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Sant'Elena, Mascia non sventola bandiera bianca: «Sono fiducioso, il futuro è nelle nostre mani»
«Contro la Ferrini sconfitta immeritata»

Sant'Elena, Mascia non sventola bandiera bianca: «Sono fiducioso, il futuro è nelle nostre mani»

La battuta d'arresto rimediata in casa domenica scorsa contro la Ferrini Cagliari pesa come un macigno per il proseguo del campionato del Sant'Elena, anche se mister Roberto Mascia cerca di tenere alto il morale della sua truppa: i 25 punti in classifica, frutto di sei vittorie e sette pareggi, consentono di guardare con fiducia al futuro, con il calendario che riserva alcuni scontri importantissimi.

 

«In palio c'erano tre punti fondamentali per la corsa alla salvezza – esordisce così Mascia commentando l'ultima uscita dei suoi – per quello che abbiamo fatto vedere in campo e per come sono andate le cose penso proprio che non meritassimo la sconfitta. E' un periodo strano, in cui ci capita di subire gol al primo e unico tiro fatto verso lo specchio della nostra porta».

 

Il tecnico non usa mezzi termini e continua:
«Soltanto noi possiamo uscire da questa situazione critica: non cerchiamo alibi, se ci troviamo a nuotare in queste brutte acque è soltanto per le nostre mancanze: domenica ad esempio siamo passati in svantaggio, poi abbiamo fallito clamorosamente un calcio di rigore, senza peraltro riuscire a concretizzare tutte le occasioni costruite».

Mascia trova comunque le parole giuste per caricare un ambiente comprensibilmente demoralizzato:
«Si continua ad andare avanti, sono fiducioso perchè nonostante tutto il destino è nelle nostre mani».

La prossima gara è decisiva: vietato sbagliare per non buttare alle ortiche un'intera stagione.
«Quella contro la Masullese è una sfida da vincere assolutamente, soprattutto perchè il Su Planu, che ha quattro punti di vantaggio, andrà a giocare a Lanusei: potremmo trovarci ad una sola lunghezza alla vigilia dello scontro diretto contro di loro.
Ora come ora, mi viene da dire che se vinciamo le prossime quattro partite siamo salvi».

Sul suo cammino il Sant'Elena potrebbe incontrare formazioni che non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma per il tecnico questo non è necessariamente un vantaggio.
«E' probabile che il Narcao sia già matematicamente salvo quando ci affronta, stesso discorso per il Siliqua che all'ultima giornata potrebbe aver risolto la questione play-off, ma non mi stupirei se tutte fossero costrette a cercare punti fondamentali contro di noi.
Io ovviamente mi auguro che quest'ultima ipotesi non si verifichi, anche se poi questi discorsi lasciano il tempo che trovano: domenica ad esempio la Ferrini non ci ha regalato niente, come è giusto che sia; quando capitano queste cose, è un vantaggio per il calcio pulito e divertente, troppo spesso nel finale di stagione capita di assistere a risultati un po' ambigui».

Per fare bene in ogni caso serviranno partite perfette, o quasi.
«Il risultato è casuale, la prestazione no: concentriamoci su quest'ultima, con la consapevolezza che non possiamo fare altro che dare il massimo.
La nostra situazione, parlo soprattutto a livello mentale, non è delle migliori: abbiamo l'acqua alla gola, ma sono sicuro che come ogni anno, il Sant'Elena ne verrà fuori e conquisterà la salvezza, anche se all'ultima giornata.
Ho a disposizione un gruppo fantastico, troveranno in automatico le risorse per centrare questo grande traguardo».

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2013/2014
Tags:
Sardegna
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