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Sono consentite soltanto in zona gialla e all’aperto

Pubblicato il Protocollo con le indicazioni per la ripresa di allenamenti e attività di squadra dilettantistiche e giovanili

La FIGC ha pubblicato il Protocollo con le indicazioni generali per la ripresa delle sessioni di allenamento collettivo e delle attività sportive di squadra, di base e agonistiche (tornei e campionati), dilettantistiche e giovanili (ivi compresi il Beach Soccer, il Calcio a Cinque, il Calcio Paralimpico e Sperimentale), non regolamentate dai protocolli che disciplinano le competizioni di preminente interesse nazionale, finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica di COVID-19.

Alla luce di quanto precede e stante la necessità di continuare a garantire il rispetto di tutte le disposizioni idonee al contenimento della diffusione del virus Sars-Cov2 è stato predisposto un Protocollo, che pur nelle più ampie possibilità di svolgimento delle attività, mantiene fermo quanto già predisposto in precedenza, con riferimento a:

1) Autocertificazione (come per la popolazione generale);

2) Certificato d’idoneità medico-sportiva agonistica/non agonistica (obbligatorio e specifico dei tesserati);

3) Rispetto rigoroso delle norme igienico-sanitarie di prevenzione da parte delle Società Sportive, adeguatamente informate/formate e sottoposte a controlli da parte della FIGC/SGS/LND;

4) Attività di informazione/formazione nell’ambito delle Società Sportive ad opera di educatori sportivi, dirigenti, tecnici, medici e genitori nei confronti degli atleti, al fine di migliorarne
costantemente i livelli di coscienza dei rischi connessi alla trasmissione delle malattie infettive e in particolare della SARS-CoV-2. Grande attenzione sarà data alla corretta attuazione delle norme di prevenzione primaria/secondaria anche fuori dal “campo di gioco”, a difesa, salvaguardia e valorizzazione del bene primario, rappresentato dalla loro attività sportiva.

A tali disposizioni si aggiungono le procedure integrative riguardanti lo screening e il controllo tramite test per l’individuazione del virus SARS-CoV-2 nei calciatori/calciatrici che svolgono attività riconosciuta di preminente interesse nazionale dalla Federazione o a carattere nazionale o nell’ambito delle rappresentative e selezioni territoriali nelle fasi a carattere nazionale (si vedano, a questo proposito, i rispettivi Protocolli sanitari disponibili sul sito www.figc.it) e/o su base volontaria in relazione anche alle necessità ed evidenze rappresentate dalla evoluzione della situazione epidemiologica nelle singole regioni.

Tali procedure sono specifiche per le diverse tipologie di attività organizzate a carattere nazionale o di preminente interesse nazionale. Si ricorda, in proposito, che in riferimento ai test per l’individuazione del virus SARS-CpV-2 la Commissione Medico Scientifica Federale (CMSF) ha ritenuto ragionevole e affidabile, in aderenza alle recenti acquisizioni e procedure validate, utilizzare per la ricerca del virus SARS-CoV-2, in alternativa ai Test molecolari PCR (comunque indispensabili quali test di conferma), i Test antigenici “quantitativi o semiquantitativi” in chemiluminescenza/fluorescenza, da effettuarsi entro le 48/72 ore antecedenti la disputa della gara/attività. 

 

► FINALITÀ DEL PROTOCOLLO E DESTINATARI

Il Protocollo intende fornire indicazioni tecnico-organizzative e sanitarie per la ripresa delle sessioni di allenamento collettivo, delle attività sportive di squadra, di base ed agonistiche dei calciatori/calciatrici che disputano attività dilettantistica e giovanile non regolamentata dai protocolli che disciplinano le competizioni di preminente interesse nazionale (disponibili sul sito www.figc.it), senza alcun assembramento al di fuori del campo di gioco e in campo, compatibilmente con i regolamenti sportivi, nel rispetto dei principi fondamentali e delle norme igieniche generali e di distanziamento sociale emanate dal Governo in relazione all’emergenza epidemiologica. Esso vuole essere anche fonte di informazione e formazione al fine di ridurre, per quanto possibile, il rischio di contagio/trasmissione del virus SARS-CoV-2, tanto per la salute individuale che per quella pubblica, compatibilmente con lo svolgimento delle attività specifiche del calcio.

Si precisa che, ai fini del presente documento, sono definiti allenamenti collettivi e competizioni ufficiali le attività pratiche destinate esclusivamente agli atleti regolarmente tesserati per la società che organizza l’attività sotto la propria diretta responsabilità. Le Società possono altresì organizzare eventi e competizioni relativamente all’attività di base ed agonistica nel pieno rispetto delle norme e dei regolamenti federali. Al riguardo, si ricorda che il soggetto formalmente responsabile per tutti gli adempimenti normativi è il legale rappresentante della società sportiva.

