Salta al contenuto principale
juri matzuzzi siniscola montalbo
«Col Luogosanto mi attendo una prova d'orgoglio»

Siniscola Montalbo, c'è Matzuzzi in panchina: «Situazione complicata ma guido un gruppo importante, alte possibilità di salvarci»

Il Siniscola Montalbo volta pagina: si è conclusa infatti nelle scorse settimane l'avventura di mister Homar Farina sulla panchina dei baroniesi, dopo un girone di andata tra luci ed ombre, in cui sono arrivati 3 successi, 5 pareggi e ben 7 sconfitte; al suo posto subentra Juri Matzuzzi, già al lavoro, peraltro, con i ragazzi della Juniores. Il neo tecnico, ora, avrà il compito, difficile ma sicuramente non impossibile, di condurre la squadra verso la salvezza: la concorrenza però non manca di certo, considerando che sono almeno sette le compagini che, c'è da scommetterci, si daranno battaglia sino all'ultimo secondo per raggiungere il traguardo tanto agognato. Dopo la trasferta con il Posada, chiusa con il punteggio di 3 a 3, ed il match casalingo contro lo Stintino rivitalizzato dalla cura Scotto, in cui è arrivato un pesante ko per 4 a 0, Saporito e soci sono attesi da un altro banco di prova di sicuro affidamento, con il confronto in esterna nella tana del Lugosanto che mette sul piatto punti pesanti per il proseguo della stagione.


«La situazione è sicuramente complicata — ammette Juri Matzuzzi — andremo a giocarci la salvezza assieme ad altre sette squadre, come minimo, tutte racchiuse nell'arco di pochissimi punti. A differenza delle altre esperienze che ho avuto in passato, però, questa è quella in cui ho le possibilità più alte di riuscita. Ho a disposizione un gruppo importante, con giocatori esperti, dei veri e propri senatori, penso a Antonello Cadoni, Roberto Manca, Robert Saporito, Claudio Corsini, a cui si aggiungono tantissimi giovani interessanti. Tra l'altro seguivo già la Juniores, impegnata nel campionato regionale e ho quindi la possibilità di far crescere i ragazzi nel migliore dei modi, garantendo loro il giusto spazio in prima squadra; uno dei motivi che mi ha spinto ad accettare l'incarico è stato proprio questo».

Matzuzzi spende parole importanti per il suo predecessore. «Non posso che ringraziare Homar Farina per il lavoro che ha fatto; tra l'altro è un mio grandissimo amico, proprio per questo ho tentennato un po' prima di subentrare al suo posto, perché non volevo che il nostro rapporto ne risentisse. Noi allenatori comunque sappiamo bene come vanno queste cose: da parte mia mi sono messo in gioco con il massimo dell'entusiasmo, ho la sensazione che si possa fare molto bene».

L'esordio, in casa del Posada, è stato decisamente positivo.
«Ho cambiato qualcosa sia nel modulo che nella formazione titolare: il 3 a 3 finale non è da buttare, anche se potevamo tranquillamente vincere la partita; peccato per il calcio di rigore sbagliato da Cadoni».
Domenica scorsa invece, contro lo Stintino, le cose sono andate ben diversamente.
«Abbiamo fatto non uno, ma due passi indietro, anche se ci mancavano diverse pedine importanti, come Cadoni, il capitano Saporito, Deledda, alle prese con l'influenza. Come se non bastasse abbiamo interpretato la partita nel peggiore dei modi; detto questo credo che il 4 a 0 sia un passivo piuttosto pesante, loro non hanno rubato nulla, sia chiaro, ma per quanto fatto vedere in campo non meritavamo una lezione così dura».
Il tecnico però non fa drammi. «Sono al lavoro da dieci giorni, non ho la bacchetta magica per risolvere i problemi così da un momento all'altro. Stiamo lavorando molto a livello tattico, sul modo in cui stare in campo: contro il Luogosanto mi aspetto una reazione, una prova d'orgoglio, nonché una partita completamente diversa rispetto all'ultima».

 

Il Siniscola è pronto per ripartire. «Il nostro fiore all'occhiello è la difesa che, paradossalmente, sta incontrando più problemi di quello che ci aspettavamo: abbiamo incassato 43 gol sino a questo momento, una cosa impensabile, almeno alla vigilia, considerando il valore dei nostri interpreti. Lavoreremo tantissimo per registrare meglio gli automatismi della fase arretrata e contemporaneamente cureremo la condizione mentale: quando le cose non ti girano bene hai paura, fai fatica, non riesci a sbloccarti e ad esprimerti come invece potresti; dobbiamo rapidamente riprendere consapevolezza nei nostri mezzi e, soprattutto, la fiducia».

Tutti aspetti che soprattutto nell'ultimo periodo sono venuti un po' a mancare.
«Homar ha fatto tutto il possibile, purtroppo quando subentra lo sconforto la situazione si complica: molti giocatori probabilmente non credevano più nel progetto, così sono venuti fuori i primi malumori. La società a quel punto si è trovata costretta a cambiare, con l'intento di dare il classico scossone».

Matzuzzi si concentra sul futuro prossimo, con il calendario che, tra l'altro, non è sicuramente dei più agevoli: «Luogosanto, Macomerese e Ilvamaddalena sono squadre che sulla carta sono superiori a noi, ci aspetta un vero e proprio inferno». 
Vietato, però, arrendersi senza combattere. «Ho accettato proprio perché ho la sensazione che si possa fare molto bene, credo molto nei miei giocatori e sino ad ora stiamo lavorando benissimo. Cercheremo di racimolare quante più indicazioni positive anche dalla sconfitta rimediata con lo Stintino, c'è sempre da imparare, l'importante ora sarà non commettere di nuovo gli stessi errori».

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
Promozione
Girone B