Magliona: «Possiamo raggiungere Fonni e La Palma»
Scotto elogia il Latte Dolce: «Alla pari contro il Pula, puniti da una disattenzione»
Uscire più forti dopo una sconfitta è un qualcosa di non tanto comune nel calcio. Questo però è il caso del Latte Dolce che, seppur battuto dal Pula nella finale di Coppa Italia, potrà trarre maggior convinzione nei propri mezzi dalla bella prova disputata, l’ennesima di una stagione altamente positiva.
Il tecnico Scotto soddisfatto della prova dei suoi nella finale di Coppa - Il tecnico Pierluigi Scotto non ha ancora digerito l’1-0 di Abbasanta ma sa cogliere gli aspetti positivi di una partita che ha visto la sua giovane truppa giocare ad armi pari contro i più blasonati avversari. «La sconfitta amareggia sempre tantissimo – dice il tecnico sassarese – abbiamo concesso solo un tiro in porta ad una squadra come il Pula, però nel calcio vince chi la butta dentro e loro l’hanno fatto». I biancazzurri non hanno certo sfigurato al cospetto di un Pula che sta dominando il girone Sud di Promozione. «Il gol che ha deciso la finale è arrivato in contropiede, il che la dice tutta sul fatto che eravamo noi a fare la partita, ma faccio tanti complimenti alla squadra di Zaccheddu che ha dimostrato di essere una compagine importante». La Coppa al Pula ma sono tanti i complimenti piovuti a fine partita per il Latte Dolce soprattutto da parte degli avversari. «Li accettiamo ben volentieri perché abbiamo una squadra giovane che sta facendo esperienza – continua Scotto – ed è stato importante aver fatto questo passo; aver giocato la finale in questo modo ci darà l’esperienza giusta per affrontare questo tipo di gare, tra noi e il Pula c’è tanta differenza a livello di budget ma in campo non si è visto, è stato un bel Latte Dolce e abbiamo dimostrato che possiamo dire la nostra, sempre». Nulla da rimproverare ai suoi ragazzi se non «un piccolo errore veniale di posizione nel gol subito» e dalla gara di Abbasanta si può trarre l’ulteriore conferma «che possiamo giocare a viso aperto contro tutti». Ora la testa è al campionato, difendere il terzo posto ma con uno sguardo puntato alla coppia di testa Fonni-La Palma. «Dobbiamo trovare l’entusiasmo giusto – chiude il tecnico, da due stagioni e mezzo alla guida dei biancazzurri – perché abbiamo dimostrato a tutti che noi ci siamo, dobbiamo continuare su questa strada, crederci e continuare a giocare così perché possiamo fare solo bene».
Magliona crede nella rimonta in campionato su Fonni e La Palma - Domenico Magliona, con i suoi 36 anni, guida dalla porta una squadra dall’età media molto bassa. «Abbiamo giocato bene, all’altezza del Pula – dice l’estremo difensore sassarese – abbiamo perso per un autogol sfortunato di Ruiu. Falco e compagni si sono dimostrati una bella squadra ma noi facciamo sempre il nostro gioco contro qualsiasi squadra». Dalla Coppa al campionato il passo è breve. «Siamo terzi e dentro i playoff – continua Magliona – ma possiamo dire la nostra anche per la promozione diretta, 4 punti di distanza da Fonni e La Palma non sono tantissimi e questa finale di Coppa Italia, così come l’abbiamo giocata, ci deve servire come stimolo e darci maggior consapevolezza che possiamo giocarci il campionato, i mezzi ce li abbiamo».
Fabio Salis