta. Nella ripresa le emozioni non mancano: Achenza innesca Melis che si libera bene per il tiro ma Salis intercetta la conclusione e salva i suoi. Poi è il turno di Staffa, che su punizione regala più di un brivido a Pilleri, palla fuori di un soffio e il punteggio non cambia. A quindici dalla fine, però, l'episodio che decide la sfida: Caredda spedisce un siluro verso il neo entrato Murgia che non trattiene, sulla sfera si avventa come un falco il solito Bonicelli che da pochi passi non può sbagliare. Il Villamassargia accusa il colpo e nel finale subisce anche il secondo gol, con Bonicelli che si procura e trasforma un calcio di rigore. Idolo di nuovo in testa alla classifica con 18 punti.
Il Gonnosfanadiga si presenta per il confronto con il temibilissimo Cortoghiana con il primo posto in classifica da difendere, ma a far festa, al termine dei 90', saranno proprio gli ospiti, che grazie al 3 a 2 maturato nell'arco della gara agganciano il secondo posto, a quota 17 punti, in compagnia proprio dei ragazzi di Incani. La partita è avvincente sin dalle prime battute, con numerose occasioni da una parte e dall'altra. I padroni di casa partono benissimo: occasione di Deidda che però scarica la sua conclusione sopra a Galizia; replica del Cortoghiana con il missile lanciato da Lenzu, Aramu si rifugia in angolo. Al 18', il Cortoghiana sfonda: Lenzu, tra i migliori in campo, conquista un calcio di punizione interessante, Bove pennella al centro dell'area per Cro che di testa infila la palla all'angolo, dove Aramu non può arrivare.
A dieci dal riposo il Cortoghiana cala il raddoppio: Salis sfonda sulla destra, palla per Foddi che appoggia bene per Lenzu che di prima intenzione colpisce la palla con l'esterno destro e non lascia scampo ad Aramu. Gli ospiti controllano bene il match e ad inizio ripresa passano ancora: Marco Foddi semina il panico nella difesa avversaria, la sfera termina dalle parti di Carrus che, appostato sul secondo palo, non sbaglia. Il Gonnos, colpito nell'orgoglio, reagisce: calcio d'angolo battuto magistralmente da Figus e Di Antonio si fa trovare pronto per il gol che riapre il confronto. Il Cortoghiana si abbottona bene dietro e cerca di pungere in contropiede, per poco Pinna non confeziona il 4 a 1, ma a segnare sono ancora i padroni di casa, allo scadere, ancora con Di Antonio, con un perentorio stacco di testa, ma per la rimonta non c'è più tempo.
Continua la vera e propria maledizione per il Tortolì che in casa continua a faticare più del previsto: va male, in questo senso, anche il match contro l'Andromeda, con i giallo-neri che si impongono con un sonoro 3 a 0 e grazie al quarto successo stagionale si affacciano nei quartieri alti della classifica. Eppure il pomeriggio sembra promettere bene per gli ogliastrini, che dopo appena 10' sfiorano il gol del vantaggio con Anedda, ma la sua conclusione sfiora il palo e poi si perde sul fondo. Va decisamente meglio agli ospiti, con Asunis che pesca dal cilindro una bellissima conclusione di prima intenzione su cui Ruggiu non può nulla. Il Tortolì cerca di reagire con Orrù e Anedda, ma senza esiti apprezzabili; nella ripresa i ritmi di gioco si abbassano: Navarrete cerca di invertire l'inerzia del match ma Contu para senza problemi. Alla mezz'ora, l'Andromeda passa ancora: Anedda viene fermato con le cattive al limite dell'area, lo stesso si incarica della battuta della punizione e fa centro. Allo scadere, Demuro si procura e trasforma brillantemente un calcio da fermo che chiude definitivamente i giochi; nell'occasione, Pendin rimedia un cartellino rosso.
