Il portiere: «Alghero, orgoglio della Sardegna»
Pippo Zani gonfia il petto: «Fieri d'esser primi»
«Siamo fieri di essere primi, e di rappresentare la Sardegna in giro per l’Italia. Ci additano spesso come i cattivi di turno, ci criticano per questo. Ma in campo spesso subiamo molti più falli di quanti ne facciamo, e fuori veniamo insultati solo perché siamo sardi. Non è sempre così ma capita non di rado, c’è una sorta di razzismo nei confronti di noi sardi. E dico noi pur essendo bergamasco perché amo questa terra che mi ha dato tanto nella vita e nella mia carriera. L’unica cosa che conta però, fortunatamente, è la parola del campo. Ed è sul campo che abbiamo costruito i nostri 25 punti».
Pippo Zani da dodici anni è una bandiera del calcio sardo. Torres, Tempio, Alghero sono le tappe di una carriera che dura e durerà a lungo. C’era lui ieri fra i pali della porta giallorossa, trafitto da una velenosa parabola di Barbieri ma presente, forte di carattere, voglia ed esperienza, che ne fanno un gran portiere, ed un grande uomo. In un team che per ammissione dello stesso tecnico Ninni Corda non ha titolari e riserve ma solo giocatori capaci di giocarsi di volta in volta il posto, Zani fa da chioccia al giovane Aresti.
L’influenza ha stoppato l’estremo difensore prodotto del vivaio del Cagliari, ed allora ecco Zani rispondere presente all’appello. Nessun dualismo: «Aresti è un ragazzo dalle grandi possibilità che penso e spero avrà un futuro importante nel calcio. Io sono un vecchietto – lo dice sorridendo e mettendolo fra virgolette – che però ha ancora una voglia matta di giocare ed allenarsi con i suoi compagni, di dar loro una mano, di essere utile alla squadra».
Ieri è arrivato solo un punto, i due che mancano «ce li prenderemo a San Giusto nel prossimo turno. La Valenzana ha giocato a viso aperto, è un team aggressivo molto simile a noi per approccio al match. Il mister ci aveva avvisato che sarebbe stata dura – chiude Pippo Zani – Nell’intervallo però ci siamo parlati e ritrovati nella forza del nostro gruppo. Tornati in campo, la reazione ha prodotto il pareggio, abbiamo preso un punto, ma siamo ancora primi».