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Pari in rimonta per il Vecchio Borgo, vittorie pesantissime per Sant'Elena e Andromeda

Picciau, Falciani e Congiu regalano all'Arbus il primato in classifica; il Carloforte stoppa il La Palma, San Marco di nuovo in corsa

Non possiamo di certo dire che la lotta al vertice sia avara di colpi di scena: l'ottava giornata di ritorno regala l'ennesimo pieno di emozioni, con l'Arbus che schizza in solitaria in vetta grazie al 3 a 1 rifilato a domicilio nel derby contro il Gonnosfanadiga, con i ragazzi di Agus che riescono a sfruttare al massimo il mezzo passo falso casalingo del La Palma, che non va oltre il pari per 0 a 0 contro il Carloforte. Ritorna alla vittoria, la prima per mister Pani, anche la San Marco, che non poteva sbagliare, e di fatto non sbaglia, nel quasi testa coda di giornata contro il Quartu 2000, superato agevolmente con un netto 3 a 0. Battuta d'arresto invece per l'Arborea, che rimedia il secondo ko nella seconda parte di stagione nella sfida con il Selargius. Continua a splendere il sereno invece in casa del Carbonia, che si fa bello grazie al poker rifilato al Barisardo. In ottica salvezza, pesano, e tanto, il pari del Vecchio Borgo strappato contro l'Idolo e i successi di Sant'Elena e Andromeda, con il Siliqua di Corsini che ora non può davvero più sbagliare, ad una sola lunghezza dalla zona play-out.

Fabio Toro in settimana era stato piuttosto chiaro in proposito: per l'Arbus la trasferta di Gonnos non sarebbe stata sicuramente una passeggiata, primo perchè i padroni di casa sono a caccia di punti salvezza, e secondo perchè l'organico dei bianco-verdi è comunque sia competitivo. La partita in effetti, conferma sin dalle prime battute le sensazioni dell'estremo difensore: dopo appena 18' Aru corregge in rete l'ottimo assist di Tomasi e sblocca il punteggio in favore dei locali. Partita tutta in salita dunque per i granata, con i locali per poco non raddoppiano, sempre con Aru, ma Toro ci mette una pezza, l'ennesima, e si riconferma pedina fondamentale nello scacchiere tattico di mister Agus. Poco prima della mezz'ora però, Picciau ripristina gli equilibri, grazie alla grandissima intuizione di Paulis, che innesca la progressione del compagno, bravo poi a superare Galliano con freddezza e lucidità. L'Arbus guadagna metri e si affaccia in avanti con Congiu e Porcu, ma ci pensa il solito Falciani, ancora a segno, a siglare il punto del sorpasso, dagli undici metri. Nella ripresa però, il Gonnosfanadiga dimostra di voler ancora dire la sua: Tomasi mette i brividi a Toro con un siluro dal limite che fa tremare la traversa; break degli ospiti sull'asse Paulis, tra i migliori, e Lilliu, ma la combinazione non da i frutti sperati per una questione di centimetri. Poi è il turno di Floris, che non impensierisce però il portiere di casa. La partita vive di continui ribaltamenti di fronte: da una punizione calciata da Aru nasce una buona opportunità per Costorella, che chiama in causa Toro. Il Gonnosfanadiga tiene botta, l'Arbus fa un po' di fatica a presentarsi con costanza in avanti, ma allo scadere trova il colpo che chiude di fatto il discorso e mette al sicuro il bottino, pesantissimo: ennesima incursione di Congiu che si conquista il secondo calcio di rigore della giornata, dal dischetto Falciani concede la battuta all'ex Samassi che insacca per il 3-1. I granata ora possono lavorare con tutta serenità in vista del prossimo big-match in programma, al rientro dalla sosta, con il La Palma.


