Salta al contenuto principale
Scotto-Latte Dolce, da un'impresa all'altra: «Con la Lupa Roma abbiamo fatto una gara favolosa»
Il tecnico: «Usai a mille, la classifica ci piace»

Scotto-Latte Dolce, da un'impresa all'altra: «Con la Lupa Roma abbiamo fatto una gara favolosa»

Il bello del Latte Dolce? Non accontentarsi mai e spostare l'asticella dei traguardi sempre più in alto. La matricola sta stupendo tutti, prima con il gioco, con l'organizzazione tattica e con l'entusiasmo, ora anche con risultati che possono sembrare clamorosi per chi non ha seguito la crescita costante del gruppo allenato magistralmente da Pierluigi Scotto. Come la vittoria di domenica contro la Lupa Roma, la corazzata da 1 milione di euro che per aver balbettato in casa ha perso il primato in classifica ma che arrivava a Sassari forte di sei vittorie di fila in trasferta. E, dopo il gol di Tajarol al 20', in molti vedevano che stesse confezionandosi la settima perla ma non la pensavano così gli oltre 500 tifosi presenti al Comunale di via Leoncavallo per quella che il Latte Dolce aveva ribattezzato la "giornata biancoceleste" (sospesi abbonamenti e tessere ridotte, per tutti biglietto unico a 7 euro). E non l'hanno pensato nemmeno il portiere Pierpaolo Garau, fondamentale nell'evitare lo 0-2 a Neri, e il bomber Andrea Usai, monumentale nel segnare la doppietta che ha rovesciato l'esito dell'incontro e regalato il terzo successo di fila alla matricola sassarese. Il resto è composto da tanti bravi soldati e un grande capitano, Omar Delizos, perché il vero condottiero - da sei anni ormai - sta in panchina.

 

Pierluigi Scotto, da sei anni allenatore del Latte Dolce«Abbiamo fatto una gara favolosa - dice mister Scotto - contro un avversario fortissimo che ha avuto le sue chance per chiudere la gara ma la verità è che noi ce la giochiamo fino alla fine, li abbiamo affrontati con tre attaccanti, facendo il nostro gioco e costruendo le nostre occasioni, sono poi arrivati i due gol che ci hanno regalato una vittoria bellissima di fronte a quasi 600 persone in quella che era la giornata biancoceleste». Non sta nella pelle il tecnico del Latte Dolce - e come dargli torto - che alla vigilia era stato buon profeta nel ricordare che "il calcio è bello anche perché può regalare sviluppi inattesi". E così è stato, anche grazie ad una mossa tattica che si è rivelata decisiva: «La chiave della vittoria - spiega Scotto - è stata quando siamo passati col 4-3-1-2 mettendo Usai tra le linee, loro l'hanno sofferto tanto perché non lo prendevano mai né con l'uscita di un centrale di difesa né abbassando un mediano, l'abbiamo vinta lì perché Usai ha potuto calciare da fuori area due volte». Parole dolci verso il bomber classe 1984 al primo anno di serie D ma che non ha nulla da invidiare ai colleghi d'attacco con un curriculum da serie C. «Usai ha fatto due grandi gol - continua il tecnico - si sta confermando anche in serie D dove ha raggiunto e superato la doppia cifra, veniva da due stagioni in cui ha segnato 48 gol e sta andando a mille».

 

Con 10 punti nelle ultime 4 giornate il Latte Dolce ha dato un'assestata mica male alla propria classifica togliendosi fuori dalla zona playout e mettendo un buon margine tra sé e chi ora farebbe gli spareggi: «Siamo ottavi e a +4 dalla zona playout? Per noi tutto questo è buono ma sappiamo che sarà una battaglia fino alla fine». Perciò, nessuno col mal di testa: «Questa classifica la viviamo bene e non ci fa male, anzi aumenta l'entusiasmo, non abbiamo problemi», assicura Pierluigi Scotto. E poi piazza lì un'altra verità: «Stiamo raccogliendo ciò che non c'è capitato di fare con Fondi, Maccarese e Sora, gare perse sempre 2-1 per delle nostre ingenuità che ora non stiamo più commettendo perché siamo maggiormente consapevoli dei nostri mezzi e non ci tiriamo mai indietro, stiamo crescendo». Il tecnico sassarese già si proietta al prossimo turno quando in trasferta affronterà la Maccarese Giada, in serie positiva da 7 giornate e lanciata verso la salvezza diretta: «È una bella squadra che si è rinforzata tanto a dicembre, in difesa con l'olandese Brack e Mercurio, ex Crotone, a centrocampo con Romondini che ha fatto la serie A con la Roma e poi giocato a Padova, Venezia e Avellino. Ma, come sempre, venderemo cara la pelle». Con qualche innesto in più: «Spero di recuperare Mannoni e sono contento per Andrea Mura che ho fatto entrare domenica e ha rischiato anche di segnare». Il mancino di Sassari è partito un mese fa a Bergamo per lavoro, si allena da solo e poi la domenica ritrova i compagni per la gara. Anche lui non può fare a meno di tornare nella grande famiglia del Latte Dolce.

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
9 Ritorno
Girone G