Il Protocollo si rivolge a:

• le Società Sportive affiliate alla FIGC che svolgono attività di base (promozionale, ludica, didattica) ed agonistica a livello dilettantistico e giovanile che gestiscono e utilizzano impianti e strutture sportive all’aperto;

• gli Operatori Sportivi (atleti, allenatori, istruttori, arbitri, dirigenti, medici e altri collaboratori);

• i Gestori degli impianti sportivi sedi di gare e allenamenti;

• i Gestori dei Centri di allenamento federale e sede di raduni di squadre nazionali e rappresentative;

• i genitori o tutori legali degli atleti minori e gli accompagnatori di atleti disabili.

Si raccomanda quindi la massima diffusione e condivisione dei contenuti attraverso gli strumenti a disposizione. Modifiche e/o integrazioni al Protocollo potranno essere apportate all’esito dell’eventuale aggiornamento dell’attuale quadro normativo di riferimento (ivi comprese le delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo Sport).

 

► RESPONSABILITA’ E SOLIDARIETA’

La FIGC confida sul senso di responsabilità di tutti i dirigenti delle Associazioni/Società Sportive, allenatori, atleti e genitori, che dovranno attenersi scrupolosamente alle linee guida del Protocollo nella consapevolezza che il comportamento di ognuno può incidere sulla diffusione dell'infezione da SARS-CoV-2.

La FIGC non assume alcuna responsabilità per eventuali infezioni da SARS-CoV-2 contratte durante gli allenamenti o le gare. Raccomanda a tutte le persone appartenenti a categorie con maggior rischio correlate al contagio di non partecipare ancora agli allenamenti o di parteciparvi solo dopo aver consultato il proprio medico e, in ogni caso, di rispettare le direttive previste dagli specifici protocolli emanati dal Governo.


► ADEMPIMENTI PRECEDENTI L’INIZIO DELLE ATTIVITÀ

La struttura (impianto sportivo), gli ambienti, gli spazi. Al fine di prevenire e ridurre il rischio di contagio è necessario procedere preventivamente ad un’analisi della struttura sportiva, degli spazi e degli ambienti che verranno utilizzati per lo svolgimento degli allenamenti, delle gare e delle attività collaterali. Il distanziamento sociale deve sempre essere garantito e deve essere minimizzata la possibilità di compresenza di più soggetti nello stesso ambiente, ovviamente al di fuori del campo di gioco, tenuto conto del vigente divieto di assembramenti. È consigliato individuare un soggetto formato ed esperto in materia di prevenzione e protezione per la verifica dei puntuali adempimenti di legge in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e per la revisione della disposizione degli spazi, arredi, attrezzature, percorsi, cartellonistica informativa relativi all’impianto sportivo, con l’obiettivo di:

• mantenere quanto già predisposto in merito alla circolazione interna delle persone tenuto conto delle caratteristiche della struttura con nuovi percorsi e flussi di spostamento, verificandone la fattibilità e l’idoneità;

• differenziare, dove possibile, i punti di ingresso e punti di uscita della struttura;

• effettuare la misurazione della temperatura corporea a tutti coloro che accedono all’impianto, ad ogni accesso. A coloro che hanno una temperatura superiore a 37,5°C l’accesso non sarà consentito e dovranno consultare il proprio medico. L’accesso all’impianto sportivo (sede di allenamento e - in prospettiva - delle partite) potrà avvenire solo in assenza di segni/sintomi (es. febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione/perdita di gusto e olfatto) per un periodo precedente l’attività di almeno 3 giorni. Il registro dei presenti nella sede degli allenamenti e - in prospettiva - delle partite (calciatori, staff tecnico, dirigenti, medici, fisioterapisti, etc.) dovrà essere mantenuto per almeno 14 giorni, nel rispetto della normativa su acquisizione e conservazione dei dati sensibili personali;

• valutare le misure tese a minimizzare la possibile compresenza di più soggetti nello stesso ambiente (ovviamente escluso il campo di gioco durante l’allenamento/le gare);

• valutare l’eventuale installazione di barriere “anti-respiro” nelle zone ove il personale fosse costretto a svolgere le proprie attività senza poter attuare il distanziamento interpersonale.

È opportuno comunque individuare un Referente esperto di misure di prevenzione da contagio di SARSCoV-2, al quale gli operatori sportivi della Società possano rivolgersi (fatti salvi gli obblighi previsti dal D. Legislativo 81/2008 e successive modificazioni e interpretazioni). Inoltre, è necessario individuare preventivamente gli Operatori Sportivi addetti al controllo della corretta implementazione delle contromisure da porre in atto, sia ordinarie che di emergenza.

Lo svolgimento di attività sportiva anche di squadra e di contatto è possibile soltanto in zona gialla e all’aperto. Restano pertanto escluse da questa possibilità le attività svolte in ambienti chiusi e le attività svolte nelle zone arancioni e rosse per le quali possono essere applicate le disposizioni precedenti riguardanti lo svolgimento di attività in forma individuale. Resta interdetto ai gruppi squadra e loro eventuali accompagnatori l’utilizzo degli spogliatoi in occasione delle attività, fatta salva la specifica regolamentazione riguardante le competizioni di livello agonistico riconosciute di preminente interesse nazionale (reperibile al sito www.figc.it).

