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Selargius specializzato in rimonte, Angheleddu avverte: «Abbiamo orgoglio ma diamoci una svegliata»
«Col Latte Dolce serve vincere senza fronzoli»

Selargius specializzato in rimonte, Angheleddu avverte: «Abbiamo orgoglio ma diamoci una svegliata»

Il calcio piazzato è una sua specialità e quest'anno mancava il suo timbro con la maglia del Selargius. Marcello Angheleddu ci ha impiegato 20 giornate per segnare su punizione, vittima l'Isola Liri che pensava di portare a casa la vittoria dopo esser stata avanti 3-1. Il 29enne fantasista di Decimoputzu ha dato il là alla rimonta, completata da Sanna, in una delle tante che i granata sono riusciti a compiere in stagione. «Siamo stati bravi anche questa volta - ammette l'ex centrocampista della Torres - ma ci dobbiamo dare una svegliata perché non sempre ti va bene. Vero è che dopo il nostro vantaggio su rigore abbiamo subito un gol su una punizione deviata e un altro su autogol con una serie incredibile di carambole. Il mio gol, dopo il loro 3-1, ci ha dato la spinta per trovare il pareggio». Per Angheleddu è il secondo gol stagionale, al di sotto della media delle ultime stagioni chiuse a 6, 7 e 8 reti, ma il faro del Selargius non se ne fa un cruccio: «Intanto mancano ancora 14 gare e 4-5 reti potrei sempre segnarle visto che in altre stagioni feci 1 solo gol nel girone d'andata per poi chiudere a 8. Il fatto che si segni di più o meno dipende comunque da tanti fattori, il fatto di giocare avendo una classifica più tranquilla, di giocare più arretrato o perché magari la mentalità è più di un centrocampista che di un attaccante»

 

Intanto nella galleria stagionale mancava il marchio di fabbrica su punizione

«Mi mancava proprio batterle le punizioni, quest'anno ho avuto meno possibilità di calciarle e in quelle che ho battuto evidentemente sono stato meno bravo. È stata comunque importante per contribuire a raggiungere un buon risultato e perché giunta in un momento della partita in cui forse per noi era l'unico modo per far gol. Poi è entrato Figos a dare una mano a Sanna che ha firmato la rete del pari»

Il vostro slancio si è però fermato anche per l'espulsione di Porcu

«La gara aveva preso ormai un'inerzia positiva per noi per andare a vincere, l'Isola Liri era calato fisicamente e noi carichi di entusiasmo per la rimonta. Il cartellino rosso a Pierluigi ci ha frenato anche perché c'è stato privato l'uomo più importante ed esperto della difesa»

Un'assenza pesante per domenica contro il Latte Dolce

«Specie se non recupererà Garau perché rimarrebbe il solo Piselli come centrale di difesa di ruolo tra gli anziani»

Ci sarebbe Angheleddu pronto ad arretrare ulteriormente e non sarebbe la prima volta

«L'anno scorso alla Torres lo feci parecchie volte e con buonissimi risultati, quest'anno mi capita specie quando subiamo l'arrembaggio finale dei nostri rivali. Ma senza Bonacquisti e Farci poi la mediana si scoprirebbe, non so cosa deciderà mister Fadda»

La coperta è corta, si copre un buco in un reparto e se ne crea un altro 

«Ma l'essere in emergenza accade in ogni squadra di serie D a meno che non ti chiami Lupa Roma o Terracina che hanno rose lunghissime e composte da giocatori ex professionisti»

Come affronterete il derby?

«Questa sfida mette in palio punti vitali perché noi siamo a quota 21 e loro a 24, entrambe siamo in zona playout e sarà sentita come ogni derby. All'andata ci fecero due gol e perdemmo male oltre a perdere in campo un giocatore come Bonacquisti che era una pedina fondamentale del nostro centrocampo. Per quanto ci riguarda daremo il massimo per conquistare i tre punti senza stare lì a fare il pelo alla prestazione»

Una gara che può valere l'aggancio in classifica ai sassaresi e una continuità di risultati e di vittorie in casa che state cercando

«Siamo partiti male in stagione e il nostro obiettivo è quello di migliorare sempre di più in alcuni aspetti ma di sicuro non nel gioco o nella qualità perché una squadra che sa recuperare dal 3-1 al 3-3 o dal 4-2 al 4-4 non difetta nel gioco e sa creare tanto. Bisogna magari stare molto più attenti e concentrati specie all'inizio dei due tempi dove spesso abbiamo subito diversi gol»

Da cosa dipende questo vostro difetto?

