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San Teodoro, Ibba ritrova il gol e il Sant'Elia: «Capocannoniere e serie D che annata, voglio segnare»
Il bomber: «Tatti ha polso, ci risolleveremo»

San Teodoro, Ibba ritrova il gol e il Sant'Elia: «Capocannoniere e serie D che annata, voglio segnare»

Il San Teodoro riparte. Chiusa la parentesi in panchina di Giovanni Pittalis con le dolorose dimissioni all'indomani del pareggio casalingo contro il Serramanna. il nuovo tecnico Tomaso Tatti ha esordito con una vittoria in Coppa Italia, nell'andata dei quarti di finale, in casa del Fertilia. Il primo ko stagionale dei giuliani porta la firma di Christian Ibba, l'attaccante dei viola che in Coppa ha sempre fatto gol: 3 partite e 4 gol. Domenica il 30enne bomber cagliaritano ritrova il Progetto Sant'Elia, la squadra che ha trascinato in serie D nel 2010-11 conquistando anche il titolo di capocannoniere con 23 gol.

Christian che ha dato alla squadra il nuovo tecnico Tatti?

«Ha fatto la rifinitura martedì curando la fase di non possesso palla più che quella d'attacco, ci ha disposto con un 4-4-2 confidando nella reazione della squadra che poi c'è stata. Avevamo più voglia di vincere perché dovevamo cambiare atteggiamento in campo, poi ha girato un po' a nostro favore la fortuna perché prima una mezza palla in area di rigore si trasformava in gol, col Fertilia una palla che poteva entrare in porta ha colpito la faccia del portiere Corsi»

Perché mister Pittalis ha dato le dimissioni?

«Ha voluto dare una scossa alla squadra. Per me è stato onesto e saggio e pochi avrebbero fatto un gesto simile, magari aspettando altre giornate visto che godeva della fiducia della società. Ha capito che non poteva darci dentro come avrebbe voluto ma credo anche che abbia pagato la sfortuna ad inizio stagione e poi coi risultati negativi è diventato tutto più difficile»

Il San Teodoro aveva ambizioni d'alta classifica, ora ha 4 punti in 5 gare. Dove può arrivare?

«In queste prime cinque giornate si è già capito che il campionato se lo giocheranno Nuorese e Porto Corallo, faranno corsa a sé. Noi, seppur in ritardo in classifica così come Muravera e Castiadas, possiamo arrivare dietro le due battistrada lottando insieme con altre squadre come Fertilia, Taloro, Alghero che ora sono avanti di qualche punto»

L'avventura in Gallura procede con alti e bassi in linea col rendimento della squadra, ora sei in risalita

«Sono partito bene in Coppa Italia dove ho sempre segnato mentre in campionato ho giocato 4 gare segnando 1 gol. Non ho avuto tante occasioni nelle ultime giornate ma l'obiettivo resta sempre fare gol per far vincere il San Teodoro e ora spero di bissare la rete di mercoledì contro il Fertilia anche domenica in casa del Sant'Elia»

Una gara che ti riporta in mente i bei ricordi di un campionato vinto più il titolo di capocannoniere

«È stato l'anno più bello della mia carriera. Avevo già vinto il campionato ma mai l'accoppiata. Feci 23 gol e credo di aver dato in bel contribuito alla conquista di una storica promozione in serie D. Per me è la prima volta che gioco contro il Sant'Elia da quando sono andato via, vero è che di quella squadra è rimasto solo Andrea Loi ma mi farà piacere tornare nel campo che mi ha regalato tante soddisfazioni nell'anno e mezzo in cui ho vestito la maglia biancoblù»

Quella squadra era allenata da Massimiliano Pani, l'anno dopo fece poche gare in serie D mentre la scorsa stagione e questa non ha trovato panchina

«Max al Sant'Elia ha dimostrato di essere un vincente, arrivò a campionato in corso al posto di Martinez e fece una striscia incredibile di risultati. Non eravamo i favoriti ma vincemmo con merito. Non capisco perché le società non pensino a lui, di sicuro non è un tecnico che scende a compromessi o che chiama per allenare»

Invece Tomaso Tatti che allenatore è tu che l'hai avuto al Tavolara?

«Per esperienza dico che chi ha fatto il calciatore ad alti livelli ha un qualcosa in più, è un allenatore che sa tenere bene il gruppo, che ascolta i giocatori ma, allo stesso tempo, ha polso e fa giocare chi merita senza guardare età o curriculum del giocatore»

Anche Pittalis ha giocato ad alti livelli

«Infatti Giovanni è molto preparato ma se non siamo partiti benissimo in campionato la colpa non è solo dell'allenatore, anzi al 70% è di noi giocatori che scendiamo in campo»

Ci si aspetta tanto da Ibba e Siazzu, come va l'intesa?

«Con Gianluca vado d'accordo, ci aiutiamo tanto in campo e speriamo di segnare tanto»

È uno che pretende tanto da se stesso e dai compagni. E ha anche quella dose di egoismo che contraddistingue i bomber

«È un vincente di carattere, non ci sta a perdere nemmeno a carte. Come tutti gli attaccanti vuole segnare sempre ma se il compagno è messo meglio lo serve. Poi ti rimprovera e magari da fuori può sembrare esagerato però ogni cosa che dice al compagno lo fa per migliorare le cose»

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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