Al momento e fino al 1° giugno e salvo diverse disposizioni, non è consentita la presenza di pubblico presso gli impianti sportivi sede delle attività. A partire da tale data, la presenza di pubblico sarà comunque consentita soltanto per gli eventi e le competizioni di livello agonistico riconosciuti di interesse nazionale. Ferme restando le nuove previsioni introdotte dal Decreto-legge n.52 del 21 aprile 2021 elencate in apertura del documento, continuano ad essere per il resto valide le disposizioni del Protocollo attuativo FIGC del 10 agosto 2020 che si riportano di seguito.

♦ ♦ Materiali e dotazioni

È sempre obbligatorio informare tutti gli Operatori Sportivi delle modalità di utilizzo degli ambienti e dei locali con affissione di cartellonistica dedicata (comprensibile anche per gli atleti e tesserati di altra nazionalità). Dovranno essere divulgati presso gli Operatori Sportivi tutti i materiali informativi per una corretta espletazione delle pratiche di prevenzione individuali (corretto lavaggio delle mani, corretto utilizzo deiDPI, etc. (vedasi info-grafiche allegate). Dovranno essere installati presso la struttura “dispenser” di gel igienizzanti in numero tale da agevolare
la frequente igienizzazione delle mani per tutti gli Operatori Sportivi. Dovranno essere disponibili presso la struttura, al fine di adoperarli in caso di necessità, guanti monouso, mascherine ed appositi sacchetti per il relativo smaltimento che dovrà avvenire utilizzando appositi contenitori messi a disposizione presso l’impianto.
La Società dovrà disporre di almeno un termometro a infrarossi per la rilevazione a distanza della temperatura corporea (la misura della temperatura corporea dovrà essere fatta a tutti coloro che accedono all’impianto, ad ogni accesso), e di sostanze igienizzanti quali detergenti, ipoclorito di sodio 0,1%, oppure con alcool etilico al 70-75% per la pulizia e la sanificazione di ambienti e strumenti utilizzati.

♦ ♦ Pulizia e sanificazione

Nelle aree geografiche a maggiore endemia o negli impianti sportivi in cui si sono registrati casi sospetti di COVID- 19, in aggiunta alle normali attività di pulizia e igienizzazione è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della richiamata circolare del Ministero della Salute N. 5443 del 22 febbraio 2020.
Per pulizia s’intende la detersione con soluzione di acqua e detergente. Per sanificazione s’intende l’insieme dei procedimenti ed operazioni atti ad igienizzare determinati ambienti e mezzi mediante l’attività di pulizia e di disinfezione attraverso l’utilizzo di apposite soluzioni disinfettanti.

Si raccomanda la definizione di un piano di pulizia e la periodica igienizzazione di tutti gli ambienti (aree comuni, servizi igienici, spogliatoi, etc.) e di tutte le superfici utilizzati per lo svolgimento dell’allenamento, ivi incluse le zone di passaggio e con particolare attenzione alle superfici toccate più di frequente (maniglie, porte, etc.).
Tutti gli strumenti a qualsiasi titolo utilizzati nel corso della seduta di allenamento dovranno essere igienizzati all’inizio, al termine e se necessario anche durante la stessa.

 

► PERSONE

♦ ♦ Svolgimento delle mansioni

Laddove possibile dovrà essere incentivato lo svolgimento delle mansioni da remoto. L’acquisizione della documentazione salvo assoluta impossibilità dovrà avvenire per via telematica, limitando l’utilizzo del formato cartaceo e lo scambio di documenti. Potranno essere acquisiti con queste modalità tutti i documenti necessari alla ripresa degli allenamenti e delle gare.

♦ ♦ Il Tecnico sportivo responsabile

La direzione delle attività sportive (siano esse allenamenti o eventi o attività sportive di base o agonistiche) dovrà essere affidata ad un Tecnico responsabile in possesso, qualora richieste dai Regolamenti Federali, delle necessarie abilitazioni previste dal Settore Tecnico con iscrizione al relativo albo.
Al fine di consentire il corretto svolgimento delle attività di allenamento/gara potrà essere impiegato il  numero di tecnici ritenuto necessario, garantendo tuttavia la distanza interpersonale dagli atleti con opportuno uso della mascherina.

♦ ♦ Il Medico e/o il Delegato per l’attuazione del Protocollo

Il Medico competente, ove nominato, deve collaborare con il gestore del sito sportivo/rappresentante dell’organizzazione sportiva (Società sportiva) nella attuazione delle misure di prevenzione e protezione previste dalle Linee Guida e dai Protocolli applicativi di riferimento. Nei casi in cui l'Associazione/Società Sportiva non abbia incaricato un Medico competente o un Medico Sociale dovrà, in ogni caso, attenersi al presente Protocollo incaricando una persona di riferimento (Tecnico Responsabile, Dirigente) per il rispetto e il controllo delle misure attuative (Delegato per l’attuazione del Protocollo, di seguito DAP) il quale dovrà comunque operare in collaborazione con un proprio Medico di riferimento.

