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Quartu 2000
L'ex tecnico: «Dispiace che i ragazzi rimangano fermi»

Quartu 2000, i giocatori restano sull'Aventino, capitan Zucca: «Senza mister Madau non c'è squadra, col suo esonero la società ha deciso di retrocedere»

Da Sa Cora all'Amiscora. Il Quartu 2000 quasi a ranghi completi si riunisce e si allena ma non lo fa nel suo terreno di gioco in vista della gara di domenica contro il Carbonia, bensì nel glorioso impianto che il Cagliari utilizzò per vincere lo scudetto, affittando uno dei campi in erba sintetica per il calcio a sette. Quindici giocatori tesserati col club biancoverde si sono perciò ritrovati con il "loro" tecnico Tonio Madau, esonerato domenica pomeriggio dopo la sconfitta in casa della Frassinetti. Una partitella di un'ora e poi una bevuta per chiudere la serata. Capitan Zucca e compagni proseguono così nella loro scelta di abbandonare non il tecnico bensì la società d'appartenenza in totale disaccordo con la decisione del presidente Ubaldo Onnis di mandar via l'allenatore. Una scelta non comune, probabilmente unica nel panorama calcistico sardo, una scelta che a volte vede le parti invertite, con i giocatori lasciati a casa dalla propria società perché improvvisamente finiscono i soldi e svaniscono le promesse dei rimborsi spese. Ma al Quartu 2000 chi gioca lo fa gratuitamente, dando un alto valore alla parola "spogliatoio", a quell'unione di intenti che porta la guida tecnica e i propri giocatori al punto di diventare una cosa unica. Una scelta, d'altro canto, che può non essere capita da chi vede la società libera di poter operare delle scelte ricollocando un esonero nella sfera della propria competenza e senza condizionamenti dei propri tesserati.

 

L'ex allenatore del Quartu 2000 Tonio Madau, in una intervista video, torna a parlare del proprio esonero e spiega il perché quasi la totalità del gruppo che ha guidato in queste 18 giornate di campionato si sia riunito a Cagliari per una gara di calcio a sette: «La vicinanza dei miei giocatori è stata la vittoria più importante di qualsiasi traguardo raggiunto in campionato, non penso sia una cosa usuale che i giocatori vadano via da una società che partecipa ad un campionato come la Promozione, vuol dire che ho lasciato ai ragazzi qualcosa di buono dal punto di vista umano. È brutto dire che sarei contento di questa situazione perché mi dispiace che i ragazzi rimangano fermi due mesi, giocare a calcio è la cosa più bella che ci sia, io lo faccio da tantissimi anni. Ma la colpa non è né mia né loro, se poi qualche ragazzo decidesse di riprendere a giocare per il Quartu 2000 ne sarei felice». 

 

L'ex capitano del Quartu 2000 Stefano Zucca, spiega il perché la quasi totalità dei giocatori abbia deciso di chiudere anticipatamente la stagione: «Con un po' di tristezza abbiamo fatto questa partitella ma era l'unica cosa che potevamo fare per stare assieme e distrarci da tutto il resto. L'esonero nel mondo del calcio ci può stare, nella nostra situazione ogni giocatore ha firmato per il Quartu 2000 sapendo che c'era allenatore Tonio Madau e non ci sarebbero stati rimborsi spese, vederci tutto d'un tratto senza la nostra guida per una partita, sebbene la più brutta della stagione. Non era una situazione irrimediabile, c'era un girone di ritorno da disputare giocando un buon calcio e a testa alta. Un esonero senza senso che è stato fatto, così mi ha detto il presidente, per salvare la categoria ma così il Quartu 2000 retrocede perché senza il mister non c'è la squadra».

In questo articolo
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2016/2017
Tags:
4 Ritorno
Girone A