Il divario di due lunghezze tra le due squadre potrebbe avvantaggiare, anche e solo a livello tattico, l'Arbus, con i ragazzi di Madau che invece vorranno, e dovranno, ripartire forte per non perdere ulteriore terreno, dopo lo 0 a 0 rimediato ieri contro il Carloforte. Lazzaro e soci, che alla luce dei sette punti di ritardo nei confronti della zona play-off sono tagliati, almeno per il momento, fuori dai giochi, rappresentano però in un certo senso l'autentica mina vagante del torneo, in grado di strappare punti su ogni campo, proprio come successo ieri con i cagliaritani. Il La Palma interrompe dunque la propria striscia di vittorie consecutive, al cospetto di una difesa arcigna ed attenta, che resiste ai tentativi dei vari Ligas, Baldussi, Sarigu, che peccano del pizzico di precisione necessaria al momento della conclusione. Nella ripresa gli ospiti avanzano il proprio baricentro e iniziano a pungere: Bodano va vicinissimo al punto del vantaggio, evitato in extremis soltanto da un grande intervento di Nepitella. Il Carloforte mette la museruola all'avversario e continua a difendersi con la concentrazione al massimo: Baldussi ci prova da fuori, con Grosso che pasticcia un po' ma si salva. Il La Palma tenta il tutto per tutto nel tentativo di sbloccare l'incontro: sale in cattedra Ligas con una bella percussione sulla fascia che culmina in una potente battuta verso la porta difesa da Grosso, il portiere respinge di istinto e poi si ripete in maniera strepitosa sul tentativo di ribattuta, davvero pericoloso, di Sarigu. Il finale di gara è tutto in favore degli ospiti: Lazzaro semina il panico nella difesa avversaria per ben due volte, l'ultimissima occasione del match capita sui piedi di bomber Sanna che per poco non serve la più classica delle docce gelate agli avversari.
Riparte, di slancio, la San Marco Assemini, dopo il cambio in panchina e il conseguente arrivo di mister Pani: l'avventura del neo tecnico inizia dunque nel migliore dei modi, con il netto 3 a 0 che i leoni mettono in piedi nel confronto con il Quartu 2000. Tre punti pesantissimi, sia per il morale che per la classifica, con l'aggancio al secondo posto e la vetta nel mirino, con il confronto diretto all'orizzonte che potrebbe aprire le porte per l'ennesimo, clamoroso ribaltone. I padroni di casa partono fortissimo, con il turbo inserito e il duo formato da Farci e Fanni che sembra ispiratissimo già dalle prime battute; ci provano anche Pilleri e Cordeddu, ma a sbloccare la sfida ci pensa Fanni, che pesca dal cilindro un'autentica perla dalla distanza e non lascia scampo a Mainas. Due minuti più tardi Fanni si riprende la scena, e gli applausi: Cordeddu mette in mezzo un ottimo pallone, l'attaccante si coordina da campione e conclude in acrobazia per una rete da urlo. Il Quartu 2000 accusa il colpo: la reazione arriva alla mezz'ora, con Mammarella che però non riesce a superare l'attento Daddi. Non va meglio, poco dopo, a Pichiri, murato da Tosi. Poco prima del riposo però, i padroni di casa chiudono definitivamente il discorso: sugli sviluppi di un corner battuto da Pilleri si avventa Farci che non sbaglia. Nella ripresa succede poco, a parte una conclusione per gli ospiti con Meloni e le due espulsioni rimediate da Serra e Tosi; la San Marco nonostante la doppia inferiorità numerica mantiene la calma e va addirittura vicinissima al quarto gol con Pilleri, che si deve però accontentare di una traversa.

Battuta d'arresto invece per l'Arborea, che torna a casa a mani vuote dalla trasferta di Selargius: locali al secondo successo di fila, ma superare i giallo-blu di Firinu non è mai impresa facile, e gli ospiti lo confermano nei primi 25' quando si fanno vivi, con pericolosità, dalle parti di Dessalvi con Paolo e Marco Atzeni, e poi con Lasi. Il gol di Marco Atzeni legittima la buona prestazione offerta da Carta e soci sino a quel momento, ma Pandori è bravissimo a rimettere tutte le cose al posto giusto per i suoi, siglando il pareggio poco dopo. Nella ripresa arriva il sorpasso dei selargini, con una ficcante ripartenza finalizzata nel migliore dei modi da Porceddu. La partita si accende ad intermittenza: Sanna sciupa la palla buona per il nuovo pareggio, dall'altra parte Stefano Mura non riesce a chiuderla in due occasioni, ma il punteggio non cambia più.
Splende il sereno in casa del Carbonia, che continua a navigare in acque tranquille e si può concentrare con il morale al massimo in vista della sfida di ritorno valida per la Coppa Italia: il 4 a 0 maturato nel neutro di Villaperuccio nel confronto con il Barisardo è il dato più attendibile che conferma il buon momento vissuto dai minerari allenati da Marongiu, che passano al primo affondo: incursione di Sireus, la palla schizza sui piedi di Mameli che calcia verso l'angolo più lontano e non perdona Cotza. La reazione del Barisardo è piuttosto sterile, così il Carbonia può continuare a spingere a caccia del raddoppio con Cosa, che chiama in causa Cotza, bravo a rifugiarsi in angolo. Poco prima della mezz'ora, Loi cala il bis su bell'invito in profondità di Sireus, dribbling sul portiere e appoggio comodo in rete.
Il Barisardo riemerge ad inizio del secondo tempo con il tentativo di Boi, ma Bove non concede praticamente nulla; chi trova invece la via del gol è ancora il Carbonia con i suoi giovani talenti: Marreddu inventa, Mastino sferra il diagonale vincente. Il Barisardo tenta il tutto per tutto per siglare il punto della bandiera: ci prova Mameli ma la difesa di casa si conferma un muro invalicabile; sul rapidissimo capovolgimento di fronte Cogotti insacca per il definitivo poker.