Il Medico competente o il Medico Sociale o il DAP, in collaborazione con il Medico di riferimento, dovrà:

• acquisire e verificare le autocertificazioni necessarie (vedasi modello allegato al presente protocollo che tutti gli Operatori Sportivi (tecnici, collaboratori, atleti, arbitri) che accedono alla struttura avranno l’obbligo di compilare e consegnare prima della ripresa delle attività o comunque prima dell’accesso all’impianto;

• visionare, analizzare, verificare ed eventualmente acquisire tutti i certificati per l’attività sportiva (agonistica e non) degli Operatori Sportivi;

• mantenere il registro delle presenze (calciatori, staff tecnico, dirigenti, medici, fisioterapisti, etc.) nella sede degli allenamenti e - in prospettiva - delle partite;

• collaborare anche con il Gestore del sito sportivo/rappresentante dell’organizzazione sportiva ed eventualmente con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione del rischio, alla predisposizione delle misure di tutela della salute degli operatori sportivi, alla formazione e all’informazione degli stessi.

Pur non essendo obbligatoria la costante presenza del Medico durante lo svolgimento delle attività sportive, è necessario che un Medico di riferimento sia sempre raggiungibile in caso di necessità. Quest’ultimo deve essere costantemente aggiornato per quanto di competenza e si deve far carico degli adempimenti necessari.

♦ ♦ Controllo degli Operatori Sportivi al fine del loro impiego/partecipazione

A tutti gli Operatori Sportivi (tecnici, giocatori, arbitri, dirigenti, etc.) sarà fornita un’apposita nota informativa con le indicazioni essenziali. In particolare, l’informativa riguarderà:

• l'obbligo di rimanere presso il proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37,5°) o altri sintomi influenzali (tosse, difficoltà respiratoria, etc.) mettendone al corrente il proprio Medico di medicina generale e ove nominato il Medico competente o il Medico Sociale della Società che organizza l’attività;

• l'obbligo di comunicare eventuali contatti con persone positive al virus avuti nei 14 giorni precedenti, rimanendo presso il proprio domicilio secondo le disposizioni dell'autorità sanitaria;

• la consapevolezza che l’accesso all’impianto non potrà essere consentito ai soggetti in quarantena;

• l'obbligo di avvisare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro/gestore del sito/rappresentante dell’organizzazione sportiva dell'insorgere di qualsiasi sintomo influenzale, successivamente all'ingresso nel sito sportivo durante l'espletamento della prestazione, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;

• l'adozione delle misure cautelative per accedere al sito sportivo e, in particolare, durante l'espletamento della prestazione: a) mantenere la distanza di sicurezza; b) rispettare il divieto di assembramento; c) osservare le regole di igiene delle mani; d) utilizzare adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) laddove indicati.

Dovrà inoltre essere verificato che tutti i calciatori/allenatori che prendono parte alle attività siano in possesso di Certificato Medico per l’attività sportiva, agonistica o non agonistica (a seconda dei casi) in corso di validità, in riferimento ai protocolli di legge e alle raccomandazioni della Federazione Medico Sportiva Italiana per le attività giovanili e dilettantistiche. Ove tali certificati risultino scaduti o mancanti, Il Presidente della Società Sportiva, anche per il tramite del Medico competente o del Medico Sociale o del DAP,  dovrà acquisire preventivamente i nuovi certificati.

La riammissione di Operatori Sportivi già risultati positivi all'infezione da COVID 19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la "avvenuta guarigione" rilasciata dal Dipartimento di Prevenzione territoriale di competenza; tale comunicazione andrà indirizzata direttamente al Presidente della Società Sportiva o indirettamente per il tramite del Medico sociale.

Qualora sulla base dell’autocertificazione (vedi allegato Autocertificazione) sia attestata la presenza di pregressa infezione da SARS-COV-2, i calciatori/allenatori dovranno provvedere ad una nuova visita per il rilascio della certificazione di “idoneità sportiva a tornare a giocare” (“Return to Play”, RTP), ove richiesta, nel rispetto dei protocolli di legge e delle raccomandazioni della Federazione Medico Sportiva Italiana per le attività giovanili e dilettantistiche, anche se in possesso di un certificato in corso di validità. In assenza di tale certificazione RTP e ancor più qualora l’abituale certificato di idoneità agonistica/non agonistica non sia in corso di validità e non sia stato opportunamente rinnovato, non è consentito prendere parte
alle attività sportive di squadra, di base ed agonistiche.

Fermo restando quanto già previsto dalle specifiche normative governative in tema di spostamenti tra regioni diverse e dagli specifici protocolli in vigore per le attività riconosciute di interesse nazionale dalla Federazione, per l’accesso alle attività che prevedono uno spostamento tra regioni diverse (ivi incluse gare amichevoli e tornei organizzati da società) è fortemente raccomandata, prima dell’inizio di tale attività, l’effettuazione di Test antigenici rapidi per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e, in caso di positività, dei Test molecolari.

