«Ma dobbiamo voltare pagina, c'è la gara di Iglesias»
Sant'Elena, Agus non si dà pace: «Il ko col Carbonia? Abbiamo subito un danno incredibile»
Quando riavvolge il nastro della partita e, soprattutto, dopo aver rivesto i filmati della gara Nicola Agus fa ancora fatica a digerire la sconfitta per 3-2 del suo Sant'Elena nell'anticipo contro il Carbonia, maturata negli ultimi minuti in cui è successo di tutto: il gol del pari dei sulcitani segnato da Monteiro, in posizione di fuorigioco per il primo assistente che lo segnalava con la bandierina alzata e l'arbitro a convalidare ugualmente la rete. Si riprende dopo alcuni minuti di proteste e, coi padroni di casa più arrabbiati che lucidi, i biancoblù segnano il gol del sorpasso sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il match si chiude col gesto di stizza di Caboni, autore del momentaneo 2-1 dei biancoverdi, che scaglia la palla verso la panchina avversaria beccandosi il cartellino rosso.
Il tecnico Agus, a distanza di ventiquattr'ore, si sente forse peggio che nel dopogara: «Non ho dormito tutta la notte perché già ieri sera mi sono arrivati i filmati delle azioni sia del loro 1-1 e poi quello del 2-2. In quest'ultimo caso si vede quando parte la palla e i due giocatori del Carbonia sono in fuorigioco; la palla va sopra la testa di Agostinelli e lì dietro si infila Monteiro che segna coi miei difensori fermi vedendo la bandierina dell'assistente sollevata. L'arbitro convalida il gol e non parla con l'assistente, a noi ci dice che ha visto lui che non c'era fuorigioco. Quell'azione è un chiodo fisso. Non è possibile aver perso una gara del genere, io non ho mai parlato male degli arbitri, non è nella mia dialettica e, tra l'altro, l'arbitro Piras ha la mia stima. Ma il Sant'Elena ha subito un danno incredibile. Chi mi conosce sa con quale passione faccio l'allenatore ma ieri sono rimasto incredulo e svuotato».
Quando poi analizza la gara riconosce che «che il pareggio era giusto. Il Carbonia ha fatto un quarto d'ora della ripresa molto importante, ma la squadra aveva subito e reagito tornando ad essere dominante nella gara. Se l'avessimo vinta sarebbe stata per noi una boccata d'ossigeno incredibile. Sono amareggiato, sportivamente triste, perché perdiamo Caboni, espulso per una reazione comunque sbagliata, due diffidati come Ruggeri e Bruno Floris sono stati ammoniti e anche loro salteranno la prossima gara. Il morale della squadra è molto basso ma io resto sempre combattivo e dovrò essere bravo a tirar su le teste dei giocatori perché dobbiamo pensare già all'Iglesias. Dobbiamo immediatamente cambiare pagina, non dobbiamo piangerci addosso e, infatti, nell'allenamento di domani non dirò una parola della gara di ieri».
Infine, Agus torna su questo tribolato girone d'andata dei quartesi con 18 punti in 17 partite: «In questa prima parte della stagione non ho mai avuto l'organico a pieno regime. Anche col Carbonia i tre grandi della squadra erano solo Ragatzu Caboni e Felipe, fuori avevo Vignati e Palumbo mentre stiamo recuperando Mura dal lungo infortunio. In difesa abbiamo schierato il portiere e un centrale del 2006, gli esterni basso erano del 2000 e 2002 e l'altro centrale del 2000. In altre squadre vedo anche 16 giocatori senior sotto l'annata 2000. Sono certo che non appena potrò fare delle scelte senza dover schierare i giocatori fuori ruolo le cose miglioreranno tantissimo».