Succede veramente di tutto, con ben sei reti in totale, nella vera e propria battaglia tra la Sigma di mister Madau e il Buddusò: un punto a testa dunque, con le due compagini sempre staccate in classifica di una sola lunghezza. La gara si infiamma sin dalle prime battute: passano appena 3' e il solito Limbardi, che continua a mantenere un rendimento mostruoso, batte Canu con una precisissima rasoiata. La Sigma continua a spingere e al 20' trova il secondo gol di giornata: Baldussi mette in area, direttamente da calcio piazzato, una palla velenosissima che Farci intercetta e manda alle spalle di Canu. Il Buddusò però non molla e allo scadere della prima frazione accorcia il divario con il guizzo di bomber Canu. Nella ripresa, il Buddusò rimette definitivamente tutto in equilibrio, grazie al calcio di rigore trasformato da Simone Mura. Alla mezz'ora, ancora Limbardi grandissimo protagonista della gara, con una punizione capolavoro che vale per il 3 a 2. Sembra fatta per i cagliaritani, ma ad un minuto dal triplice fischio una conclusione velenosissima dalla distanza di Ziri inganna Sanna che non riesce ad intervenire efficacemente sulla traiettoria e gli ospiti acciuffano il definitivo pari.
Pari e patta, ma per 1 a 1, anche nel confronto tra il Selargius e il Tonara: i padroni di casa riacciuffano, per i capelli, una gara che sembrava ormai persa, beffando i rosso-neri che ormai pregustavano già il quarto successo in stagione, ed invece il campo ha dato un altro verdetto. Gli ospiti si propongono, sin dalle prime battute, con buona personalità e grande solidità, ma Ambu e soci non corrono comunque particolari rischi. Alla mezz'ora il punteggio si sblocca: assist di Ferraro per Noli che in scivolata si fa trovare pronto per l'appuntamento con il gol del vantaggio. La gara scorre via senza particolari sussulti: nella ripresa Ghiani non riesce a scoccare il colpo per il raddoppio. Alla mezz'ora Ewere, ben assistito da Orgiu, batte a colpo sicuro ma Tore sventa la minaccia con una parata d'istinto. Il Selargius chiude all'attacco: allo scadere Orgiu conquista un calcio di rigore: Melis si incarica della battuta ma perde il duello con Tore, ma il direttore di gara fa ripetere l'esecuzione; al secondo tentativo Melis riesce a spiazzare il portiere avversario. All'ultimo secondo dei sette minuti di recupero, Ambu salva i suoi con un miracolo su un tiro di Ferraro.
Continua la risalita in classifica della Monteponi Iglesias, che in casa riesce ad avere la meglio su un ostico Seulo, che ha il merito di tenere ottimamente il campo per tutto l'arco della gara contro una squadra in salute: grazie ai tre punti, i rosso-blu salgono a quota 12, a sei lunghezze dal vertice. La gara è frizzante e decisamente equilibrata sin dall'avvio: dopo 7' Placentino conclude da buona posizione ma senza inquadrare la porta; la Monteponi cerca di proporsi con incisività in avanti, ma il punteggio non si schioda. Nella ripresa i padroni di casa prendono in mano il pallino del gioco e aumentano notevolmente la pressione dalle parti di Onnis. Il gol però arriva solo negli ultimi minuti: il giovanissimo Tiddia lascia partire dal limite dell'area una conclusione a giro che brucia Onnis e regala un successo pesantissimo ai suoi. Vittoria dedicata a Mariano Scanu, tra i più stretti collaboratori di mister Agus, che negli scorsi giorni ha accusato dei problemi di salute.
Domenica positivissima anche per l'Orrolese, che si prende i tre punti dal match in casa dell'Arborea, inchiodata all'ultimo posto in classifica dopo il quinto ko stagionale, con mister Firinu e soci che non riescono ancora a reagire e a lasciarsi alle spalle un momento veramente difficile. Vantaggio dei bianco-rossi al 34', con Michel Medda, di testa. Ad inizio ripresa però l'Arborea impatta: assist al bacio di Ginesu e Atzeni, di piatto, non può sbagliare. A dieci dal novantesimo però, gli ospiti passano nuovamente in avanti: ci pensa Farru a capitalizzare al massimo un'azione confusa in area di rigore avversaria. L'Orrolese vola così al quartultimo posto in classifica, a quota 9.
Davide Onnis