♦ ♦ Controllo sugli altri soggetti operanti nell’impianto sportivo

Qualsiasi persona non coinvolta nella pratica sportiva, ma impegnata a vario titolo in altre funzioni (a titolo esemplificativo segreteria, amministrazione, supporto alle squadre di manutenzione, controllo accessi, etc.), qualora debba svolgere la propria attività all’interno dell’impianto ha l’obbligo di indossare i DPI (mascherina e guanti) e di rimanere al proprio domicilio nel caso compaiano febbre (oltre 37.5°) e/o altri sintomi influenzali, para-influenzali o comunque sospetti.
Tali lavoratori/collaboratori che abbiano avuto una malattia confermata da SARS-COV-2 o contatti con  soggetti dichiarati positivi all’infezione non saranno ammessi al luogo di allenamento/gara se non dopo nulla osta del Medico Competente o del Medico Sociale o del Medico di Base. Tutto ciò in accordo con le disposizioni inerenti alla tutela della salute nei luoghi di lavoro nel rispetto delle disposizioni di sanità pubblica riferite ad ogni singolo caso.

♦ ♦ Formazione preliminare

Prima della ripresa delle attività dovranno essere fornite le necessarie informazioni atte a formare tutti gli Operatori Sportivi, possibilmente attraverso incontri di formazione in modalità online. I programmi formativi avranno come destinatari tutti i soggetti impegnati a qualsiasi titolo nella ripresa delle attività ivi inclusi gli atleti e le loro famiglie.
Lo scopo di tali momenti formativi è quello di fornire tutte le indicazioni necessarie al corretto svolgimento delle attività e al corretto utilizzo dei DPI e di altri materiali messi a disposizione nonché quello di illustrare i comportamenti individuali da tenere per limitare il rischio di contagio. Qualora non fosse possibile organizzare tali programmi formativi o nel caso in cui i soggetti interessati dovessero essere del tutto impossibilitati a prendere parte ai momenti formativi è comunque necessario, come già specificato, fornire le informazioni e le istruzioni utili.

♦ ♦ Ingresso fornitori

Qualora sia necessario l’accesso all’interno dell’impianto sportivo di fornitori/ospiti/soggetti esterni, dovranno essere individuate procedure di ingresso, transito e uscita con modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente nel luogo d’allenamento.

Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei mezzi stessi. Per le necessarie procedure di carico/scarico l’addetto deve rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro o meglio indossare guanti e mascherina. Per fornitori/ospiti/soggetti esterni occorre individuare servizi igienici dedicati prevedendo il divieto di utilizzo di quelli del personale che opera nel luogo d’allenamento/gara.

 

► SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÁ

♦ ♦ Disposizioni generali

L’accesso all’impianto sportivo dovrà essere limitato al minimo e sarà consentito ai soli Operatori Sportivi impegnati nell’allenamento (atleti, tecnici, arbitri, dirigenti, collaboratori). Eventuali accompagnatori non avranno accesso all’impianto. Le medesime disposizioni si applicano nel caso di gare che dovessero svolgersi in modalità “a porte chiuse”.

Per gestire correttamente il check-in dei calciatori/calciatrici, degli altri Operatori Sportivi, degli addetti all’evento e, ove previsto, del pubblico, e l’espletamento di tutte le procedure di ammissione, dovranno essere individuati uno o più punti di accoglienza. L’individuazione di tale punto/i dovrà garantire il distanziamento sociale di almeno 1 metro in caso di contemporanea presenza di più soggetti (se ciò non è possibile occorre prevedere anche barriere fisiche di separazione)

Il Medico competente o il Medico Sociale o, in loro mancanza, il DAP (o uno dei suoi collaboratori adeguatamente formato) prima che sia consentito l’accesso di qualsiasi Operatore Sportivo dovrà:

• verificare che sia stata acquisita l’autocertificazione (vedasi modello allegato al presente protocollo) debitamente compilata e sottoscritta, e consegnata all’ingresso nell’impianto sportivo;

• prendere nota delle presenze (in entrata e successivamente in uscita). Tali informazioni dovranno essere costantemente aggiornate e trasmesse al Medico competente o al Medico Sociale ove incaricato, per opportuna conoscenza e, in caso di acquisizione da parte di persona diversa, al DAP. L’ingresso presso l’impianto sportivo non sarà consentito in caso di rilevamento di temperatura corporea superiore a 37,5° o di presenza di sintomi.

Nel caso un soggetto all’interno dell’impianto sportivo dovesse manifestare sintomi evidenti di contagio
da SARS- CoV-2, è necessario:

• provvedere al suo isolamento in un locale dedicato in attesa dell’intervento dei sanitari per l’espletamento delle procedure di soccorso e di sanità pubblica;

• richiedere l’assistenza immediata di un Medico;

• eseguire un’indagine epidemiologica per l’identificazione delle persone con cui il soggetto è entrato in contatto;

• pianificare una pulizia profonda e sanificazione dell’area d’isolamento dopo il suo utilizzo.

Tutta la documentazione e le informazioni raccolte dovranno essere trattate nel rispetto della vigente normativa in tema di Privacy e trattamento dei dati personali. La documentazione dovrà essere conservata secondo le tempistiche previste dalle linee guida ministeriali. In caso di diagnosi accertata di SARS-CoV-2, è necessario avvertire immediatamente l’ASL di competenza che adotterà le procedure e i provvedimenti necessari.

