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Serie D
Il difensore: «E con la Torres non ci difenderemo»

Pinna ha fatto l'en-plein col Budoni: «Gol dell'ex, il primo con l'Arzachena e pure decisivo, il massimo»

Primo gol con la maglia dell’Arzachena, quello decisivo, in un derby e contro la tua ex squadra. Per Luigi Pinna una giornata da incorniciare, l’1-0 al Budoni a 9’ dal termine porta la sua firma: «Quando pensi al massimo in una partita non può essere che quello che ho vissuto domenica». Il difensore degli smeraldini non accompagna la prodezza con parole al veleno: «Sono rimasto legato al Budoni e ai miei ex compagni, ho esultato per istinto e perché lo trovo giusto specie per un difensore come me che ha poche possibilità di far gol in carriera. Poi era il primo da un anno e mezzo che sono ad Arzachena».

 

Un gol che rinsalda il legame coi colori smeraldini

«Io sto benissimo ad Arzachena così come i miei compagni, l’estate scorsa ho rifiutato diverse offerte e penso di aver fatto la scelta giusta anche perché sono il vice-capitano. Qui si può fare calcio in modo sereno e allenarsi in un campo in erba naturale, poi la società non ci fa mancare niente benché questo sia un periodo di crisi generale che, a cascata, ha colpito anche i club di calcio specie in Sardegna»

Una grande soddisfazione personale ma anche di squadra perché allontanate i playout

«Certamente, era importante tornare subito alla vittoria dopo il ko di Anzio, ora abbiamo 5 punti di vantaggio sulla sestultima ma non dobbiamo abbassare la guardia perché, in un campionato così livellato, appena fai dei passi falsi ti ritrovi nuovamente giù in classifica»

E ora vi aspetta un altro derby in casa della capolista Torres

«Sarà difficilissimo uscire indenni dal Vanni Sanna, hanno sempre vinto tranne in una occasione. Vorranno fare bottino pieno perché ci credono nella vittoria del campionato ma noi non li aspetteremo chiusi dietro ma giocheremo a viso aperto»

Contro i rossoblù iniziate un trittico di gare importante

«Dopo Sassari, riceviamo la visita della Turris e poi andiamo in casa della vice-capolista Palestrina. Se pensiamo di difenderci non faremo alcun punto, all’andata contro Budoni, Torres e Turris raccogliemmo tre ko di fila che ci riportarono in zona retrocessione. Dovremo giocare in modo spavaldo»

Come d’altronde chiede il mister Raffaele Cerbone

«Sì è vero, nessuno finora ci ha mai messo sotto, dobbiamo semmai migliorare nella gestione di alcune fasi del match dove gli avversari hanno il pallino del gioco, spesso siamo passati in vantaggio e poi raggiunti per mancanza di cattiveria e malizia. Errori che non dobbiamo ripetere contro la Torres»

I sassaresi hanno tanti giocatori bravi e d’esperienza, uno di questi è Angheleddu ex colonna dell’Arzachena

«Marcello è un amico e un grande giocatore, ha enormi potenzialità. Come qualità tecnica è sprecato per la serie D, è ambidestro ed è forte di testa, ha fisicità ed è polivalente, lui può ricoprire benissimo tutti i ruoli del centrocampo e si fa valere anche in difesa. Anche alla Torres sta dimostrando di essere un leader, spero sia in giornata-no o, perlomeno, di poterlo limitare»

L’Arzachena ha dato l’impressione di valere una classifica migliore del nono posto

«Ci manca qualche punto di sicuro, siamo stati penalizzati dai troppi infortuni e dalle tante espulsioni, una decina, alcune delle quali mi sono sembrate eccessive»

Tecnico e dirigenti si sono lamentati a più riprese del trattamento “particolare” che ricevete, ma c’è un problema arbitri per l’Arzachena

«Credo e spero di no sebbene ci siano fatti ricorrenti che ti lasciano perplessi. Non ci spieghiamo questi arbitraggi contro visto che non ci reputiamo giocatori scorretti né la società ha avuto mai dei comportamenti anticipatici verso la classe arbitrale. Giocare in inferiorità numerica, contro squadre molto attrezzate, poi le paghi in termini di punti. L’emblema è stata la gara contro l’Ostiamare ma continuiamo a pensare che sia frutto solo di episodi»

Sul tema infortuni, invece, è quasi impossibile vedere insieme i due bomber Figos e Cappai

«Una maledizione, sembra che il destino ci metta sempre lo zampino. Domenica Figos e Cappai rigiocavamo insieme dopo tante partite e Alessio è stato costretto ad uscire subito per uno scontro di gioco ma ci sono ancora tante gare da disputare nelle quali possono dimostrare tutto il loro valore»

Tu che conosci bene Cappai raccontaci la sua esplosione

«Non mi stupisce il suo rendimento, a Villacidro in serie D a 17 anni fece 7 reti poi ci siamo persi di vista e rincontrati in serie C qualche anno dopo sempre con la Villacidrese, gli infortuni non gli hanno mai permesso di giocare con continuità così come gli è capitato in questa stagione, ora ha trovato un equilibrio fisico e mentale e sta dimostrando il suo enorme valore. Figos non lo scopro io e se aggiungiamo anche Mastinu un attacco così ce l’hanno in pochi. Speriamo siano al massimo da qui alla fine del campionato e sarà dura per tutte le difese avversarie»

Invece mister Cerbone è cambiato dopo che averlo avuto a Budoni?

«Un po’ sì come è normale che sia, ha fatto altra esperienza allenando l’Olbia. Ora chiede che i difensori giochino sempre la palla, muovendola rapidamente da un lato all’altro e coinvolgendo anche il portiere, è un po’ rischioso perché non siamo in serie A ma quando lanci la palla in avanti le possibilità di averla ancora tu sono del cinquanta per cento»

A volte vi schiera tre dietro altrimenti uno tra Pinna, Rossi e Palazzo sta in panchina

«La difesa a tre non è una novità perché mister Cerbone la fece anche a Budoni, quando siamo a quattro uno dei tre centrali non gioca ma non è un problema. La concorrenza da noi, non solo in difesa, è un fatto positivo perché ti porta a dare il massimo in ogni allenamento e dà più scelta all’allenatore, poi si sa che nell’arco di un campionato c’è spazio per tutti»

Un altro tecnico che conosci bene per averlo avuto a Villacidro è Bernardo Mereu appena rientrato sulla panchina del Sant’Elia

«Sono contento che sia di nuovo in pista anche se non me l’aspettavo che accettasse la chiamata in questa fase del campionato, l’anno scorso potè almeno fare un po’ di mercato e aveva un cannoniere come Virdis. Spero per lui e per il Sant’Elia che possano ripetere il miracolo dello scorso anno quando vinsero i playoff perché per la salvezza diretta la vedo dura, dovrebbero marciare a ritmo delle squadre di testa. Il mister è bravo ed è un grande motivatore e sa tirar fuori il massimo da ogni giocatore»

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Sardegna
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Girone G
Intervista