In chiave salvezza, spicca il sontuoso 4 a 1 del Sant'Elena di Piras contro il Seulo: bianco-verdi lanciatissimi verso la luce in fondo al tunnel, che dall'alto dei 24 punti in classifica non è più un miraggio. Il Seulo si dimostra squadra ostica, nonostante non abbia più moltissimo da chiedere al campionato: ci prova subito bomber Boi, ma la sua mira non è delle migliori; va decisamente meglio al Sant'Elena, che passa con Mboup, dopo l'ottimo lavoro di Perinozzi. Gli ospiti non ci stanno e replicano con Tocco, su calcio da fermo, e con Concu, che ribadisce in rete una corta respinta di Aramu. Tutto da rifare dunque per il Sant'Elena, che alla mezz'ora rischia grosso sull'incursione di Tocco, ma Aramu sbroglia la matassa con sicurezza. Nella ripresa il Sant'Elena cambia marcia e mette a segno il sorpasso grazie al calcio di rigore trasformato dal solito Perinozzi; lo stesso si ripete alla mezz'ora, con una conclusione da applausi, di prima intenzione, su assist di Abachisti. Il Seulo rimane in dieci uomini, espulso Tocco, così i locali non devono fare altro che completare l'opera: ci pensa Mboup, che mette la ciliegina su una torta dolcissima.
Termina in parità, con il punteggio di 2 a 2, il confronto tra l'Idolo e il Vecchio Borgo Sant'Elia: per come si erano messe le cose, un punto che soddisfa maggiormente gli ospiti, che hanno messo in piedi una rimonta da applausi, ma le due compagini in campo in pratica si sono prese un tempo a ciascuno, per un risultato sostanzialmente giusto. Vantaggio dei locali al 25' con Pusceddu, che con un perentorio stacco di testa beffa il pacchetto arretrato dei cagliaritani. Il Vecchio Borgo replica poco dopo con una punizione di Pibiri che si infrange sul palo. Scampato il pericolo, Boi cala il raddoppio con un guizzo velenosissimo che brucia la difesa avversaria, Berosi è costretto ad arrendersi. La partita sembra ben indirizzata in favore degli arzanesi, ma nella ripresa Floris riapre i giochi con un'autentica prodezza: azione caparbia sulla fascia e tiro imprendibile che termina in fondo al sacco alle spalle di Salis. Il Vecchio Borgo completa l'opera poco dopo, con la rete di Casula, di testa. Gli ospiti a quel punto sentono il profumo del sorpasso: Floris da pochi passi si arrende di fronte al miracolo di Salis, che respinge d'istinto la conclusione dell'avversario. Nel finale, locali di nuovo pericolosi in avanti con Pusceddu, ma il punteggio non cambia più.
L'Andromeda ritorna a sorridere dopo tre ko di fila e un digiuno di vittorie che durava ormai da sei turni, l'ultima infatti risaliva alla prima di ritorno, con il colpo grosso rifilato alla San Marco; morale diverso in casa Siliqua, che non riesce nell'impresa di replicare la bella prova fornita contro il Sant'Elena e rimedia il ko numero 12 in stagione: la classifica preoccupa un po', con le inseguitrici dirette lontane solo una lunghezza e la zona calda ormai ad un passo. Prima occasione interessante per gli ospiti con Atzeni, su calcio da fermo; replica dei giallo-neri con Erriu; è il preludio al vantaggio dei locali, che passano con Demuro, su assist dello stesso Erriu. Al Siliqua però bastano appena otto minuti per pervenire al pareggio con Amorati, che capitalizza al massimo una piccola sbavatura di Cardia. Nella ripresa, si registra il botta e risposta tra Olla e Amorati; la sfida si risolve soltanto nel finale, con Cirina che gira in rete il bell'assist di Massa. A quel puntop i ragazzi di Desogus non devono fare altro che difendere il preziosissimo vantaggio.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A