♦ ♦ Isolamento e Quarantena

La Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 contiene le indicazioni che riguardano la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena, in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, delle indicazioni provenienti da alcuni organismi internazionali (OMS ed ECDC) e del parere formulato dal Comitato Tecnico Scientifico l'11 ottobre 2020.

La circolare chiarisce quanto segue:

• l’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.

• La quarantena, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.

♦ ♦ Casi positivi asintomatici

Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).

♦ ♦ Casi positivi sintomatici

Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).

♦ ♦ Casi positivi a lungo termine

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario
delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).

♦ ♦ Contatti stretti asintomatici

I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare: un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno. Nella circolare si raccomanda altresì di:

• eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;

• prevedere accessi al test differenziati per i bambini;

• non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di  caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità;

• promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.

Ciascun Operatore Sportivo (tecnico, atleta, arbitro, collaboratore) che prenda parte alle attività dovrà essere munito di:

• appositi DPI (guanti monouso e mascherina da utilizzare sempre qualora non sia possibile mantenere un adeguato distanziamento sociale);

• gel igienizzante;

• bottiglia d’acqua/borraccia personale che dovrà essere utilizzata dal singolo soggetto, chiusa e riposta in apposito zaino/sacca;

• scarpe da utilizzare soltanto nel corso della seduta di allenamento o della gara e da indossare prima dell’inizio e cambiare al termine della stessa.

Tutti gli oggetti personali adoperati nel corso della seduta, al termine dell’utilizzo, dovranno essere sempre riposti in un apposito zaino/sacca personale e successivamente igienizzati.

♦ ♦ Mezzi di trasporto

Per quanto riguarda i mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere l’impianto sportivo si fa riferimento alla normativa vigente in caso di utilizzo di auto privata. In caso di impiego di mezzi quali bus, minivan, ecc. da parte della società sportiva dovranno essere rispettati tutti gli adempimenti relativi all’utilizzo e all’igienizzazione.

♦ ♦ Attività coinvolgenti minori o disabili con accompagnatori

I genitori o familiari o tutor di minorenni devono compilare il modello di autocertificazione e sottoscriverlo. Possono accedere all’impianto sportivo esclusivamente i minorenni con autocertificazione, mentre i genitori o familiari o tutor dei minorenni devono attendere al di fuori dell’impianto sportivo in aree specifiche determinate dalla Società Sportiva e rispettando le distanze di sicurezza. I genitori o familiari o tutor di tesserati con disabilità possono accedere all’impianto sportivo esclusivamente per favorirne l’ingresso. Possono attendere in prossimità delle zone indicate loro, anche in prossimità del campo rispettando le distanze di sicurezza solo se autorizzati dalla Società per specifico supporto all’attività.

♦ ♦ Gestione infortuni

Qualora dovesse verificarsi un evento traumatico nel corso della seduta di allenamento o della gara, o uno qualsiasi dei soggetti presenti all’interno dell’impianto dovesse necessitare di assistenza, dovranno essere osservate le seguenti disposizioni:

• le persone addette al primo soccorso sportivo (o aziendale, impianto) potranno avvicinarsi attuando le procedure previste, alla persona da soccorrere;

• il soggetto che interviene dovrà indossare mascherina e guanti e fornire gli stessi DPI al soggetto che necessita assistenza qualora questo ne sia privo nel momento in cui si verifica l’evento traumatico;

• tale soggetto (se si tratta di calciatore/calciatrice verificare preventivamente la possibilità di ripresa dell’allenamento/gara) se le condizioni lo permettono, dovrà essere accompagnato dal soccorritore in uno spazio destinato al primo soccorso per una più completa valutazione e l’eventuale trasporto presso il Pronto Soccorso;

• tutti gli altri presenti nell’impianto dovranno rispettare l’opportuno distanziamento.

In caso di trasporto presso il Pronto Soccorso, il Medico Competente qualora individuato, il Medico Sociale o il Medico di riferimento, se non presente presso la struttura, dovrà essere tempestivamente informato per permettere l’assistenza e il corretto monitoraggio.

♦ ♦ Indicazioni tecniche generali e specifiche

Le sedute di allenamento e le attività sportive di base ed agonistiche dovranno essere organizzate tenendo conto delle indicazioni seguenti:

• lo svolgimento di attività sportive, anche di squadra e di contatto, sono consentite soltanto in zona gialla e soltanto all’aperto, fatto salvo quanto regolamento dagli specifici protocolli riguardanti le competizioni di preminente interesse nazionale (reperibili sul sito www.figc.it);

• in palestra gli attrezzi devono essere igienizzati al termine delle attività, fermo restando che le attività delle palestre al chiuso sono consentite a partire dal 1° giugno 2021;

• Medici e Fisioterapisti, nell’attuazione della loro specifica attività, adotteranno le precauzioni universali della professione sotto la loro diretta responsabilità.

