Possibili incidenti tra tifoserie, Castiadas-Torres a porte chiuse. A rischio anche le altre gare interne dei sarrabesi

Non solo i tifosi della Torres ma anche quelli del Castiadas non potranno assistere al derby di domenica pomeriggio in programma a "La Annunziata" e valido per la 11esima giornata del campionato di serie D girone G. Questo è quanto ha stabilito oggi il Prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, e ratificato con il comunicato odierno dalla Lega Nazionale Dilettanti che mette la gara tra sarrabesi e sassaresi nell'elenco di quelle da disputare a porte chiuse in base all'Ordinanza della Prefettura di Cagliari n. 73038 del 13/11/2015.

Una prescrizione molto più grave di quella adottata per la gara dello scorso 20 settembre quando si giocò, sempre nel Sarrabus, Muravera-Torres con il "solo" divieto di vendita dei tagliandi ai residenti della provincia di Sassari. E se quasi due mesi fa nella nota diffusa dalla Prefettura di Cagliari si motivava la decisione "in considerazione dell’elevato rischio incidenti attesa la nota e storica rivalità tra la tifoseria sassarese e quella della provincia di Cagliari" per la gara di domenica si fa riferimento al fatto che, "in base alla nota n. 9704 del 10/11/2015 con la quale il Questore di Cagliari (Filippo Dispienza, ndr) segnala l'opportunità di valutare l'adozione di misure a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica", la disputa della gara in assenza di spettatori è stata decisa perché "persiste un rapporto di storica rivalità tra le tifoserie delle due compagini sportive, spesso sfociate in episodi di violenza ed intemperanza". L'ultimo precedente tra Castiadas e Torres risale al 4 settembre del 2011, 2ª giornata del campionato di Eccellenza, vinta 3-2 dai sarrabesi con reti tutte nel primo tempo di Piccarreta (allenatore-giocatore) e doppietta di Dessena mentre per i sassaresi segnarono Pippia e Idda. Si trattava della prima trasferta della squadra di Giorico per la quale fu prescritto il divieto di andare in trasferta ai tifosi sassaresi. L'unico e altro precedente risale al 13 dicembre 2009 in un Castiadas-Torres terminato 0-0 nella stagione in cui i biancoverdi sempre allenati da Piccarreta ottennero la promozione in serie D arrivando fino alla finale nazionale playoff.

Nella gara appena citata non ci fu alcuna intemperanza tra le tifoserie mentre un precedente di un certo rilievo nel Sarrabus si ebbe per la partita Muravera-Torres del 29 agosto 2010, 1ª giornata del campionato di Eccellenza. Il match fu sospeso all'86', quando i padroni di casa conducevano 1-0 grazie alla rete di Oliveira al 28', per le intemperanze dei tifosi sassaresi all'indirizzo dell'assistente di gara posto sotto la tribuna occupata dai supporters rossoblù perché, come venne scritto nel comunicato n°9 del 09/09/2010 "al 41' del 2°tempo, l'assistente veniva investito, oltre che dal lancio dei soliti sputi, bottiglie e lattine anche da quello di un imprecisato recipiente contenente orina, che lo raggiungeva al capo cagionandogli forte bruciore agli occhi e conati di vomito". Oltre alla sanzione sportiva della perdita della gara col risultato di 0-3, il Giudice Sportivo inflisse alla Torres la sanzione dell'obbligo di disputare tre delle gare successive al Vanni Sanna a porte chiuse. In virtù di questo precedente e del fatto che ormai si vieta sempre ai tifosi sassaresi ogni trasferta nel Campidano per la storica rivalità tra Torres e Cagliari fu deciso due mesi fa che Muravera-Torres si giocasse senza la tifoseria rossoblù al seguito ma con quella di casa presente. Non si spiega, allora, perché per Castiadas-Torres sia stato emesso un decreto di far svolgere il match a porte chiuse. 

Cosa ha funzionato per la gara Muravera-Torres che invece non ha funzionato per la gara di domenica? Il presidente del Muravera Giampaolo Aresu ricorda: «Due mesi fa avemmo diversi incontri con la Questura di Cagliari e l'amministrazione comunale, il vice-Questore Caruso fece pure un sopralluogo nel nostro impianto alla presenza mia e del sindaco Falchi. Si decise che la gara si sarebbe giocata senza i tifosi ospiti ma con la presenza dei nostri». Nel leggere l'Ordinanza della Prefettura si intravvede un problema per il Castiadas nello svolgere anche in futuro le gare in casa al di là che l'avversario di turno si chiami Torres oppure no. Oltre al primo punto nel quale si è fatto riferimento alla storica rivalità tra tifoserie, si scrive che "il campo sportivo di Castiadas non consente, per le attuali condizioni strutturali, una adeguata separazione delle opposte tifoserie, con prefigurabili profili di rischio per le condizioni di sicurezza pubblica durante lo svolgimento dell'incontro". Al terzo punto, infine, si legge che "non risulta ancora completato l'iter di cui all'art 80 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) con conseguente rilascio della licenza ai sensi dell'art 68 del medesimo Testo Unico". Per l'applicazione del citato articolo 80 sono istituite le Commissioni di Vigilanza che rilasciano l'agibilità nel caso in cui l'impianto sia completamente a norma secondo quanto previsto dal Regolamento degli Impianti Sportivi del Dipartimento Interregionale. La Lega Nazionale Dilettanti concede una deroga alle società provenienti dal campionato di Eccellenza dopo che viene presentato un progetto sui lavori di adeguamento dell'impianto approvato dalla Commissione di Vigilanza che poi, a lavori conclusi, concederà l'agibilità. «Il campo di Muravera - continua Aresu - ha la deroga concessa dalla Lnd fino a dicembre, abbiamo presentato da tempo il progetto dei lavori, già iniziati, da fare per mettere a norma l'impianto. Le gare interne, perciò, si svolgono su autorizzazione firmata dal Sindaco sotto la responsabilità che cade sulla nostra società che ha l'obbligo di mettere uno steward ogni 50 tifosi». Il Lanusei, invece, è già oltre. «Abbiamo completato tutti i lavori di adeguamento del Lixius - dice il direttore generale Alessandro Asoni - e abbiamo l'agibilità della Commissione di Vigilanza. Siamo completamente a norma per far disputare le gare interne di serie D».