«L'impatto alla gara è spesso sbagliato, dobbiamo crescere a livello caratteriale e di maturità perché in alcuni frangenti ne abbiamo troppo poco e in altri troppo»

Il 3-3 con l'Isola Liri è un punto guadagnato visto il doppio svantaggio o due punti persi perché avevate sbloccato voi la gara per primi?

«Se vogliamo migliorare il bicchiere va visto sempre mezzo vuoto. Avremmo dovuto saper amministrare meglio il vantaggio, non abbiamo mai sofferto e, invece, ci siamo ritrovati sotto 2-1, diventato ad inizio ripresa 3-1. Non è la prima volta che recuperiamo ma non sempre può succedere»

Il calcio sardo ce la farà a limitare i danni con la sola retrocessione del Porto Torres o si rischia di fare peggio?

«Il rischio che non ci sia solo una retrocessione è alto visto che tre squadre sono impelagate nella zona calda ed è la conferma che per il calcio sardo è un periodo di magra anche se negli ultimi anni ci sono stati scatti d'orgoglio come la vittoria del campionato della Torres e, prima ancora, della Villacidrese che testimoniano come una programmazione seria e senza spendere grandi cifre si può competere con le squadre laziali e campane. La classifica è ancora corta per cui con un paio di vittorie ti porti fuori dalla bagarre, con pareggi e sconfitte resti dentro, spero tanto che noi, Arzachena e Latte Dolce possiamo salvarsi, aggiungo anche che è fondamentale che il Selargius resti in serie D per mantenere nel sud Sardegna una sua rappresentante»

Se poi l'Arzachena batte l'Isola Liri mantiene una rivale in più nel calderone

«Non credo che Isola Liri, Sora e S.Maria Mole Marino si possano sentire tranquille, spero che la mia ex squadra possa vincere, avrà una partita da dentro o fuori un po' come quella che abbiamo avuto noi due settimane fa contro il Budoni»

Dall'Eccellenza, a dar manforte alle squadre sarde di serie D, ci sono in arrivo Nuorese o Porto Corallo o entrambe, chi la spunterà?

«Mi auguro vederle tutt'e due in serie D il prossimo anno. Il Porto Corallo ha una rosa ampia e una squadra altamente competitiva composta da molti giocatori di categoria superiore, la vittoria della Coppa Italia potrà darle un'ulteriore spinta per agganciare e superare la Nuorese in campionato ma dall'altra parte c'è una squadra che rappresenta una grande piazza, guidata da un allenatore esperto e con giocatori altrettanti validi che cercheranno di non farsi riprendere. È uno scontro alla pari e può vincere chiunque»

Le vittorie nascono quando c'è un gruppo forte e alla Torres ce l'avevate, dispiaciuto nell'aver visto disgregare quel gruppo?

«Il dispiacere c'è perché si era creato un amalgama particolare che ci aveva permesso di conquistare un traguardo impensabile ad inizio stagione. Mi rimane un bellissimo ricordo e conservo un bel rapporto con i miei ex compagni. Ormai è andata così e sono proiettato verso la salvezza del Selargius, una realta e un traguardo totalmente diverso»

Sfumata anche la possibilità di fare un campionato professionistico?

«E credo definitivamente. Se poi da dieci anni gioco in serie D, con due parentesi in Eccellenza, vuol dire che è questa la categoria che merito e allora non c'è grande rammarico»

Come giudicare il campionato di Angheleddu?

«Qualche acciacco di troppo e poi il giocare in mezzo al campo ti mette meno in risalto. Sulla trequarti ci sono maggiori possibilità di fare assist e giocate, dopo l'infortunio di Bonacquisti per esigenze tattiche ho arretrato il raggio d'azione ma va bene lo stesso, l'importante è essere sorretti dalla condizione fisica»

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2013/2014
Tags:
Sardegna
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