Le modalità relative allo svolgimento degli allenamenti saranno improntate alla gradualità e progressione, nel rispetto delle corrette metodologie di allenamento e dovranno tenere conto del lungo periodo di inattività degli atleti e dei risvolti fisiologici e psico-neuroendocrini della ripresa con attenta rimodulazione dei carichi di lavoro. Particolare attenzione deve essere rivolta alle problematiche dei calciatori in età evolutiva e in quelli di età matura. Non è consentito l’accesso agli spazi di gioco a soggetti diversi dai calciatori/calciatrici e dai tecnici che
conducono la seduta di allenamento o prendono parte alla gara o dagli arbitri eventualmente previsti per la direzione delle gare. Nel caso di gare, la presenza di dirigenti e altri Operatori Sportivi autorizzati ad accedere al recinto di gioco, compatibilmente con le vigenti norme federali, deve essere limitata al massimo. Ogni giocatore deve munirsi di una borraccia personale ad uso esclusivo e la stessa va chiusa dopo ogni utilizzo e riposta in apposito zaino/sacca che andrà posizionato ad almeno 2 metri dagli altri.

Il Tecnico Responsabile dovrà organizzare le attività sportive in modo da evitare per quanto possibile assembramenti non necessari. Tutti gli Operatori Sportivi devono avere sempre attenzione alle norme comportamentali e di igiene della persona, che ricordiamo:

• lavare frequentemente le mani utilizzando in alternativa gel igienizzanti. Prima, durante e alla fine della sessione di allenamento/gara l’igiene delle mani rappresenta una misura primaria ed efficace di prevenzione;

• indossare gli appositi DPI come da indicazioni e provvedimenti in essere;

• mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro quando non direttamente impegnati nell’attività sportiva. Il distanziamento interpersonale dovrà, comunque, essere osservato fra gli Operatori Sportivi, così come sarà sempre indicato indossare la mascherina (eccetto ovviamente per gli atleti impegnati negli allenamenti e partite);

• non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani (con attenzione particolare nel corso della seduta di allenamento);

• starnutire o tossire utilizzando fazzoletti monouso da smaltire subito dopo secondo le disposizioni, se non si ha a disposizione un fazzoletto starnutire nella piega interna del gomito;

• per soffiarsi il naso utilizzare un fazzoletto di carta, gettare il fazzoletto in apposito contenitore, e disinfettare le mani prima di rientrare in campo;

• smaltire mascherine guanti in modo corretto, sigillandoli e gettandoli negli appositi contenitori;

• prestare molta attenzione all’utilizzo di servizi igienici curando sempre l’igiene;

• non lasciare negli spazi comuni oggetti personali o indumenti ma ricordarsi di riporli sempre in appositi zaini/sacche igienizzando o lavando quanto adoperato;

• non effettuare lo scambio di oggetti personali all’interno dell’impianto sportivo, quali, a mero titolo esemplificativo, bicchieri, maglie da allenamento/gioco, borracce, telefoni, etc.

 

► ALTRE INDICAZIONI SPECIFICHE PER LO SVOLGIMENTO DELLE GARE

Per l’organizzazione e lo svolgimento delle gare (da intendersi come momenti di confronto che coinvolgono calciatori e calciatrici tesserati per società differenti) è necessario rispettare tutte le disposizioni indicate nel presente protocollo nonché tutte le disposizioni in vigore a livello nazionale e a livello locale che regolino la pratica sportiva ma anche gli spostamenti.
Le gare relative a sport di squadra e di contatto possono pertanto essere organizzate e svolte soltanto in zona gialla e soltanto all’aperto, non devono prevedere la presenza di pubblico e resta interdetto ai gruppi squadra e loro eventuali accompagnatori l’uso degli spogliatoi. Tali previsioni non riguardano le competizioni a carattere nazionale per le quali si applicano protocolli specifici (reperibili sul sito www.figc.it).
Devono altresì essere rispettate tutte le previsioni che riguardano l’accesso all’impianto (rilevazione della temperatura, autocertificazione, registro presenze, utilizzo dei PDI). L’accesso all’impianto è consentito ai soli operatori sportivi impegnati nella gara e deve comunque essere il più possibile limitato. Restano valide le indicazioni circa il distanziamento, l’utilizzo dei DPI e l’igienizzazione delle mani.
Sarà altresì necessario delineare le esigenze di permanenza per ogni gruppo di operatori presenti, avendo cura di analizzare la criticità dei luoghi e l’organizzazione spazio temporale degli accessi e delle attività, volte e minimizzare i rischi. Potrà essere altresì utile individuare un orario preciso ed un varco dedicato ad ogni gruppo al fine di ridurre gli assembramenti in ingresso.

La Società organizzatrice avrà tra l’altro il compito di:

• garantire che la configurazione dello Stadio/Impianto Sportivo sia conforme alle disposizioni in materia previste per la specifica tipologia di struttura, con particolare riguardo agli aspetti di sicurezza sanitaria e di prevenzione dei contagi (a titolo di esempio non esaustivo: suddivisione dei percorsi di accesso e di quelli di uscita; apertura dei locali strettamente necessari e chiusura degli spazi non utilizzati; pulizia e sanificazione degli ambienti; cartellonistica di informazione e di indirizzo dedicata; etc).

• Controllare l’accesso all’impianto di tutto il personale e fornire informazioni sulle misure e norme igieniche.

• Verificare costantemente lo stato di salute (interviste, misurazione della temperatura, etc) di tutti coloro che sono coinvolti nelle attività organizzative.

• Monitorare le misure igieniche di base (igiene delle mani, igiene per tosse e starnuti, distanza di sicurezza, ecc.) e controllare le norme igieniche in loco durante l'intero periodo di organizzazione dell’evento.

• Intervenire in caso di violazioni delle norme da parte di un soggetto in loco.

• Definire i DPI necessari per tutto il personale che opererà direttamente per la Società organizzatrice (tipologia di mascherina, distributore gel disinfettante, eventuali visiere, eventuali guanti, etc).

• Definire quali ambienti dovranno essere sanificati e quali solamente igienizzati, anche in relazione a regolamenti regionali.

La società che organizza la gara dovrà verificare, attraverso le figure competenti e incaricate (Medico/DAP o suo delegato) che siano state rispettate tutte le disposizioni delle vigenti normative e degli specifici protocolli in essere riferibili all’attività svolta. In modo particolare è necessario vigilare sulla corretta espletazione di tutte le procedure di accesso all’impianto (rilevazione temperatura, registro presenze, consegna autocertificazioni) da parte di tutti i soggetti dei gruppi/squadre che prendono parte all’attività.

♦ Processi organizzativi – Operations  

Prima di entrare nell’analisi dei processi che riguardano il giorno gara, si ritiene necessario richiamare ancora una volta il fatto che il numero di partecipanti dovrà essere contingentato il più possibile e che, in caso di movimentazioni per le trasferte, le stesse dovranno essere organizzate con modalità che rispettino le prescrizioni esistenti in materia di distanziamento e tracciamento dei contatti.
Sulla base di quanto definito nei principi generali e nella relativa metodologia, si illustrano ora le modalità di gestione delle operazioni nel giorno gara:

♦ ♦ Arrivo delle Squadre e degli Arbitri

• Arrivo allo Stadio/Impianto Sportivo in momenti differenti (es. Arbitri - 1:45h calcio di inizio; Squadra Ospite - 1:40h calcio di inizio; Squadra di casa - 1:30h calcio di inizio) ed in aree separate (laddove possibile).

• Implementazione di percorsi differenziati e distinti per l’accesso per garantire ampia separazione tra le persone autorizzate all’accesso nella zona.

♦ ♦ Pitch Recognition e Riscaldamento

• Adattare i tempi alle circostanze (ad esempio, inizio operazioni di pitch recognition 5 minuti dopo l’arrivo dell’ultima squadra e in maniera differenziata tra le due squadre).

• Adattare le attività alle circostanze.

• Ridurre al minimo gli assembramenti.

• Igienizzare gli strumenti e gli apparati.

• L’ingresso in campo dovrà essere previsto in momenti separati per evitare contemporanea occupazione del tunnel o dei corridoi.

♦ ♦ Ingresso in campo delle Squadre e degli Arbitri

• Nessun accompagnamento da parte di bambini.

• Nessuna mascotte.

• Nessuna foto di squadra.

• Nessuna cerimonia pre-gara con altre persone.

• Nessuna stretta di mano.

• Apposita modalità di schieramento congiunto delle Squadre che consenta il distanziamento.

♦ ♦ Area Tecnica/Bordo Campo

• Il lato delle panchine deve rimanere il più possibile "pulito" (eccezioni possibili: eventuali rappresentanti Procura Federale e/o FIGC, paramedici posizionati esternamente alle panchine).

• Rimodulazione - ove possibile - delle panchine, prevedendo la distribuzione alternata dei componenti (mantenere un posto vuoto tra un sedile occupato e l’altro) o disponendo gli occupanti su due file, mantenendo le distanze di sicurezza.

• Opzioni per espansione panchina riserve: in tribuna (se c'è accesso diretto al campo) o sedie/panchine aggiuntive per espandere le panchine normali; occupare se necessario parti della tribuna.

♦ ♦ Intervallo

• Mantenere le squadre in aree separate del terreno di gioco o dell’impianto sportivo (qualora vengano individuate aree diverse dal terreno di gioco) e controllare che venga rispettato il distanziamento e vengano indossati i DPI.

♦ ♦ Indicazioni specifiche per gli arbitri

• I kit e le distinte gara dovranno essere posizionate su un tavolino all’esterno.

• Per dialogare con gli ufficiali di gara, i calciatori/calciatrici dovranno rigorosamente rispettare la distanza sociale prevista (1,5 m).

• È raccomandato lo spostamento degli arbitri con mezzi privati o propri; per l’occasione, dovrà essere individuata un’area di parcheggio all’interno dello Stadio/Impianto Sportivo con un percorso diretto e indipendente per l’accesso all’area spogliatoi.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021